venerdì 28 aprile 2023

"IL CASO NON ESISTE, C'E' UNA FORZA INTELLIGENTE CHE GOVERNA TUTTO."


Fisico e teorico americano molto rispettato, Michio Kaku, famoso per la formulazione della teoria rivoluzionaria delle  stringhe (modello di fisica fondamentale che presuppone che le particelle materiali apparentemente specifici

sono in realtà “stati vibrazionali”) , ha recentemente causato una piccola scossa nella comunità scientifica sostenendo di aver trovato le prove dell’esistenza di una forza sconosciuta e intelligente che governa la natura.


Più semplicemente, qualcuno simile al concetto che molti hanno di Dio come creatore e organizzatore dell’universo.

Per arrivare a questa conclusione Michio Kaku ha utilizzato una nuova tecnologia creata nel 2005 e che gli ha permesso di analizzare il comportamento della materia su scala subatomica, basandosi su un “primitivo tachioni semi-radio”.

Tachioni, incidentalmente, sono tutte quelle ipotetiche particelle in grado di muoversi a velocità superluminali, cioè sono particelle teoriche, prive di qualsiasi contatto con l’universo.

Quindi questa materia è pura, totalmente libera dalle influenze dell’universo che la circonda.

Viviamo in Matrix

Secondo il fisico, osservando il comportamento di questi tachioni in diversi esperimenti, si arriva alla conclusione che gli esseri umani vivono in una sorta di “Matrice”, cioè un mondo governato da leggi e principi concepiti da una specie di grande architetto intelligente . “Sono giunto alla conclusione che siamo in un mondo fatto da regole create da un’intelligenza, non molto diversa da un gioco per computer, ma naturalmente, più complessa”, ha detto lo scienziato.

Analizzando il comportamento della materia a scala subatomica, colpiti dalle primitive tachioni semi-radio , un piccolo punto nello spazio per la prima volta nella storia, totalmente libero da ogni influenza dell’universo, la materia, la forza o la legge, è percepito il caos assoluto in forma inedita .

“Credetemi, tutto quello che fino a oggi abbiamo chiamato caso, non ha alcun significato, per me è chiaro che siamo in un piano governato da regole create e non determinate dalle possibilità universali, Dio è un gran matematico” ha detto lo scienziato

C’è un Dio?

Michio Kaku ha ricordato che “qualcuno fece ad Einstein la grande domanda: c’è un Dio?

Al che Einstein rispose dicendo che credeva in un Dio rappresentato dall’ordine, dall’armonia, dalla bellezza, dalla semplicità e dall’eleganza, il Dio di Spinoza. L’universo potrebbe essere caotico e brutto, invece è bello, semplice e governato da semplici regole matematiche. ”

La teoria degli archi e la musica di Dio

Per quanto riguarda la formulazione del famoso “String Campo Theory”, o teoria delle stringhe, modello fondamentale della fisica che presuppone che particelle di materiale apparentemente specifici sono effettivamente “stati vibrazionali” un oggetto esteso più base chiamato ” corda “o” filamento “che renderebbe un elettrone, per esempio, non un” punto “struttura interna e dimensione zero, ma una massa di minuscole corde vibranti in uno spazio-tempo di più di quattro dimensioni, Kaku ha affermato che “per lungo tempo ho lavorato su questa teoria, che si basa su musica o piccole corde vibranti che ci danno le particelle che vediamo in natura.

Le leggi della chimica con cui abbiamo avuto problemi alle superiori, sarebbero le melodie che possono essere suonate su queste corde vibranti. L’universo, sarebbe una sinfonia di queste corde vibranti e la mente di Dio, su cui Einstein scrisse molto, sarebbe la musica cosmica che risuona attraverso questo nirvana, attraverso uno spazio iper-dimensionale “.

Il fisico americano di origine giapponese ha concluso che “i fisici sono gli unici scienziati che possono pronunciare la parola “Dio” e non arrossire.

Il fatto essenziale è che queste sono domande cosmiche di esistenza e significato. Thomas Huxley, il grande biologo del secolo scorso, ha affermato che la questione di tutte le questioni della scienza e della religione è determinare il nostro posto e il nostro vero ruolo nell’universo.

Pertanto, scienza e religione trattano la stessa domanda. Tuttavia, c’è stato essenzialmente un divorzio nel secolo scorso, più o meno, tra scienza e umanesimo, e penso che sia molto triste che non parliamo più la stessa lingua “.

Fonte: blog visione alchemica 

Tramite Il Gruppo Sentire liberamente


giovedì 27 aprile 2023

LA STUPIDITA'

 «La stupidità è il motore del mondo. I politici, i personaggi dello spettacolo campano tutti, chi più chi meno, sulla stupidità umana.»

