CUOR DI DRAGO
Giovane amico che vuoi diventare uno
spirito libero e andare al di là di ogni convenzione rituale e filosofica, ti
dico ciò che io ho imparato quando ho voluto la stessa cosa che ora vuoi tu.
Ti senti libero nello spirito e forte
nella volontà? Allora il tuo cuore deve diventare intrepido come quello di un
drago e dal tuo petto devi voler vederti fuggire e volare alto il tuo pensiero
più vigoroso! Cosa importano di virtù e di valori e di culture domestiche:
tutto ciò fanno del tuo senno un somigliante a un sodo e pigro deretano: poiché
ottuso e indolente verso ogni "pensiero attivo", selvaggio, libero,
leonino - "dragoniano"!
I palpiti del tuo cuore devono
precedere le tue brame; i palpiti del tuo cuore devono diventare tutte frecce
del desiderio e inseguire i tuoi sogni, fino a giungere là dove una meta e
cento mete attendono di farsi bersaglio! Perciò tu stesso devi creare il fuoco
che in te arde e con esso volerti bruciare e incenerire, e dalle tue stesse
ceneri rinascere, come tu fossi la leggendaria Araba Fenice, dando origine al
drago del tuo cuore! Oh, non senti già il suo alito di fuoco e il suo
irresistibile scalpitio dentro di te? Persino nel profondo del tuo più ignoto
anfratto onirico! Ma bada che il "sogno del drago" non è la sedia a
dondolo di un'anima mezzo assopita e rannicchiata accanto al camino delle
certezze ataviche, col capo ciondolante di quà e di là, come fosse il pendolo
di un orologio che segna il tempo senza tempo di un istante che non và oltre un
tic e tac, sempre identico a se stesso! Sappi, mio giovane amico, che ben desto
è lo spirito pugnace che esplora l'attimo ed esperimenta se stesso inoltrandosi
nel suo abisso più ignoto: proprio là, ove risiedono i mostri e gli enigmi e
tutte le stranezze che non hai mai saputo chiamare per nome - forse non hai
nemmeno mai voluto vedere i loro riflessi salire in auge dal tuo specchio
interiore.
La prima esperienza del novizio drago
è un audace e pericoloso volo sopra "l'abisso uomo": guardare là e al
di là d'ogni orizzonte cognito senza fuggire al di quà di una rassicurante
visione mascherata di certezza: appunto la coscienza atavica e tradizionale che
fino ad ora non t'hanno permesso di andare oltre un millimetro dal tuo
perimetro umano, troppo umano. Volar e sostar sopra l'abisso uomo lo può
soltanto un drago. Pur tremando e provando le vertigini di tutti i paradossi
onirici, reali e apparenti, esso non fugge, anzi vi precipita fin dentro le
profonde viscere e, con l'ironia e il coraggio di chi conobbe tragedie e
paradossi dell'anima, lotta contro se stesso, perché vuole domare i suoi mostri
ed enigmi e superare tutti i suoi paradossi: poiché vuole altresì un io signore
di tutti i suoi istinti. Tutto ciò ti appare immane e oltremodo difficile? Ah!
Lo è! Eccome se lo è! Ma se vuoi diventare un vero spirito libero, al tuo cuore
devi saper creare le ali e farlo volare coraggiosamente al di sopra di abissi,
sogni e realtà e poi farlo diventare remingo in mondi noti e ignoti; andare
verso luoghi inesplorati tra la notte, la mezzanotte e l'aurora: laddove
iniziano tutte le danze dello spirito libero!
Che il tuo cuore, rifugio di caos e
caso, sia dunque l'alcova di una nuova stella danzante! Cuor materno e paterno,
dove ogni palpito sia figlio di un grande anelito. Dallo zero allo zenit: sia
questo l'infinito che insegue il drago del tuo cuore!
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