sabato 8 febbraio 2014

Stampa indiana: "Niente pena di morte per i marò"

Non saranno accusati di omicidio ma di violenza. Rischiano fino a 10 anni di carcere


Stampa indiana: "Niente pena di morte per i marò"
I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno accusati non di omicidio ma di violenza, evitando così la temuta pena capitale. Lo ha fatto sapere la stampa indiana citando quanto scritto nel rapporto che la polizia investigativa locale presenterà ai giudici. E che non conterrà più l'imputazione per "aver provocato la morte" di due pescatori locali scambiati per pirati.
Già venerdì il governo di Nuova Delhi aveva fatto sapere non chiederà l'applicazione della legge anti-pirateria, il cosiddetto Sua Act
Il Times of India sostiene che il ministero dell'Interno ha revocato l'indicazione di utilizzare per la formulazione del capo d'accusa il contestato articolo 3 comma g-1 del secondo capitolo sui reati, a favore del meno categorico articolo 3 comma a, secondo cui "chi commette un atto di violenza contro una persona a bordo di una piattaforma fissa o una nave sarà punito con la prigione per un periodo che può giungere fino a 10 anni ed è sottoponibile a multa".

Pedofilia, Vaticano insiste: "Dossier Onu anomalo"

Padre Lombardi torna sul testo diffuso mercoledì da Ginevra ma precisa: "Nessuno scontro con le Nazioni Unite"



Pedofilia, Vaticano insiste: "Dossier Onu anomalo"
"Nessuno scontro tra Onu e Vaticano, ma il rapporto sui preti pedofili è andato oltre le sue competenze". In un'intervista per la Radio Vaticana il portavoce della Santa Sede Padre Federico Lombardi risponde alle accuse di ingerenza già rivolte alle Nazioni unite per il dossier che accusa i vertici ecclesiastici di aver coperto e favorito gli abusi sui minori
"Le raccomandazioni formulate dal Comitato sono spesso piuttosto scarne e di peso relativo", rileva il gesuita che parla di "documento anomalo"."Non per caso - prosegue - non se ne è quasi mai sentita eco a livello di stampa internazionale, anche nel caso di Paesi dove i problemi dei diritti umani e dell'infanzia sono notoriamente gravi".
La vicenda non rischia comunque di minare i rapporti tra Chiesa e Nazioni Unite secondo Lombardi: "L'Onu apprezza e desidera il sostegno della Santa Sede e il dialogo positivo con essa. E altrettanto desidera la Santa Sede. I responsabili più alti delle Nazioni Unite sono stati sempre consapevoli dell'importanza del sostegno dell'autorità morale e religiosa della Santa Sede per la crescita della comunità dei popoli. Questa è la prospettiva in cui occorre porsi", ha concluso il religioso.

Stamina: Vannoni rinviato a giudizio


E' accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte



Stamina: Vannoni rinviato a giudizio
Il gup di Torino Luca Del Colle ha rinviato a giudizio Davide Vannoni, inventore del Metodo Stamina e presidente della Stamina Foundation per il tentativo di truffa ai danni della Regione Piemonte. Il suo legale Roberto Piacentino, aveva chiesto la prescrizione del reato o, in alternativa, l'assoluzione per Vannoni, che non era in aula. Il processo inizierà il prossimo 3 aprile.
"Sono sereno - ha commentato Vannoni -, dimostreremo in dibattimento la mia innocenza". "Speravo che la vicenda si risolvesse già oggi, vuol dire che andremo in dibattimento e dimostreremo lì la mia innocenza", ha assicurato ancora Vannoni, aggiungendo: "Non sono io a dire che non ho commesso il reato. A parlare sono i documenti e li porteremo in dibattimento".
Il fatto risale al 2007 quando Davide Vannoni cercò di ottenere un finanziamento da 500mila euro per un'altra sua società, Medicina Rigenerativa, per usare le staminali senza, come sostiene il pm Giancarlo Avenati Bassi, avere i requisiti scientifici e inventandosi addirittura l'esistenza di sei pazienti. Una delibera del 2008 della giunta regionale di allora, guidata da Mercedes Bresso, concesse il finanziamento ma la delibera venne ritirata poco dopo, prima di essere approvata.

