giovedì 16 gennaio 2014

Senato: Lega occupa uffici del presidente Grasso

La protesta contro la cancellazione del reato di clandestinità prevista dal decreto Svuotacarceri. Nuovo attacco di Salvini al ministro Kyenge




Senato: Lega occupa uffici del presidente Grasso
Hanno occupato gli uffici del presidente Piero Grasso a Palazzo Madama. E' la protesta messa in atto dai senatori leghisti contro la ripresa in aula dell'esame del decreto Svuotacarceri, che prevede anche l'abolizione del reato di immigrazione clandestina. Un reato "che esiste in tutto il mondo", dice il neo-segretario del Carroccio Matteo Salvini, intervenuto a 'La telefonata' su Canale 5. "La legge Bossi-Fini - aggiunge - non ha funzionato solo perché non è stata applicata. Abolire il reato di clandestinità spalancherebbe le porte delle nostre città, che sono già messe male".
Il Carroccio intanto prosegue senza sosta la sua battaglia contro Cecile Kyenge. Il segretario Matteo Salvini è tornato a scagliarsi contro il ministro dell'Integrazione che accusa di "occuparsi solo di stranieri" con "proposte che vanno contro gli italiani, i disoccupati e gli esodati". Il leader leghista parla così intervenendo a "La Telefonata" di Maurizio Belpietro, su Canale 5 e spiega: "Non è razzismo condurre una battaglia politica affinché prima di aprire le frontiere si dia lavoro ai disoccupati italiani".
Si tratta dell'ultimo capitolo della campagna leghista contro l'esponente del governo di origini africane. A creare maggiore scalpore, nei giorni scorsi, è stata la decisione de La Padania di pubblicare una rubrica con gli impegni istituzionali di Kyenge, da tempo oggetto di contestazione da parte del Carroccio. 


 COMMENTO PERSONALE
Ecco come si costruisce una campagna elettorale  portando avanti il discorso che gli stranieri sono quelli che vengono a togliere i posti di lavoro agli italiani. Ecco come gli italiani, ingenuotti fino allo spasimo, cadono nella rete dei leghisti dimenticando (come fa comodo) che sono persone ancora oggi indagate di aver sperperato denaro pubblico (persino le mutande verdi abbiamo pagato), che sono stati con Berlusconi al governo per tanti anni ,ma non hanno creato neanche un posto di lavoro anzi insieme a lui sono responsabili direttamente  di questa crisi che non accenna a finire. Ingenuotti italiani andate a chiedere a questi se sono disposti a rimunciare a metà del loro stipendio per darlo ai disoccupati. Andate a chiedere se sono disposti a rinunciare ai rimborsi elettorali. Andate a chiedere se da domani invece di consumare i lauti pasti a poco prezzo sono disposti a farsi un panino e via...Ma quando aprirete gli occhi e le orecchie, soprattutto quelli del centro sud...mi fanno ridere fanno opposizione ai poveracci...Pensate se un giorno tutta l'Africa dovesse richiedere a tutti i paesi "civilizzati" tutte le risorse minerarie portate via lasciandoli con le pezze al c...o.

lunedì 13 gennaio 2014

Traffico di bambini


Home > Giustizia e Pace > notizia del 2014-01-13 07:06:06
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Un padre gesuita denuncia il traffico

 di bambini nel Congo



 









Un “gigantesco” traffico di bambini nelle città di Kikwit e Kinshasa, nella Repubblica
 Democratica del Congo: a denunciarlo è il padre gesuita Henri de la Kethule che ha
 lanciato un appello perché le autorità pongano fine a quanto sta accadendo da almeno 9 mesi 
nella regione di Bandundu. Secondo quanto ha raccontato il religioso 
all’emittente congolese “Radio Okapi”, all’origine di questo turpe traffico,
 vi sarebbe un’organizzazione criminale che sfruttando il suo nome -
 ben noto a Kikwit per le opere di bene - convince alcuni genitori ad affidare loro
 i propri figli perché abbiano una vita migliore a Kinshasa, mentre in realtà lo scopo
 sarebbe quello di venderli al miglior offerente. Alle famiglie verrebbe infatti prospettata
 la sistemazione dei bambini in un fantomatico orfanotrofio aperto dal gesuita. 
Padre Henri de la Kethule è assai popolare per il suo impegno in ambito sanitario 
e da anni porta avanti una campagna volta a far conoscere una forma di anemia
 diffusa nella Repubblica Democratica del Congo. “Prendono due bambini alla volta
 – spiega padre de la Kethule a ‘Radio Okapi’ – perché questi bambini che vengono
 sottratti alle loro famiglie, non si sentano improvvisamente soli”. 
Il religioso chiede dunque alle autorità di aprire un’inchiesta allo scopo di porre
 fine all’orribile traffico, ma soprattutto perché i bambini vengano protetti. (T.C.)


Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2014/01/12/un_padre_gesuita_denuncia_il_traffico_di_bambini_nel_congo/it1-763308
del sito Radio Vaticana

domenica 5 gennaio 2014

Non mi sono mai piaciuti coloro che pensano di avere la verità assoluta in tasca

Ieri mi è capitato di leggere questo link di cui vi metto l'indirizzo

http://www.signoraggio.it/secondo-gianni-lannes-uneruzione-catastrofica-del-vesuvio-e-ormai-imminente-ma-lo-stato-non-se-ne-cura/

Non vi nascondo che sono rimasta alquanto sconcertata, e mi sono detta:- Ma da chi ha ricevuto notizie così certe e sicure? Perchè semina un allarmismo che può provocare conseguenze anche gravi in persone emotive? Poi mi sono rivolta ad alcuni amici della pagina fb Chi ha paura del buio per avere dei chiarimenti. (https://www.facebook.com/NextSolarStorm)

Mi ha risposto Lorenzo Colombo, l'autore del Racconto del sole, del quale ho pubblicato tutte le puntate.
Ecco cosa dice:
"Gianni Lannes non è quello che definirei in sincerità una fonte affidabile di informazioni. Divulga e riferisce teorie molto particolari e che normalmente hanno scarso valore scientifico, e che quindi vanno prese con le pinze. Non è totalmente sbagliato, ma l'esagerazione e l'invenzione superano l'intento buono di partenza.
Ho letto con interesse l'articolo che mi hai linkato, eccoti quello che personalmente penso al riguardo:

Come in ogni cosa nello Yang c'è sempre un po' di Ying e viceversa. Purtroppo hanno ragione su tutta la linea sulla pericolosità del Vesuvio, non c'è alcuna esagerazione. Per quanto sensazionalista e allarmista voglia essere un articolo, questo parte sempre da dati veri di base. Il Vesuvio e i Flegrei sono la più mortale macchina di devastazione d'Italia, e la protezione civile continua a mantenere un imbarazzante silenzio sui piani di evacuazione. Più volte siamo stati ripresi da organizzazioni internazionali al riguardo, ma continuano a giocare sulla pelle degli abitanti della zona.
L'articolo prende fatti veri e dichiarazioni vere di veri scienziati, ma le riporta in un modo e ordine particolare.

Noi siamo certi che il Vesuvio esploderà! Ma non sappiamo quando. È impossibile saperlo. Chiunque pretenda di sostenere di saper prevedere un'eruzione è un ciarlatano. Fine, punto, chiuso. Prendere dichiarazioni ufficiali, fatte in buona fede, e ritagliarle per creare allarme è un atteggiamento scandaloso.

Oltre al commento all'articolo voglio tranquillizzarti con un paio di considerazioni su quello che ho avuto modo di osservare dai dati attuali che provengono dall'osservatorio vesuviano.
Il vesuvio attualmente è in una fase di "attività a condotto ostruito", dopo l'eruzione del 1944 (prima era a condotto aperto). In pratica la montagna ha dentro di sé un enorme tappo e sta accumulando energia. MA non c'è alcun indizio che questa energia stia per esplodere.
Il tremore vulcanico è a zero, l'attività fumarolica è costante, la temperatura del suolo è invariata, il gonfiore inesistente. Ci sono alcuni sismi poco profondi, ma dalla composizione spettrale (le frequenze, diciamo dal suono più o meno acuto che fanno) sono sismi di assestamento dell'edificio vulcanico, probabilmente dovuti al restringimento del magma in solidificazione, e non a magma giovane in movimento.