Come attrarre i turisti e far conoscere l’Italia al resto del mondo? Prendiamo la testa della Venere, la schiaffiamo sul corpo di una modella plastificata, una pessima imitazione di Chiara Ferragni, e il gioco è fatto. «La pubblicità all’Italia la fanno le opere d’arte, senza bisogno di travestirle,» ha sbottato Vittorio Sgarbi. E stavolta ha ragione. 

Non c'è nulla di male nel promuovere il nostro paese. Non è questo il problema, anche se per realizzare questi illustri fotomontaggi il governo ha speso nove milioni di euro. Avete capito bene: nove milioni. Certo qualsiasi quindicenne che sa usare Photoshop in un pomeriggio avrebbe potuto fare altrettanto, ma lasciamo stare questa questione. Queste vignette sono brutte, non esito a dirlo. Sono volgari. 

Ecco c’è in realtà una parola precisa per definirle: sono «kitsch». Cos’è il kitsch? È quel cattivo gusto infarcito di banalità e luoghi comuni, quelle cose sentimentali che vogliono a tutti i costi piacere. Le statuette di Lady Diana, la lettera strappalacrime di Luciana Letizzetto al piccolo Enea, i quadretti smielati di un’Italia «pizza e mandolino», questo è il kitsch. Accostarsi all’arte in questo modo significa ucciderla. L’arte è un’esperienza mistica. Accende i cuori, i cervelli. Pensate a Caravaggio, a Leonardo, a Michelangelo che una volta mandò al diavolo il Papa perché insisteva troppo nel voler vedere il suo lavoro, ecco come pensate avrebbero reagito davanti a questa mercificazione triviale dell’arte italiana? 

Qualcuno obietterà: ma è per i turisti. Va bene, ma allora poi non meravigliamoci se i turisti suggeriscono che servirebbe un bel restauro alla basilica di San Marco «perché gli arazzi sono tutti sbiaditi.» Non sorprendiamoci se un turista insoddisfatto scrive del Colosseo: «L'ho visto per la prima volta nel film Il Gladiatore, ma quando siamo arrivati, siamo rimasti stupiti. È tutto rotto. Non possono ripararlo e farlo funzionare di nuovo?» Lo ripeto, l’Italia è la terra che diede i natali a Michelangelo, a Galileo, a Leonardo, e diavolo erano uomini fieri. Forse dovremmo semplicemente ricordarcelo. 

G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X Se vi piace ciò che pubblico, potete trovarmi anche su Instagram, dove vi parlerò dei grandi classici, mi trovate a questo link: https://www.instagram.com/ilprofessorx

#arte #arteitaliana #cultura #istruzione #michelangelo #caravaggio



domenica 23 aprile 2023

Alberto Angela

Queste pietre enigmatiche, note come " Trovants " in Romania, crescono, si muovono e si riproducono !

Prendono i minerali della pioggia dopo ogni forte acquazzone, che si combinano con le sostanze chimiche già esistenti nella roccia per produrre una reazione e una pressione all'interno, che alla fine provocano la crescita e la riproduzione della pietra !

Alberto Angela




sabato 22 aprile 2023

Tiziano Terzani

 Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c'è più.


Tiziano Terzani



giovedì 13 aprile 2023

Studiare la storia:9 aprile 1948 il massacro sionista di Deir Yassin

tramite Veronica Lizzani


 Fu pianificato per seminare il terrore e il panico tra la popolazione palestinese in tutte le città e paesi della Palestina, al fine di intimidire gli abitanti e obbligarli a fuggire per poter confiscare le loro case e le loro terre ad uso dei coloni ebrei. La tattica degli ebrei sionisti era di intimorire le persone indifese perché fuggissero dalle loro case per la paura di perdere la vita.

Assassinarono 250 persone. Mutilarono i corpi anche prima della morte. I criminali tagliarono membra ad alcuni e aprirono il ventre ad altri. Assassinarono bambini al petto delle loro madri indifese.

Di queste duecentocinquanta persone, a venticinque donne incinte fu conficcata una baionetta nel ventre. Mutilarono 52 bambini di fronte alle madri, dopo li assassinarono e decapitarono. Dopo assassinarono e mutilarono le madri. Circa sessanta donne e bambine furono assassinate e mutilate. Questi sono i fatti storici relativi all’orribile crimine perpetrato contro il villaggio arabo di Deir Yassin.

