giovedì 2 ottobre 2014

#Ontake #Volcano #Eruption



Sale a 48 il bilancio delle vittime

I soccorritori, dopo 3 giorni di lavoro, hanno recuperato le salme di altre 15 persone, portando così il totale a 48 morti. Lo spesso e instabile strato di cenere presente sulla cima dal vulcano ostacola la marcia e le operazioni di soccorso, e si teme che delle piogge ingenti potrebbero causare dei devastanti lahar.

Nel frattempo il quadro geologico di questa eruzione si fa più chiaro: non c'è stato alcun preavviso GPS, sismico o di temperatura, e ciò ha fatto subito pensare a un origine non magmatica di questa eruzione. Le analisi della cenere, la bassa temperatura delle colate piroclastiche (che non hanno ucciso istantaneamente le persone coinvolte, e quindi grazie a loro abbiamo dei video e delle foto dall'interno della nuvola) hanno quindi chiarito il quadro.

L'eruzione dell'Ontake di sabato è stata una esplosione freatomagmatica (freatòs = vapore). Queste eruzioni si generano quando l'acqua, piovana o di falda, entra in contatto diretto con il magma. Acqua e fuoco, acerrimi nemici. La vaporizzazione dell'acqua produce una pressione crescente, fino a causare l'esplosione, che trascina con sé anche magma finemente sminuzzato.

Ecco spiegata l'assenza di fenomeni premonitori (non c'era magma in movimento), la bassa temperatura dei piroclasti (appunto, uguale o al di sotto del punto di ebollizione dell'acqua), il notevole candore della colonna eruttiva (vapore) e la formazione di cenere molto sottile.

Purtroppo le eruzioni freatiche possono essere tanto potenti quanto imprevedibili. Un esempio di eruzione freatica prevedibile sono i geyser: il vapore viene prodotto nelle viscere della Terra ad un ritmo costante, e quando la pressione è sufficiente a ribaltare la colonna d'acqua del gayser ecco che si ha un'eruzione. Quando il tappo è più resistente, o il magma più caldo, le eruzioni freatiche e freatomagmatiche possono diventare davvero enormi.

Un esempio è il Krakatoa. La montagna nel 1883 semplicemente esplose, producendo il più potente suono mai registrato nella storia umana. Ma la potenza dell'esplosione che cancellò quasi totalmente l'isola, non derivò solo dal magma. Infatti a eruzione già avviata, basata solamente sul magma e già potente di suo, delle crepe nell'edificio cominciarono a convogliare immense quantità di acqua oceanica nella camera magmatica. La successiva esplosione freatica sbriciolò l'intera montagna.

Altri aggiornamenti a seguire!

Image credit: Nagoya Broadcasting News

-Lorenzo

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