mercoledì 2 agosto 2017

Un mezzogiorno da cani




 Siamo arrivati da poco al supermarket per fare un pò di spesa. E' già molto tardi, fa caldo, tantissimo caldo, in macchina con noi c'è il cane che abbiamo portato dalla veterinaria e che ha da fare i suoi bisognini. Ci dividiamo i compiti, mio marito va a fare la spesa , io resto in macchina (il caldo mi uccide, proprio non lo sopporto) e mia figlia esce per trovare un posto dove il cane può fare le sue deiezioni.
Accanto al supermercato c'è un lungo filare di alberi, chissà se il posto è di suo gradimento (il mio cane ha i suoi posticini ed ha dei problemi a cambiarli, può girare per delle ore prima di fermarsi).
Mentre mia figlia si avvia, accanto si ferma una macchina con due uomini, forse padre e figlio. Mi giro  a guardarli e vedo che seguono con lo sguardo mia figlia e parlano fra di loro sommessamente, indicandola come chi aspetta di fare o dire qualcosa. (Mia figlia non passa mai inosservata, prima di tutto perchè è una gran bella ragazza e poi è una mulatta in quanto io ho sposato un congolese).
L'osservazione dei due non cessa e la cosa comincia a darmi fastidio, senza pensarci due volte esco dalla macchina e chiedo:- Scusate che avete da guardare e bisbigliare?-
-A lei cosa importa, si faccia i fatti suoi.-
-Sono fatti miei perchè quella ragazza è mia figlia e adesso mi dovete dire che avete da guardare e bisbigliare.-
-Signora sono stufo di trovare davanti a casa mia le deiezioni dei cani e adesso sua figlia ne va a depositare altre.-
-Mi scusi, ma lei vive sotto gli alberi? E poi mia figlia raccoglie le deiezioni, semmai tutto questo lo deve dire a chi non si comporta civilmente.-
-Questo lo dice lei che raccoglie le deiezioni del cane, ma se non ha neanche un sacchetto in mano.-
 Il cane naturalmente non ha fatto niente e mia figlia ritorna giusto in tempo per prendere dal collare del cane un piccolo contenitore che apro e tiro fuori i sacchetti di plastica.
-Sì , va bene, ma questo non vuole dire niente. E' che venite dai vostri paesi e venite qui a sporcare. Ritornate da dove siete venuti.-
-Lo sapevo che lei era in malafede, per questo sono scesa dalla macchina. Lei è imbecille o che cosa. Io sono italiana e mia figlia pure. Se è uno scherzo o il sole le dà alla testa la smetta o chiamo i vigili.-
-Prenda questo ca..o di cane e se ne vada.!-
- Lei non si permetta di dire al mio cane questo ca..o di cane, se non vuole passare guai seri. E' lei che se ne deve andare. Vada a fare la spesa e a prendere un pò di fresco nel supermercato perchè ne ha bisogno. E poi si faccia visitare da un buon medico perchè è parecchio arterosclerotico.-
Il tizio si allontana urlando a più non posso :- Se ne vada al suo paese!-
Rientriamo in macchina ,mentre una voglia di fare a botte non accenna a diminuire.
Nel frattempo ritorna mio marito anche lui arrabbiato perchè non ha potuto fare la spesa, per un blocco nelle comunicazioni , non si poteva pagare con il Bancomat.
Portiamo il cane dove di solito fa i suoi bisogni e torniamo a casa con la certezza che davvero sta salendo la febbre dell'intolleranza. 
E pensare che non sono neanche abbronzata, ma per quel tizio anche io sono straniera perchè sono nata in una città a 10 Km di distanza.
Ah, dimenticavo, anche il cane è nero, un bellissimo Labrador nero che sembra una pantera. Anche lui è straniero.




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