lunedì 17 giugno 2024

Una piccola pietra


Se ne sta lì, sospesa, da chissà quanti milioni di anni. Una piccola pietra, in equilibrio su un blocco di arenaria marziana.

Sulla Terra è quotidiano vedere rocce sparse un po' ovunque e in situazioni improbabili, basti pensare alle creste delle montagne più alte, ma è una conseguenza della violenza e vitalità delle forze erosive sul nostro pianeta. Alcuni ghiacciai hanno spostato intere montagne in poche migliaia di anni, pensate a morene come la Serra di Ivrea.

Su Marte è tutto più lento, antico e immobile. C'è erosione, certo, ma l'atmosfera è sottile e il vento debole come un alito. Sufficiente a sollevare la polvere, ma non a spostare pietre come quella.

Eppure lei è lì, immobile, da tempo immemore, forse il lascito di un'epoca marziana molto più dinamica e agitata di quella attuale. Un semplice ciottolo, in equilibrio tra le arenarie spesse, stratificate, erose e spezzate del delta nel cratere Jezero. Forse lasciata lì da un'antica piena, forse da un ghiacciaio, forse da un vento ora scomparso. Sembra quasi di sentirlo ancora soffiare.

Tutto su Marte è antico, lento e statico. Un pianeta congelato da miliardi di anni, un deserto riarso e gelido. Eppure, Marte ricorda. Le sue rocce ricordano. Un tempo di fiumi, laghi e oceani. Pioggia e neve, ghiaccio e vulcani.

E noi siamo sulle tracce di quel passato.

-Lorenzo( Gruppo FB: Chi ha paura del buio)

Fotografia del 12 giugno 2022 (sol 466 della missione di Perseverance)

Rielaborazione di Thomas Appéré




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