QUALUNQUE attività vesuviana sarà annunciata mesi prima da aumento dell'emissione di gas, di temperatura delle fumarole, gonfiore, piccoli terremoti, tremore armonico. Il magma non si teletrasporta mica! Nello spostarsi all'interno delle viscere della terra lancia molti segnali premonitori. Quando questi ci saranno ALLORA si potrà dire che un'eruzione è imminente, ma anche allora non si saprà dire quando. Comunque al momento non ne vedo nessuno, zero.

Potrebbe essere il prossimo anno, potrebbe essere il prossimo secolo. Quello che è sicuro è che erutterà, e che dovremo essere pronti. A spaventare la gente non si ottiene nulla, bisogna educarla e insegnarle cosa si deve fare in caso di eruzione. Quello salverà sicuramente più vite di un annuncio tenebroso e delirante da una pagina web .Lorenzo"


A voi tirare le debite considerazioni. Per conto mio sono abituata a vedere gli uomini per quello che sono, con il loro limiti . Avrei capito se l'autore dell'articolo si desse da fare presso lo stato e coinvolgendo la popolazione tutta perchè si abbia al più presto un protocollo di evacuazione da mettere in pratica con esercitazioni mirate. Buona domenica a tutti voi.

mercoledì 1 gennaio 2014

Il nostro polo nord


Buongiorno e buon capodanno a tutti quanti da Matteo!

Oggi voglio affrontare il discorso, difficoltoso e complicato, della salute dei ghiacci del nostro polo nord.
E' un argomento estremamente complesso, pertanto sarà impossibile esaurire in un breve post tutto quello che bisognerebbe dire, ma cercherò di riassumerne in breve gli aspetti principali.

Come alcuni sapranno, i ghiacci artici da qualche decennio non godono di buona salute. Nell'ultimo secolo le temperature sono aumentate costantemente, e di conseguenza i ghiacci si sono ridotti anno dopo anno, raggiungendo, nel 2012, uno dei valori di estensione e volume tra i più bassi di sempre (si veda la Figura). Negli ultimi mesi ho letto in giro alcuni che danno l'artico in forte ripresa, semplicemente perchè la superficie di mare ricoperta dal ghiaccio è aumentata discretamente rispetto al 2012: a novembre eravamo sopra di 420.000 kmq rispetto al 2012. Ottimo risultato? No! Infatti non ha senso valutare un fenomeno periodico e stagionale da UN SINGOLO dato. Rapportato infatti al valore medio 1981-2010 l'area risulta inferiore di ben 580.000 kmq, la sesta estensione più bassa per il mese di novembre da quando esistono i rilevamenti satellitari (circa 35 anni). Il trend globale rimane quindi ancora al ribasso.

Ma l'estensione non è il vero dato fondamentale. Ciò che conta realmente è soprattutto lo spessore del ghiaccio, quindi il volume. E qui i dati sono ancora peggiori. Come si vede dalla figura allegata, nonostante la leggera ripresa dopo il terribile 2012, il 2013 risulta in assoluto ancora uno degli anni peggiori.
Un altro indice (fortemente legato allo spessore del ghiaccio) di fondamentale importanza è l'età del ghiaccio presente. Più il ghiaccio è vecchio, infatti, più risulterà spesso e resistente ad eventuali cambiamenti climatici. Il dato, anche qui preoccupante, è che la percentuale di ghiaccio con età superiore ai 4 anni è diminuita dal 26% di 20 anni fa al solo 7% di quest'anno (dati riferiti a Marzo, come riportato in figura). Gran parte del ghiaccio risulta quindi essere molto giovane, con età inferiore generalmente ad 1-2 anni, risultando così molto vulnerabile al riscaldamento, che al polo nord in particolare risulta essere ai valori massimi da un secolo a questa parte (argomento su cui torneremo in un futuro articolo).

Approfitto dell'occasione per rivolgere ancora a tutti voi un caloroso augurio di buon anno!

Un grande abbraccio a tutti,
Matteo Miluzio