Nella notte tra il 9 e il 10 aprile 1948, il tranquillo paese arabo di Deir Yassin, un sobborgo di Gerusalemme, fu sorpreso dagli altoparlanti che esortavano gli abitanti ad evacuare immediatamente il paese. I paesani si svegliarono, in uno stato di confusione e paura cercarono di verificare cosa stava succedendo e si trovarono circondati da ogni parte da bande ebree. Gli ebrei approfittarono della paura e della disorganizzazione che regnavano per uccidere e mutilare persone prive di qualsiasi opportunità di difendersi.

Gli assassini non erano soddisfatti dei crimini che avevano commesso nel villaggio. Aggredirono le donne e le bambine sopravvissute e dopo avergli tolto tutti i vestiti, le fecero salire su veicoli aperti, portandole nude per le strade del quartiere ebreo di Gerusalemme, dove furono sottoposte alle beffe e agli insulti degli spettatori. Molti scattarono delle fotografie di queste donne.


mercoledì 12 aprile 2023

Giuda soffriva d'ansia

 Nella storia della nostra legge, è giustamente annoverato Cesare Beccaria, che introdusse il concetto che la pena detentiva avesse lo scopo di incoraggiare la riabilitazione e non punire. Oggi siamo arrivati al punto che la condanna è sempre un'ingiustizia e nessuno vuole riabilitarsi.

Nelle terapie di coppia, il delicato problema di un tradimento o di un abbandono, si affronta con un processo definito come la ricostruzione del "patto di fiducia" ed è un lavoro assai faticoso. Oggi siamo arrivati che il traditore si sente offeso della mancanza di fiducia e afferma ostentatamente che il problema è soltanto dell'altro che non si fida.

Che il voto scolastico con un numero sia inesaustivo della valutazione degli studenti, lo si discuteva già negli anni '70. Oggi pretendiamo di far sparire proprio il voto perché mette ansia ai discenti e (peggio ma molto peggio) ai loro genitori.


È periodo di Pasqua e proprio io mi ritrovo a fare la parte del cattolico praticante. Fatto sta che mi fanno ridere, questi continui richiami alle nostre "tradizioni" italiane. Tra le nostre tradizioni umane, c'è il giudizio. Vorrei ricordare che Gesù fu incrociato assieme a due ladri. Ne fu "promosso" uno solo, ma non gli fu fatto alcun test, accadde invece che si assunse le sue responsabilità e disse all'altro che c'era poco da fare gli stronzi con un innocente. Dei due apostoli che lo tradirono, uno solo fu perdonato ma è vero che entrambi furono "giudicati" e la riabilitazione venne da una presa di impegno: Pietro se lo assunse, Giuda rifiutò e preferì morire manco fosse una vittima del sistema.


Vogliamo vivere in assenza di giudizi di valore, per non rendere conto ad alcuno. Questo rifiuto dell'identificazione con l'impegno individuale è paradossalmente individualista. Mi ricordo che durante una discussione telematica sulla spiritualità buddhista, affermai che credere all'inesistenza dell'io poteva serenamente portarci a far fuori il prossimo anche solo per antipatia. Ed è questo il problema. Non i numeri. Gli studenti non sono in ansia per un numero, ma per il rapporto con la vita.

E non è nemmeno colpa loro.


Buongiorno 

Luca Scarano




sabato 8 aprile 2023

La storia va sempre studiata e molti massacri vanno ricordati

 Era il 7 aprile 1994 in Ruanda, quando ebbe inizio uno dei peggiori genocidi della storia, quello perpetrato dagli hutu contro i tutsi e gli hutu moderati .... Di chi sono le colpe?.....

Causò tra gli 800.000 e il milione di morti, con un numero rilevante di donne e bambini.

I rapporti tra i due gruppi entrano in uno stato di tensione quando i colonizzatori tedeschi, prima, e i belgi poi, nei primi decenni del Novecento, inseriscono i più ricchi e colti tutsi nell’amministrazione coloniale ponendoli al di sopra degli hutu accendendo così una violenta rivalità. I belgi redigono carte d’identità etniche rendendo chiusi i due gruppi quando prima non lo erano. Quello del ’94 non è il primo conflitto intestino fra le due etnie, ma in precedenza – ancora i belgi a fine anni Cinquanta – hanno aizzato le divisioni, nel momento in cui i tutsi hanno condotto la lotta per l’indipendenza, cosicché i belgi, mutando strategia, hanno puntato sugli hutu. Dopo il 1959, anno dell’indipendenza, i tutsi subiscono discriminazioni e carneficine, in particolare nel 1963 e nel 1973 mentre nel ’72 periscono circa 200.000 hutu.

