giovedì 9 marzo 2023

La guerra



“La Guerra [...] ci viene per solito dalla fantasia di tre o quattrocento persone diffuse sulla superficie del globo terracqueo, sotto il nome di prìncipi e governanti. [...] Il più spinto degli adulatori dovrà ammettere che la guerra porta sempre al suo seguito fame e malattie [...].

È senza dubbio una bellissima arte, questa che devasta i campi, distrugge le case, e fa morire in media, ogni anno, quarantamila uomini su centomila. 

E in tutti i paesi si pagano un certo numero di oratori per celebrare queste sanguinose giornate. [...] Miserabili medici delle anime, che gridate per un'ora e un quarto su qualche puntura di spillo, e non trovate una parola per una malattia che ci strazia e distrugge! Filosofi moralisti, bruciate tutti i vostri libri! Fino a che il capriccio di pochi uomini spingerà milioni di nostri fratelli a scannarsi lealmente fra di loro, quella parte del genere umano che si fa dell'eroismo un mestiere sarà la cosa più mostruosa di tutto il creato. 

Che cosa diventano e che m'importano la carità cristiana, la beneficenza, la modestia, la temperanza, la mitezza, la saggezza, la fede, quando una mezza libra di piombo tirata da mille passi mi fracassa il corpo, e io muoio a vent'anni fra tormenti orribili, in mezzo a cinque o seimila moribondi, mentre i miei occhi aprendosi per l'ultima volta vedono la città dove son nato distrutta dal ferro e dal fuoco, e gli ultimi suoni che odono le orecchie sono i gemiti delle donne e dei bambini che spirano sotto le rovine: tutti per i pretesi interessi di un uomo che non ho mai visto né conosciuto?”

Voltaire, Dictionnaire philosophique, "Guerre".


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