martedì 26 marzo 2024

Cos'è la VOLONTÀ DI POTENZA?

Cercherò di riassumerne i concetti essenziali in una spiegazione quanto più accessibile a beneficio di coloro che con Nietzsche non hanno dimestichezza.

È il senso dell'Essere, è la vita intesa come forza espansiva e autosuperantesi. Pertanto la molla della vita è la ricerca del piacere o l'istinto di sopravvivenza, nonché la spinta all'autoaffermazione, all'autopotenziamento. La volontà di potenza si incarna nell'oltreuomo, che è "oltre" non solo perché supera l'uomo del passato, ma anche perché la sua essenza è il continuo autosuperamento di sè, è libertà creativa, la continua autrocreazione della vita. In questo senso l'arte, intesa come rappresentazione creativa, interpretativa della realtà, è volontà di potenza, manifestazione della libertà creativa dell'oltreuomo. L'essenza creativa della volontà di potenza è essenza ermeneutica, interpretativa e si manifesta nella produzione di valori (tant'è che uomo vuol dire proprio colui che valuta le cose, dando loro un valore e un senso). Pertanto la volontà di potenza si esprime nella creazione "oltreomistica" dei valori e del senso del caos insensato del mondo. Pertanto la volontà di potenza è quindi l'accettazione-istituzione oltreomistica dell'eterno ritorno, atto attraverso cui l'oltreuomo si libera del passato e "redime" il tempo. La redenzione del tempo determina l'apoteosi del divenire che, eterizzato, riceve il sigillo, il carattere dell'Essere.

Il concetto di volontà di potenza, al di là di queste valenze filosofiche, non assume il significato di sopraffazione e dominio, come tendono a semplificare i detrattori di Nietzsche. Al contrario, la volontà di potenza esorta ognuno ad innalzare se stesso ma senza abbassare alcun individuo, semmai è l'individuo - identificato da Nietzsche nell' "ultimo uomo" - che tende ad abbassare se stesso, nonché alla sopraffazione del proprio io e dell'io collettivo... retaggio della nefasta dottrina cristiana. (Giovanni Provvidenti )

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