Mi sono sempre posta questa domanda, la ritengo fondamentale per quel lungo viaggio che si compie dentro se stessi. Le risposte sono tante e con il tempo cambiano, così come ognuno di noi si trasforma con gli eventi della vita.
Oggi mi
pongo ancora la stessa domanda alla luce delle risposte a cui sono giunta:non
c'è una sola verità se la riferiamo a ciascun individuo, ma mille, milioni di
verità,che ciascuno esplicita a seconda della propria esperienza di vita, della
propria cultura.
Quante
verità ci sono allora? E lo sono veramente o sono costruzioni mentali a cui
ciascuno giunge partendo da un'opinione
personale?
Si può
parlare allora di verità relativa, in cui il relativismo deve fare i conti
quando incontra la verità dell'altro o si scontra,e,il relativismo è sinonimo
di limitatezza ,in virtù del fatto,che ha subìto le contaminazioni a cui il
pensiero è stato sottoposto e alla luce delle stesse si è formato.
Quello
che chiamiamo pensiero libero non esiste
in senso assoluto e la verità,anzi le verità non lo sono.
Spesso oggi
avviene che le verità vengono manipolate per scopi utilitaristici o peggio
ancora malefici. Il pensiero di tutti noi viene sottoposto ad un assorbimento
di idee,che ci conducono ad assumere comportamenti negativi verso noi stessi e
gli altri ed è lì,che rischiamo di perdere le verità individuali, in nome di
una verità che si fa passare come assoluta.
Questo è il
caso delle religioni, delle ideologie politiche, dei movimenti sovversivi e
spiritualistici.
Allora
attenzione mi sono detta: se le verità sono relative e servono per raggiungere
uno scopo che può essere politico,
sociale,economico o semplicemente benessere individuale,
la
verità,dunque, non esiste?
Forse, mi dico,l'importante è riuscire a
vederli i limiti di queste verità per mantenere un buon margine di obiettività,
di consapevolezza, di onestà intellettuale.
Voglio
riportarvi due esempi...
"Alcuni
sommi sapienti disputavano della "verità":
"La verità",
diceva uno, "è ciò che vedo".
"La
verità", dichiarava un altro, "è ciò che sento nel più profondo di
me".
"La
verità è ciò in cui credo", sosteneva un terzo.
"La
verità non esiste", protestava un quarto.
La Verità,
con l'evidenza più ovvia e la più totale semplicità, se la rideva di queste
definizioni, continuando a mostrare il suo volto a quanti la cercano senza
tentare di definirla.
Tutte le
affermazioni degli pseudo-sapienti sono forme di ANTI-VERITA'.
Poichè tutto
ciò che loro dicono non sono assolutamente i modi di conoscere la verità.
Stava
intrinseco nel loro modo di "catalogare la verità in qualche
definizione" il tentativo, appunto, di ridurla a qualcosa di NON-VERO.
Infatti se
riferisci la verità a ciò che vedi non può essere perchè l'apparenza
inganna;non può essere quello che senti nel più profondo di te... perchè le
sensazioni personali possono essere interpretate in modo distorto;non può
essere quello in cui credi... perchè ogni cosa che credi può essere
discutibile." Dov'è la verità?
"Sant’Agostino
era un appassionato ricercatore della Verità, affascinato dalla bellezza, con
il cuore inquieto, assetato d’infinito. Ad un certo punto a causa della sua
grande abilità come avvocato ed oratore, un uomo viene scagionato dal tentato
omicidio della moglie. Rimesso in libertà, questo riesce ad uccidere la moglie.
Questo episodio produce sofferenza in Agostino e da ciò scaturisce una
riflessione profonda. Capace di aggirare la verità, in realtà svuotando le
parole del proprio significato, Agostino riflette sul valore della verità. La
serva gli risponde : “La verità si può soffocare, ma rimane radicata dentro
l’uomo”.Ma quale verità?
A volte
l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e
continua per la sua strada. (Winston Churchill )
Credete a
chi cerca la verità, non credete a chi la trova. (André Gide)
La verità
non sta in un solo sogno, ma in molti sogni. (Pier Paolo Pasolini)
Il solo
fondamento della verità è la possibilità di negarla. (Luigi Einaudi )
Nessun commento:
Posta un commento