La
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo trova fondamento nel valore
cardine che l'essere umano è inteso in senso globale e universale, nessuno
escluso.
Potrebbe
sembrare un'inutile precisazione, ma l'indicazione della totalità non include
poi realmente tutti gli esseri umani.
Come
principio di uguaglianza trova fondamento in questa inclusione il concetto che
l'umanità è intesa come l'insieme di tutti gli esseri umani, nessun escluso e
solo in questo caso è possibile parlare di uguaglianza di diritti.
Nell'ambito di quest'umanità globale è
possibile attuare il diritto di uguaglianza e le libertà individuali.
Nella
visione globale del diritto universale si ha la concezione dell'uomo come
essere che agisce, è responsabile, volitivo, sensibile. Fintanto che anche una
sola di tali caratteristiche è presente, l'uomo esiste.
Il
diritto alla libertà si fonda sulla considerazione che l'uomo è un essere
volitivo e responsabile in grado di agire, gestire le proprie azioni e di
comprenderne le conseguenze.
Il
riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, e
dei loro diritti, uguali e inalienabili, può costruire le basi per un mondo di
convivenza pacifica con un richiamo forte alla fratellanza. E' un richiamo a
una condizione umana e affettiva, un richiamo al sentimento che più unisce i
simili tra loro, è un legame di sangue e di origine, di condivisione e di
reciprocità, di appartenenza e relazione. E'
il riconoscimento dell'uguale natura e della medesima provenienza degli
uomini.
La fratellanza non è solo un concetto, é un
principio statico perché impone un'azione, un avvicinamento, un agire verso e
per. Immutabile è il valore universale insito nell'uomo: la sua dignità.
Il significato di dignità umana è un concetto
giuridico?
La
Dichiarazione universale contiene norme valevoli nei confronti di tutte le
genti, principi etici cui si pretende che gli Stati si uniformino al fine di
essere assunti nella comunità internazionale. I diritti inalienabili in essa
contenuti sono tali in senso assoluto e perciò anche al di fuori di un
ordinamento statale che li riconosca.
I
diritti inalienabili dell'uomo sono perciò la garanzia della tutela della
dignità umana, l'esercizio della legalità non è sufficiente, il rispetto delle
regole e delle procedure costruisce un equilibrio tra diritti, ma non realizza
la pienezza della persona che si raggiunge solo attraverso la giustizia, che è
un valore etico universale.
L'obbligo
di protezione dei governanti nei confronti dei governati impone la tutela dei
cittadini da ogni attacco alla vita, alla salute, alla dignità, principio di
responsabilità di proteggere che è un'esplicazione del principio di
solidarietà.
La protezione e il diritto-dovere di
proteggere i propri membri sono la funzione primaria della famiglia che si
riflette nella famiglia universale di cui ciascun uomo fa parte.(Angela Baldi)
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