lunedì 25 novembre 2013

Il colore rosso contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre Giornata Mondiale per dire no agli abusi di genere. In Italia lo 'sciopero' femminile



Il colore rosso contro la violenza sulle donne
Un grido di dolore che si tinge di rosso. Il colore dell'energia e della passione è il simbolo della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne istituita dall'Onu nel 1999, che si celebra ogni anno il 25 novembre.
Una violenza che ha molte sfaccettature, in tutto il mondo: abusi sessuali e fisici che possono sfociare nell'omicidio, maltrattamenti, mutilazioni genitali femminili, segregazione, discriminazioni sul lavoro e nella società, sfruttamento del corpo, privazioni economiche, per tenere le donne in stato di sottomissione.
Nel nostro Paese il focus è il femminicidio, fenomeno che non accenna a placarsi. In Italia fra il 2000 e il 2012 sono state uccise oltre 2.200 donne, 171 all'anno: il 75% dei delitti, 125 ogni 365 giorni, è avvenuto in famiglia o nell'ambito di relazioni affettive.
Tante le iniziative nel Bel Paese: spettacoli teatrali, concerti, dibattiti, incontri, lungo tutto lo Stivale, da Nord a Sud. Fino allo sciopero delle donne, lanciato da gruppi di attiviste femministe che denunciano "l'immobilismo delle istituzioni" - nonostante la recente legge contro il femminicidio - rispetto alla violenza contro le donne: consiste in forme simboliche di sospensione dal lavoro abbreviata o con modalità di astensione più estese, che possono essere decise dalle lavoratrici che aderiscono all'iniziativa. Drappi e stoffe scarlatte fuori da balconi e finestre, e tanti appuntamenti da Udine a Catania, passando per Milano, Roma, Napoli. Nella Capitale in programma un corteo, rigorosamente vietato, però, agli uomini.
Una linea di pensiero non condivisa da una delle figure femminili più in vista del Paese, Laura Boldrini: "La violenza è un problema maschile che ricade sulle donne", sottolinea la presidente della Camera, che spiega come il fenomeno si combatte investendo su educazione e prevenzione. La terza carica dello Stato ricorda poi il conto economico della violenza di genere: 17 miliardi di euro in Italia, "in termini di supporto medico, psicologico, assistenza giudiziaria, polizia e mancata produttività sul lavoro". I dati sono emersi con la recente indagine 'Quanto costa il silenzio?', realizzata da Intervita Onlus con il patrocinio del Dipartimento per le Pari Opportunità.
Numerose anche le iniziative delle istituzioni: dal Campidoglio, a Roma, che si illumina di rosso, alla campagna 'Riconosci la violenza', sempre del Dipartimento per le Pari Opportunità, sui media fino a metà dicembre. Protagoniste, coppie di uomini e donne abbracciati; ma lui ha il volto oscurato da un rettangolo nero, con scritti slogan rivolti a ogni donna: da "Non sposare un uomo violento. I bambini imparano in fretta", fino a "Hai un solo modo per cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato".

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