lunedì 28 luglio 2025

I Km degli immigrati

 

Cinque chilometri. I primi cinque chilometri. quasi mezz'ora di viaggio e il camion già si ferma. Da una garitta escono tre poliziotti armati. Fanno scendere tutti. E' il primo posto di controllo sulla pista per Ténéré. Bisogna sedersi a terra con le mani sopra la testa. Uno dei tre ragazzi in mimetica sfila il pugnale dalla fondina e va a squarciare le intercapedini di canapa che avvolgono i bidoni dell'acqua e le borracce. Scompare dietro il camion ma forse non trova nulla e ritorna. A un gruppo di passeggeri seduti nelle prime file fa togliere le scarpe. Il poliziotto raccoglie le scarpe, una ad una e per ogni scarpa, con un'incisione netta della lama, taglia in due la suola.

Gli altri due poliziotti camminano tra le teste chine e sfiorano i corpi con due grossi tubi di gomma. Gridano due sole parole: money e argent. Vogliono soldi. Chi è a piedi nudi o in ciabatte viene trascinato dietro la garitta da dove arrivano altre voci. Poco dopo si sentono grida sommesse, colpi di tosse, il sibilo di una frusta. Anche Bill, Adolphus e Aloshu vengono picchiati. I due tubi di gomma si abbattono sulle loro schiene magre. Le mani dei due poliziotti salgono bene in alto, in modo che anche da dietro possano vedere cosa stringono in pugno. E poi giù con forza, finchè nel caldo risuoni quel tonfo cupo accompagnato dal debole lamento orgoglioso. Bill e i suoi due amici devono sopportare le torture davanti a tutti. Forse perchè non hanno mai rinunciato alle scarpe e non intendono togliersele. Resistono meno di un minuto. Un minuto lungo un giorno. Alla fine consegnano diecimila franchi a testa, poco più di 15 euro. E i poliziotti vogliono di più, vogliono le scarpe e quello che forse c'è dentro.

.....

Dopo un'ora di botte e perquisizioni si risale sul camion. In venti restano a terra. Si avviano verso overst con il passo lento di chi non aspetta più niente. Li hanno fatti scendere perchè non avevano soldi, scarpe o indumenti da regalare ai poliziotti. Tornano a piedi ad Agadez. Anche se avevano pagato il viaggio......

Bilal - Fabrizio Gatti

 

 


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