venerdì 5 luglio 2024

Dal polo sud

 

In questi giorni senza Luna è buio pesto, ne ho approfittato per scattare questa foto. Stavo per rinunciarci, a dire il vero, perché non trovavo la mia destinazione: lo shelter di astronomia. Eppure ci sono andato ogni santo giorno per due anni e dovrei conoscerlo alla perfezione. La notte può fare brutti scherzi 😃 Alla fine l'ho trovato quando già avevo rinunciato e stavo rientrando, puntando dritto verso le finestre illuminate della base.

.La temperatura era di -73°C. Ho posizionato la macchina fotografica ai piedi di una montagnetta di neve accumulata dal vento, di fianco ai telescopi. Ho usato l'autoscatto e sono salito in cima.

.A occhio nudo possiamo vedere qualche migliaio di stelle, mentre con una macchina fotografica possiamo vederne decine di volte di più. Questi numeri possono sembrarci alti, ma in realtà sono bazzecole. Consideriamo, ad esempio, quella sorta di nube presente in foto. È la nostra Galassia, la Via Lattea, composta complessivamente da centinaia di miliardi di stelle. Eppure, la Via Lattea non ha nulla di speciale; è una galassia sperduta tra le migliaia di miliardi di galassie nell'Universo osservabile.

.Ciò che osserviamo potrebbe non esistere più da tantissimi anni, perché siamo in grado di vedere solamente un passato per noi lontano. La stella più vicina alla Terra, oltre al Sole, è Proxima Centauri, che dista da noi circa 4,24 anni luce. Significa che, nel momento in cui la guardiamo, vediamo Proxima Centauri così com'era quattro anni fa, non adesso. E stiamo parlando della stella più vicina. Teoricamente, potremmo vedere delle stelle che non esistono più da tantissimi anni. Ogni volta che volgiamo lo sguardo al cielo, facciamo un lungo viaggio a ritroso nel tempo. Tutto ciò, oltre che misterioso, è veramente affascinante.

.Dati di scatto: ISO 2500, Obiettivo 14mm f1.8 @ 2.2 , 25 secondi di esposizione.

.Un caro saluto dalla Stazione Concordia,

Marco

Credits: Marco Buttu,  PNRA & IPEV



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