Il massacro del 1994 è preceduto da una pianificata campagna di odio. Un anno prima, nel ’93, si sono rifugiati in Ruanda dal Burundi circa 300.00 hutu, a loro volta in conflitto con i tutsi del Burundi sui quali grava il sospetto di avere ucciso il primo presidente hutu di quel Paese. Sono i rifugiati hutu dal Burundi che spingono gli estremisti hutu del Ruanda verso la “soluzione finale” nei confronti dei tutsi. Proprio nel ’93, tramite l’Onu, si era negoziato un accordo tra le parti, non accettato dagli estremisti hutu che avrebbero perso una parte del loro potere. Da qui la decisione degli estremisti hutu di uccidere tutti i tutsi del Paese. Nonostante si fossero insediati in Ruanda sin dal XVI secolo provenienti dall’Etiopia, i tutsi sono presentati come stranieri, prevaricatori, depredatori, individui ai quali privare ogni diritto. Nel più comune stereotipo razzista si nega che i tutsi siano esseri umani.

Il massacro è condotto dall’esercito, da squadre irregolari e dalla popolazione civile utilizzando armi da fuoco e armi tradizionali come il macete e i bastoni chiodati che procurano la morte dopo atroci sofferenze. Non cadono soltanto i tutsi, ma anche gli hutu moderati che si oppongono al massacro.

da un articolo di Mirko Dondi .




venerdì 7 aprile 2023

COSA SUCCEDERA' QUANDO IL SOLE MORIRA'

 Il Sole è una stella di mezza età. Letteralmente: ha circa 4,5 miliardi di anni e ne mancano altrettanti prima della sua fine. Che cosa accadrà ai suoi pianeti quando quel momento arriverà?

Man mano che invecchia, la nostra stella si scalda e diventa più brillante: ogni miliardo di anni la sua luminosità aumenta di circa il 10%. Le cose sono destinate a mettersi molto male per la Terra: entro il prossimo miliardo di anni gli oceani cominceranno a evaporare, e l’aumento del vapore acqueo in atmosfera porterà a un effetto serra incontrollato che trasformerà progressivamente il nostro pianeta in un deserto infernale non troppo diverso da Venere. E questo è solo l’inizio.

Tra 4 miliardi e mezzo di anni o giù di lì il Sole finirà l’idrogeno disponibile nel suo nucleo per le reazioni termonucleari. Senza queste reazioni che producono energia, la gravità non incontrerà più resistenza e comincerà a far contrarre il nucleo. La contrazione libererà abbastanza energia per innescare nuove reazioni termonucleari attorno al nucleo. La stella produrrà molta più energia di prima; l’energia liberata farà espandere il Sole, che diventerà così una gigante rossa. 

Quanto gigante? Abbastanza per fagocitare Mercurio e Venere, forse anche la Terra. Ma anche se il Sole non ci inghiottisse, il ritrovarci così vicini alla sua fotosfera vaporizzerebbe la crosta e il mantello terrestre. Del nostro pianeta rimarrebbe soltanto il nucleo. Dopo aver permesso la vita sulla Terra per miliardi di anni, la nostra stella è destinata a trattarci veramente male!

I pianeti esterni non se la passeranno meglio. Il Sole in versione gigante rossa emetterà abbastanza radiazione e vento solare da strappar via le atmosfere di Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Il materiale espulso sarà così tanto, però, da regalare a questi pianeti nuove atmosfere, forse anche più grandi di prima. Negli ultimi milioni di anni il Sole comincerà anche a pulsare piuttosto violentemente. Le orbite dei pianeti sopravvissuti potrebbero venire perturbate fino a farli schiantare dentro il Sole oppure a uscire del tutto dal sistema solare, diventando pianeti vagabondi.

Non tutto il male però viene per nuocere. Le lune ghiacciate dei giganti gassosi, come Encelado o Europa, diventerebbero mondi ricoperti da enormi oceani globali, potenzialmente abitabili. Prima o poi anche Plutone e gli oggetti della fascia di Kuiper vedranno i loro ghiacci fondersi e potrebbero arrivare a temperature relativamente confortevoli. 

Alla fine la gigante rossa, squassata da pulsazioni sempre più intense, disperderà i suoi strati esterni nello spazio circostante diventando così una nebulosa planetaria. Al centro rimarrà una caldissima nana bianca, che emetterà principalmente raggi X in grado di sterilizzare o quasi ogni pianeta. Un triste finale per il nostro bellissimo sistema solare… 

-Filippo

Tratto dal Gruppo Facebook- Chi ha paura del buio?



giovedì 6 aprile 2023

QUESTO NON IMPARERETE MAI A SCUOLA

° Africa = 30,37 milioni di km2

° Area cinese = 9,6 milioni di km2

° Area USA = 9,8 milioni di km2

° Area Europa = 10,18 milioni di km2

● L'Africa è più grande di tutta Europa, Cina e Stati Uniti d'America insieme.

