
Federalismo fiscale e pubblica istruzione: accoppiata davvero inconciliabile. a quanto pare, fra gli innumerevoli deliri della Lega Nord, esiste la “Libera Scuola dei Popoli Padani”, fondata nientepopodimeno che da Manuela Morrone; moglie del senatur nonchè siciliana d’origine. La famiglia Bossi deve avere un grosso problema con il mondo della didattica, visto che i membri di tale famiglia passano da un eccesso all’altro. Renzo, il figlio-trota, è, infatti l’unico consigliere regionale ad avere alle spalle un retroterra scolastico fatto da alcune bocciature. La madre, invece, ha fondato questo deliro, degno della professoressa che a Zelig insegnava usi e costumi dei tuscolani, basato unicamente sull’essere identitariamente padano. Una sorta di rivoluzione culturale maoista ma accompagnata da un bel piatto di polenta con gli osei e territorialismo di stampo cavernicolo elargito con generosità. Per carità, ognuno è libero di diffondere la (propria? Ma se è siciliana) cultura a cui appartiene (?), ma come la mettiamo con gli 800 mila euro elargiti a tale progetto i quali, inevitabilmente, rappresentano un ulteriore prosciugamento delle casse statali? Come mai alcune facoltà universitarie meridionali rischiano la chiusura, causa budget, e le scuole dei “terùn” non stanno messe tanto bene? La parola spetterebbe a chi sventola con orgoglio lo stendardo del federalismo fiscale, solo che tali personaggi non hanno risposto perchè, a domanda fatta, avevano la bocca piena di Polenta Valsugana. Noi resteremo qui, in attesa che ingoino.
(Guarda sopra un ipotetico pieghevole della Scuola. )
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