venerdì 23 agosto 2024

Questa è Sparta.

 Non è una battuta tratta da un film con Gerard Butler ma un cucciolo femmina di leone delle caverne vissuto 28.000 anni fa. Ventisettemilanovecentosessantadue anni fa, per la precisione. L'animale è stato scoperto nel 2018 da Boris Berezhnev, che lo ha ritrovato in sotto il permafrost siberiano, in Jacuzia, mentre cercava zanne di mammut. Il ghiaccio perenne e l'assenza di ossigeno hanno mummificato il corpo della piccola Sparta preservandolo incredibilmente bene. Ci credereste, a vederlo, che questo animale è vissuto VENTOTTO MILLENNI fa? Si tratta dell'esemplare meglio conservato che sia mai stato ritrovato: è talmente ben preservato che ancora si possono vedere i baffi! Sia all'esterno che all'interno è tuttora in condizioni praticamente perfette.

La cucciola di leonessa aveva appena uno o due mesi quando è morta. Non è il primo esemplare della sua specie che viene ritrovato nel permafrost. A soli 15 metri dal punto in cui venne ritrovata Sparta, lo stesso Berezhnev aveva trovato l'anno precedente un cucciolo di maschio della stessa specie e della stessa età, ribattezzato Boris. Difficilmente i due si erano conosciuti, dal momento che Boris visse oltre 15.000 anni prima della piccola Sparta!

I leoni delle caverne andarono estinti circa 11.000 anni fa, prima che gli esseri umani iniziassero a praticare l'agricoltura. Sono rappresentati in svariate pitture rupestri preistoriche, tra cui quella celeberrima nella grotta Chauvet, in Francia, che risale a oltre 30.000 anni fa. Le scene rappresentate in quelle antiche pitture indicano che probabilmente noi Homo sapiens abbiamo avuto un rapporto piuttosto turbolento con questi felini, che erano più grandi degli attuali leoni africani.

Se poter vedere con i nostri occhi un cucciolo di una specie estinta mummificato quasi perfettamente è indubbiamente meraviglioso, lo è un po' meno pensare che negli ultimi anni stiamo assistendo a un aumento dei ritrovamenti di questo tipo per via del riscaldamento globale, che indebolisce sempre più il permafrost siberiano.

-Filippo ( del gruppo Chi ha paura del buio)

Credits: Love Dalén/Stockhom University's Centre for Palaeogenetics






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