domenica 5 maggio 2024

Il cammino di Zarathustra

Zarathustra non è un qualche tipo di taumaturgo, nè un fautore di religioni, ma è innanzitutto un filosofo che esalta il "corpo": parte inscindibile dal tutto e, come tale, trasfigurazione puramente fisica del tutto universale. È un saggio e un profeta con un grande amore per l'umanità. Per effetto di questo amore, è disposto a lasciare l'isolamento della sua casa in montagna e discendere fra gli uomini per insegnare essi "la grande verità che ha scoperto": la verità dell'oltreuomo. Per prima cosa, egli discende in una città chiamata Vacca Pezzata: crocevia di mille immoralità, menzogne e ipocrisie, dove per prima cosa annuncia la morte di Dio. Continua dicendo che l'oltreuomo è il vero stato dell'essere a cui l'umanità dovrebbe aspirare. Tuttavia, la gente lo considera un pazzo e un ossesso. Zarathustra comprende che i suoi insegnamenti non possono essere per tutti, allora và in cerca di discepoli (di orecchi) disposti ad ascoltare il suo insegnamento. Li trova cammin facendo e inizia ad  educarli privatamente, preparandoli al raggiungimento dello stato oltre-umano e della consapevolezza, alfine che possano trasmettere i suoi insegnamenti al resto del mondo. Egli insegna loro i punti chiave delle sue verità. Ma proprio come, all'inizio, i seguaci di altri capi religiosi non capiscono gli insegnamenti del loro maestro, o li fraintendono, i discepoli di Zarathustra non capiscono ciò che egli sta cercando di insegnare loro. Con grande tristezza Zarathustra lascia i suoi discepoli e ritorna al suo monte del solitario, esortandoli ad andare in cerca di se stessi per rincontrarli in un secondo momento trasfigurati. Nell'isolamento, Zarathustra, si rende conto che i suoi discepoli hanno distorto i suoi insegnamenti. Capisce che deve tornare tra loro per guidarli un'altra; così lascia di nuovo la sua solitudine e gli animali suoi compagni, e va alla ricerca dei suoi allievi. Scopre che l'errore dei suoi seguaci è che cercano di mescolare il suo nuovo insegnamento sull'oltreuomo con il vecchio insegnamento del Cristianesimo. Tale stupidità non funzionerà mai, perché il cammino di Zarathustra è puro, e gli insegnamenti del cristianesimo impediscono solo alle persone di acquisire la vera unità con la natura e con se stessi. Poi, Zarathustra inizia ad attaccare coloro che vogliono trasformare i suoi insegnamenti in qualcosa che non sono. Combatte contro i sacerdoti che credono ancora in un Dio morto e litiga con i leader dell'Accademia che vogliono sostituire Dio con un'ulteriore ricerca della conoscenza. Tali studi non portano al vero stato dell'umanità, insegna Zarathustra, e gli scienziati che li seguono sono stupidi quanto i fanatici religiosi.

Poi attacca i poeti come responsabili della creazione dei mondi celesti in cui risiede la religione. La "poesia" ha ispirato le persone a sognare e credere nel paradiso e nell'aldilà. Dopo l'apparizione dell'oltreuomo, la poesia ha perso il suo potere, divenendo arte di per sè e mero estetismo della parola, quindi Dio non ha alcun posto dove vivere. Tuttavia, Zarathustra si rende presto conto che lui stesso è condizionato da un grande nemico: la pietà per l'umanità, che sta cominciando a ostacolare la vera ascesa verso l'oltreuomo. Si dispera perché, anche se ama l'umanità, sa che deve rinunciarvi per trovare il suo vero stato d'essere. Zarathustra inizia un nuovo viaggio verso la sua montagna. Lungo la strada, si rende conto della vera natura del divino. Durante una "malattia", si rende conto che tutto ciò che è successo accadrà di nuovo. Raggiunge uno stato di beatitudine e vive a lungo sulla sua montagna, in felice solitudine. Ma, dopo molti anni, sente un grido di angoscia da un essere umano superiore. "L'uomo superiore" ha studiato gli insegnamenti di Zarathustra e ora vuole incontrarlo per raggiungere lo stesso stato di beatitudine e unità con la natura che Zarathustra ha trovato. Zarathustra capisce che l'essere supremo è un gruppo di persone, che include re, uno stregone e altri ricercatori di conoscenza che sono venuti nella sua caverna per imparare da lui la vera natura dell'Essere. Egli ridicolizza queste persone che cercano di padroneggiare il suo insegnamento, organizzando una festa in onore dell'asino, durante la quale nominano l'asino come una nuova divinità e lo adorano. Zarathustra giunge ad un nuovo concetto: sebbene queste persone non siano gli esseri superiori che cerca, esse hanno imparato a ridicolizzare i simboli del Cristianesimo e gli antichi insegnamenti, ottenendo così la vera felicità. Alla fine del libro, Zarathustra lascia di nuovo la sua montagna per trasmettere questa conoscenza superiore a quelli che diventeranno i suoi veri discepoli e successori, cioè andrà in cerca dei nuovi "filosofi tentatori" in grado di rivoluzionare le coscienze degli ultimi uomini, tentarli insomma a trovare in sè una nuova consapevolezza per andare oltre, oltre cosa? Oltre chi? Ognun individuo dev'essere in grado di rispondere alle sue personali domande, inquantochè ognun individuo possiede in sè il suo "oltre".

Giovanni Provvidenti

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