martedì 30 aprile 2024

«L'Universo è un organismo vivente che si riproduce attraverso i buchi neri»: l'audace teoria di un fisico americano

 Lee Smolin è uno dei fondatori del Perimeter Institute for Theoretical Physics. La sua teoria immagina il cosmo come un unico organismo del quale noi facciamo parte

E se stessimo sbagliando tutto da tempo, anzi da sempre, perché i segreti dell'universo risiedono più nella biologia anziché nella fisica? Ed è possibile considerare il cosmo come un'entità vivente, un unico organismo del quale noi facciamo parte? In questo caso galassie, buchi neri, stelle, quasar, nebulose pianeti, umani, animali e quant'altro rappresenterebbero i tessuti di un enorme essere vivente. Provate a fare uno sforzo di fantasia, forse riuscirete e immaginare, e magari a visualizzare, questo gigante (obiettivamente un pò inquietante). Un "corpo" che nasce (col Big Bang) probabilmente da una realtà precedente, che cresce (grazie all'espansione) e che alla fine muore (quando l'entropia si sarà equilibrata).

Ciò avvalora la mia teoria del Grande Cervello. 

A dirla tutta, non sono ipotesi nuovissime: già il filosofo greco Anassagora riteneva che esistesse una mente organizzatrice (il Nous) in grado di cancellare il caos originario. E dopo di lui, in questo solco, sono arrivati Platone, gli Stoici, Plotino e i seguaci del Neoplatonismo. Nei giorni scorsi il sito Universo 7p ha avuto l'idea (e il merito) di tornare sull'argomento riproponendo le tesi del fisico teorico statunitense Lee Smolin, convinto che l'Universo abbia già creato una famiglia di universi-figli, celati oltre l'orizzonte dei buchi neri. 

Wow!

Giovanni Provvidenti

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