Bosnia, disoccupazione al 46%: esplode la protesta


Maxi rivolta dei lavoratori in tutto il Paese. Almeno 250 i feriti negli scontri e decine di arresti. In fiamme i palazzi del potere



Bosnia, disoccupazione al 46%: esplode la protesta
In Bosnia i senza lavoro raggiungono il 46% della popolazione ed esplode la maxi protesta dei lavoratori: palazzi del potere dati alle fiamme, scontri con le forze dell'ordine nella capitale Sarajevo e in diverse altre città. Almeno 250 i feriti, decine di arresti. Un anno intero senza stipendio, 14 anni senza un solo giorno di contributi versati, lavoratori per 15 anni pagati con un salario di soli 25 euro al mese. Sono alcune delle storie che hanno spinto i manifestanti a scendere in piazza, contro la crisi politica e la mancanza di interventi nel lavoro e in campo sociale. I tumulti erano cominciati mercoledì nella cittadina di Tuzla, dove 100 mila persone sono senza lavoro a fronte di 80 mila occupate. Sotto accusa diverse aziende locali sull'orlo del fallimento per colpa, secondo i manifestanti, di sospette politiche di privatizzazioni. In 48 ore la protesta dilaga, portando migliaia di persone nelle piazze del Paese.
I manifestanti, dopo lanci di sassi e uova, hanno demolito e poi incendiato le sedi dei governi locali a Tuzla, Sarajevo, Zenica e Mostar. A Sarajevo nella sera di venerdì è stato assaltato il palazzo sede della presidenza bosniaca. Saccheggiati diversi negozi. Una protesta che non ha risparmiato nemmeno le costose amministrazioni cantonali. I media locali parlano già di "Primavera bosniaca". Una dura protesta sociale da molti annunciata per un Paese che, devastato dalla guerra negli anni Novanta, non ha ancora raggiunto nemmeno il livello dello sviluppo precedente al conflitto.

martedì 4 febbraio 2014





Amici, non potevo augurarvi una buona serata senza mostrarvi questo remoto angolo di Universo catturato da Hubble nell’infrarosso…

Quelli che vedete nell’immagine sono gli intensi e velocissimi (molte centinaia di km al secondo) getti di elettroni e protoni che partono da HH 24: sigla che sta per oggetto di Herbig-Haro 24, dove questo nome indica delle stelle in formazione dai cui poli vengono espulsi getti di plasma ionizzato a velocità ipersoniche, che impattando con le nubi più dense di gas e polveri che li circondano si illuminano per il fenomeno della triboluminescenza.

Gli oggetti di Herbig-Haro sono tra i più affascinanti fenomeni dell’Universo, ma soprattutto sono spettacolari da vedere, benché "fugaci". HH 24 si trova nel grande complesso di nebulose di Orione, a 1500 anni luce di distanza: nell’immagine una densissima nube di polveri nasconde la stella, ma riusciamo comunque a vedere i due getti di plasma a partenza dai poli, getti che in teoria non durano più di qualche migliaio di anni.

Sono immagini come questa che mi lasciano ogni volta a bocca aperta! Non a caso è stata scelta come Astronomy Picture of the Day di oggi dalla NASA!

Ed ora posso augurarvi una buona serata!

Un abbraccio,
Massimiliano
https://www.facebook.com/NextSolarStorm 

sabato 1 febbraio 2014

#BreakingNews dall'Indonesia!


Il Monte Sinabung oggi ha reclamato le prime vittime direttamente causate dal vulcano dall'inizio dell'eruzione. 11 persone, forse 14, sono morte in un villaggio ai piedi del vulcano, travolte da un flusso piroclastico medio-grande. Delle 11 vittime accertate 4 erano ragazzi di un liceo in gita sul vulcano. Bisogna ancora capire per quale motivo si trovassero all'interno della zona rossa, ma sembra che la sorveglianza sulla zona di interdizione si stia rilassando troppo e che alcuni abitanti dei villaggi evacuati stiano tentando di tornare alle proprie abitazioni. Viene segnalata la presenza di persone in molti di tali villaggi evacuati, e l'assenza delle autorità non fa che peggiorare la situazione. I soccorsi sono ostacolati dall'oscurità (in Indonesia è notte al momento) e dalla continua attività del vulcano stesso.

Il vulcano ha continuato la sua "pacifica" attività di estrusione del duomo lavico, che nelle ultime due settimane si è riversato fuori dal cratere trasformandosi in una colata lavica estremamente viscosa (visibile nell'immagine a sinistra), la quale ha riempito completamente la gola nella quale si riversavano le nubi ardenti. I flussi piroclastici degli ultimi giorni (come quello nell'immagine a destra del 29 gennaio) si distaccano probabilmente dai margini instabili della colata stessa, e non provengono più direttamente dal cratere. Magra consolazione!

Globalmente c'è poca altra attività vulcanica: il Pacaya in Guatemala ha prodotto nelle passate settimane un paio di colate viscose, lente e poco pericolose, mentre il Tungurahua in Ecuador si è schiarito la gola con un paio di esplosioni vulcaniane. Non è escluso che la sua attività possa aumentare nei prossimi mesi, il Tungurahua è un vulcano molto potente. Similmente il Chaparrastique (che a fine anno scorso produsse un'esplosione di capodanno, lo riportai come San Miguel) continua a presentare valori di attività elevata.

Ricordo come con più di 1500 vulcani conosciuti attivi sia abbastanza normale che circa 3-4 di essi siano in eruzione contemporaneamente, è normale amministrazione per il Pianeta!

Chi ha paura del buio? continuerà a tenervi aggiornati sulal situazione in evoluzione.

-Lorenzo
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