domenica 5 gennaio 2014

Non mi sono mai piaciuti coloro che pensano di avere la verità assoluta in tasca

Ieri mi è capitato di leggere questo link di cui vi metto l'indirizzo

http://www.signoraggio.it/secondo-gianni-lannes-uneruzione-catastrofica-del-vesuvio-e-ormai-imminente-ma-lo-stato-non-se-ne-cura/

Non vi nascondo che sono rimasta alquanto sconcertata, e mi sono detta:- Ma da chi ha ricevuto notizie così certe e sicure? Perchè semina un allarmismo che può provocare conseguenze anche gravi in persone emotive? Poi mi sono rivolta ad alcuni amici della pagina fb Chi ha paura del buio per avere dei chiarimenti. (https://www.facebook.com/NextSolarStorm)

Mi ha risposto Lorenzo Colombo, l'autore del Racconto del sole, del quale ho pubblicato tutte le puntate.
Ecco cosa dice:
"Gianni Lannes non è quello che definirei in sincerità una fonte affidabile di informazioni. Divulga e riferisce teorie molto particolari e che normalmente hanno scarso valore scientifico, e che quindi vanno prese con le pinze. Non è totalmente sbagliato, ma l'esagerazione e l'invenzione superano l'intento buono di partenza.
Ho letto con interesse l'articolo che mi hai linkato, eccoti quello che personalmente penso al riguardo:

Come in ogni cosa nello Yang c'è sempre un po' di Ying e viceversa. Purtroppo hanno ragione su tutta la linea sulla pericolosità del Vesuvio, non c'è alcuna esagerazione. Per quanto sensazionalista e allarmista voglia essere un articolo, questo parte sempre da dati veri di base. Il Vesuvio e i Flegrei sono la più mortale macchina di devastazione d'Italia, e la protezione civile continua a mantenere un imbarazzante silenzio sui piani di evacuazione. Più volte siamo stati ripresi da organizzazioni internazionali al riguardo, ma continuano a giocare sulla pelle degli abitanti della zona.
L'articolo prende fatti veri e dichiarazioni vere di veri scienziati, ma le riporta in un modo e ordine particolare.

Noi siamo certi che il Vesuvio esploderà! Ma non sappiamo quando. È impossibile saperlo. Chiunque pretenda di sostenere di saper prevedere un'eruzione è un ciarlatano. Fine, punto, chiuso. Prendere dichiarazioni ufficiali, fatte in buona fede, e ritagliarle per creare allarme è un atteggiamento scandaloso.

Oltre al commento all'articolo voglio tranquillizzarti con un paio di considerazioni su quello che ho avuto modo di osservare dai dati attuali che provengono dall'osservatorio vesuviano.
Il vesuvio attualmente è in una fase di "attività a condotto ostruito", dopo l'eruzione del 1944 (prima era a condotto aperto). In pratica la montagna ha dentro di sé un enorme tappo e sta accumulando energia. MA non c'è alcun indizio che questa energia stia per esplodere.
Il tremore vulcanico è a zero, l'attività fumarolica è costante, la temperatura del suolo è invariata, il gonfiore inesistente. Ci sono alcuni sismi poco profondi, ma dalla composizione spettrale (le frequenze, diciamo dal suono più o meno acuto che fanno) sono sismi di assestamento dell'edificio vulcanico, probabilmente dovuti al restringimento del magma in solidificazione, e non a magma giovane in movimento.

QUALUNQUE attività vesuviana sarà annunciata mesi prima da aumento dell'emissione di gas, di temperatura delle fumarole, gonfiore, piccoli terremoti, tremore armonico. Il magma non si teletrasporta mica! Nello spostarsi all'interno delle viscere della terra lancia molti segnali premonitori. Quando questi ci saranno ALLORA si potrà dire che un'eruzione è imminente, ma anche allora non si saprà dire quando. Comunque al momento non ne vedo nessuno, zero.

Potrebbe essere il prossimo anno, potrebbe essere il prossimo secolo. Quello che è sicuro è che erutterà, e che dovremo essere pronti. A spaventare la gente non si ottiene nulla, bisogna educarla e insegnarle cosa si deve fare in caso di eruzione. Quello salverà sicuramente più vite di un annuncio tenebroso e delirante da una pagina web .Lorenzo"


A voi tirare le debite considerazioni. Per conto mio sono abituata a vedere gli uomini per quello che sono, con il loro limiti . Avrei capito se l'autore dell'articolo si desse da fare presso lo stato e coinvolgendo la popolazione tutta perchè si abbia al più presto un protocollo di evacuazione da mettere in pratica con esercitazioni mirate. Buona domenica a tutti voi.

2 commenti:

  1. l'altra settimana parlavo con un soldato di origine napoletana il quale proprio su questo argomento mi ha detto che la protezione civile a Napoli fa due volte all'anno statistiche di evacuazione della cittadinanza ma non tiene in conto l'aumento della popolazione ... che dire?

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  2. Siamo in Italia, pensiamo che la natura con noi debba essere sempre benevola. Come nelle scuole si fanno le prove di evacuazione almeno tre volte l'anno nell'eventualità di un terremoto o di un incendio, così la protezione civile dovrebbe fare sempre per tutta la popolazione. Ci sono pericoli oggi che bisogna affrontare. Inutile gridare al lupo al lupo se non conosci neanche il lupo. Ciao

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