mercoledì 21 luglio 2010

Una lettera toccante da L'Aquila

Vogliamo pubblicare una lettera davvero toccante che ci giunge da L'Aquila. Ce la manda Emanuela Pichelli. Vi consigliamo davvero di dedicare due minuti per leggere le sue parole, e magari condividerle con i vostri amici. Sapere che l'Italia è fatta da persone come Emanuela ci fa sentire meglio.
Cari balconi d'Italia,
innanzitutto vi ringrazio per questa iniziativa delle bandiere e dei lenzuoli ai balconi in memoria del giudice Borsellino e di tutte le vittime di mafia. Vi ringrazio perché mi ha dato la possibilità, non essendo potuta andare a Palermo per il presidio alla memoria, di sentirmene comunque partecipe.Vi mando la foto del mio balcone (anzi della mia finestra :)).
Prima di andare a lavoro ho deciso di fermarmi sul percoso più volte per attaccare dei volantini in memoria di questa giornata, sperando che la sensibilità delle persone torni a farsi sentire in una generale richiesta di verità per questa e per le altre stragi di mafia.Per ognuno che ne ho attaccato, era un orgoglio per me spiegare a chi mi chiedeva e dire "ricordatelo anche voi oggi e passate parola, non dobbiamo dimenticare". Per ognuno che ne attaccavo sentivo la gioia di fare qualcosa che ridesse al giudice un piccolo respiro. Lui credeva molto in noi giovani e io credo molto nelle sue parole della "lotta alla mafia" come "movimento culturale e morale" che coinvolga soprattuto "le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà".L'ultimo che ho attaccato è stato in centro, a L'Aquila, e questo vuole portare un doppio messaggio: verità per le stragi di mafia e verità per la mia città. L'Aquila da dopo il terremoto è diventato un terreno ben fertile per la criminalità organizzata, sia quella che striscia, sia quella che passa per i palazzi del potere. Un po' di sconforto mi è preso al pensiero che "se dopo 18 anni una strage come quella del giudice Borsellino, così chiaramente piena di colpevoli, ancora non riceve giustizia e verità, cosa accadrà per la strage dei nostri studenti nel terremoto del 6 aprile 2009?quanto dovremo aspettare?". Apprezzo la vostra iniziativa per la libertà di informazione e vi prego, visto il potere del web, fate circolare anche la verità su L'Aquila.
Vi ringrazio e mi scuso per essermi troppo dilungata.CiaoEmanuela
L'Aquila 19 Luglio 2010
da Facebook I balconi........allo sbavaglio

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