venerdì 29 settembre 2023

Il razzismo

 "Io sono diventato nero a nove anni, quando sono arrivato in Francia. A scuola hanno cominciato a chiamarmi “Noiraude”, come la mucca nera di un cartone animato in voga all'epoca e ho scoperto di essere nero. Il razzismo comincia così, quando qualcuno ti dice “tu sei nero”: è l’avanguardia di un gruppo di persone che pensano di essere superiori alle altre. Si diventa neri con gli sguardi degli altri. (…)

Vi racconto un aneddoto. I miei figli sono nati in Italia e quando dicevo ai miei compagni che avevo due italiani in casa, sapete cosa mi rispondevano: ma che dici, sono neri. Capite? Ecco, è proprio questa mentalità che va cambiata. La gente ha paura che i neri diventino italiani, uguali a loro. La gente ha paura di questo cambiamento. Il razzismo diventa più forte quando ti rendi conto che l'altro può diventare come te. Dobbiamo accettare che siamo tutti sulla stessa linea, ma è molto difficile quando la storia ti ha messo in una posizione di superiorità.

La mia convinzione è che, contro il razzismo, l'unica arma possibile sia una trasformazione nel modo di pensare".

Lilian Thuram ex calciatore, Ambasciatore Unicef dal 2010, ha scritto due libri: Le mie stelle nere e Per l’uguaglianza (Add editore).

Questo accadeva alcuni anni fa, ma la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata. Sono tanti i morti nel Mediterraneo o alle frontiere o nei deserti, sono persone che lasciano la loro terra per andare altrove in un luogo dove poter cambiare la loro esistenza o poter realizzare un sogno importante. Sono persone di cui non ci si occupa veramente. Dobbiamo renderci conto che non siamo di fronte ad una immigrazione, noi siamo di fronte ad una migrazione che è cosa diversa. L’immigrazione, come è stata l’immigrazione degli italiani in America, è un fenomeno controllabile politicamente, le migrazioni non lo sono, l’Europa nei prossimi anni, nei prossimi decenni sarà forzatamente un continente colorato, una grande mescolanza di razze e culture, se ci piace sarà così, come diceva Umberto Eco, e se non ci piace sarà così lo stesso, questa cosa non è fermabile, non è contenibile, soltanto un cretino può pensare di fermare le migrazioni. (Gino Strada)




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