Inquinanti come rame e nichel che superano di sette volte i limiti dettati dalla legge. Ci sarebbero anche questi nella “zuppa chimica” di rifiuti tossici mischiati con calce e cemento finita a far da base alla terza corsia dell’A4 in costruzione nel cantiere gestito dalla società La Quado del gruppo Carron in via Musestre a Roncade. Colpa, secondo le accuse della Procura di Venezia, delle 34.157 tonnellate di misto cementato per sottofondi stradali consegnate tra il 2011 e il 2012 dall’azienda Mestrinaro di Zero Branco. «I gestori della Mestrinaro – scrive il gip Antonio Liguori – omisero deliberatamente e volontariamente (cioè dolosamente) di eseguire le operazioni tecniche necessarie a trasformare i rifiuti, anche contaminati, in materie prime secondarie non inquinanti». A quanto pare, secondo l’accusa di «attività organizzate per traffico illecito di rifiuti», per soldi. Un calcolo, a titolo di esempio, lo fa direttamente il gip Liguori che indica come la società Adriatica Strade abbia conferito a Mestrinaro 10.718 tonnellate di rifiuti pagando 29 euro a tonnellata, mentre l’azienda di Zero Branco abbia venduto il misto a Save Engineering e a Engineering 2K rispettivamente a 10 euro a tonnellata e a 28 euro al metro cubo.«È necessario stimare che in capo a Mestrinaro derivino introiti dell’ordine di 39 euro a tonnellata. Da tale ammontare devono essere detratti i costi per il trasporto, messa in opera e trattamento illecitamente eseguito presso l’impianto – si legge nel provvedimento cautelare – è evidente che ingenti profitti derivino in capo a Mestrinaro ove si consideri che lo smaltimento presso una discarica di rifiuti non pericolosi costa ordinariamente 45 euro a tonnellata»
(Andrea Onori FB)
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