● Ma sulla maggior parte delle mappe mondiali, l'Africa è rappresentata nel ridimensionamento

Questo viene fatto deliberatamente per creare l'effetto visivo di una piccola Africa per manipolare, lavaggio del cervello e ingannare gli africani ovunque si trovino.

- L'Africa ha il 60% di terreni coltivabili.

- L'Africa possiede il 90% della riserva di materie prime.

- L'Africa possiede il 40% della riserva d'oro globale.

- Africa, 33% della riserva di diamanti.

- L'Africa possiede l'80% della riserva globale di Coltan (minerale per la produzione telefonica ed elettronica), principalmente nella Repubblica Democratica del Congo.

- L'Africa possiede il 60% della riserva globale di cobalto (minerale per la produzione di batterie per auto).

- L'Africa è ricca di petrolio e gas naturale.

- L'Africa (Namibia) ha la costa di pesce più ricca del mondo.

- L'Africa è ricca di manganese, ferro e legno.

- L'Africa è tre volte la Cina, tre volte l'Europa, tre volte gli Stati Uniti d'America.

- L'Africa ha trenta milioni di km2 (30 875 415 km2).

- L'Africa ha 1,3 miliardi di abitanti (la Cina ha 1,4 miliardi di abitanti in 9,6 milioni di km2).

Il che significa che l'Africa è SOTTOPOPOLATA.

- Le terre arabili della Repubblica Democratica del Congo sono in grado di sfamare tutta l'Africa.

E tutta la terra arabile dell'Africa è un cordone per sfamare il mondo intero.

- La Repubblica Democratica del Congo ha importanti fiumi che possono illuminare l'Africa.

Il problema è che la CIA, le aziende occidentali e alcuni burattini africani hanno destabilizzato il RDC per decenni.

- L'Africa è un continente culturalmente diversificato in termini di danza, musica, architettura, scultura, ecc.

- L'Africa ospita 30.000 ricette medicinali ed erbe che l'Occidente modifica nei suoi laboratori.

- L'Africa ha una giovane popolazione globale che dovrebbe raggiungere i 2,5 miliardi entro il 2050.

● L'AFRICA RAPPRESENTA IL FUTURO DELL'UMANITÀ


sabato 1 aprile 2023

Peofessor X


«Abbiamo bisogno di poeti, di gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l'anno della crescita, ci vorrebbe l'anno dell'attenzione.»

Sapete una cosa? Oggi è proprio questo il problema: la gente non sa più fare. Non conosce più la gioia del fare. Fare una ricerca, sfogliare un’enciclopedia, fare una semplice addizione? Ci sono e i computer e le calcolatrici per questo. Ma anche cose più semplici: cucinarsi un piatto genuino, crescere qualcosa nell’orto, raccogliere l’uva, accendere un fuoco, tagliarsi la legna. Oggi ci sono i cibi precotti, i supermercati, le macchine che hanno tolto all’uomo la «fatica del vivere». Ma era davvero fatica?


Ieri ero con un amico che ha una piccola fattoria e abbiamo raccolto le ultime zucche della stagione. Ecco, qualcuno di voi storcerà il naso. Fuori però c’era un sole tiepido e in lontananza il rumore di un fiumiciattolo. E sapete una cosa? In quei momenti io non pensavo più a nulla. Non ho pensato alla politica, della guerra, ai giornali e ai loro inutili allarmismi, non ho pensato alle preoccupazioni per il lavoro e per il futuro, agli articoli che dovevo scrivere o ai testi che dovevo correggere, non ho pensato a niente di tutto questo. E ho sentito una pace infinita.

Si, perché è vero le macchine vi hanno tolto la fatica ma se non state attenti vi toglieranno anche qualcos’altro: vi toglieranno a voi stessi. Vi renderanno superflui, non necessari. Un giorno basterà schiacciare un bottone per avere tutto servito su un piatto d’argento, ma schiacciare quel bottone vi farà dimenticare la soddisfazione di aver fatto qualcosa con le vostre mani, soltanto con le vostre mani, vi farà dimenticare la sensazione della legna contro il palmo della mano, la sensazione della carta che fruscia sotto la vostra penna mentre scrivete.

Ecco cosa vi auguro oggi: di tornare a fare! Dipingete, scrivete a mano, fate dei lavoretti in casa, godetevi il piacere semplice, artigianale del realizzare qualcosa. Vi abbraccio tutti.

G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X foto di: #swissaround