Giappone: nessuno sa come smaltire 1.500 tonnellate di fanghi radioattivi
A Fukushima Daiichi rilasciato nell’aria circa un miliardo di becquerel di sostanze radioattive
Il sindaco di Nagasaki: «Uscire dal nucleare. Il popolo della mia città non vuole più vedere "hibakusha"»
Dopo il disastro nucleare di Fukushima Daiichi, in quasi 50.000 tonnellate di fanghi degli impianti di trattamento delle acque giapponesi è stata rilevata la presenza di cesio radioattivo. Secondo quanto scritto oggi sulla stampa giapponese, più di 1.500 tonnellate sono così contaminate e non possono essere sepolte per lo smaltimento. I fanghi dei depuratori contenenti alti livelli di cesio sono stati trovati soprattutto nel Giappone orientale e del nord-est.
Secondo il ministero della salute di Tokyo «ci sono 49.250 tonnellate di questi fanghi in 14 prefetture nella parte orientale e nord-orientale del Giappone. In un totale 1.557 tonnellate in 5 prefetture, tra Fukushima e Miyagi, è stata rilevata la presenza di 8.000 o più becquerel per chilogrammo». Questi fanghi sono troppo radioattivi per essere conferiti nelle discariche ed essere interrati per lo smaltimento. I fanghi più contaminati, con 89.697 bequerel/kg sono stati scoperti in un depuratore della città di Kriyama, nella prefettura di Fukushima.
Il ministero della salute ha informato che «il 76% delle circa 50.000 tonnellate di fanghi radioattivi è stoccato presso gli impianti di trattamento delle acque e non c'è modo di smaltirne la maggior parte». Il ministero sottolinea anche che per oltre 54.000 altre tonnellate di fanghi non è stata verificata la presenza di materiali radioattivi e che, mentre si avvicina la data del quinto mese da quando è iniziato l'infinito disastro di Fukushima Daiichi, «prevede di studiare il modo per smaltire i fanghi radioattivi». Intanto, ormai lontana dai riflettori internazionali, a Fukushima la Tokyo Electric Power Company (Tepco) continua a trovare enormi difficoltà a mettere sotto controllo la situazione. Oggi la Tepco ha annunciato che estrarrà l'aria dai reattori danneggiati «per misurare la quantità di sostanze radioattive presenti, come parte degli sforzi per ridurre la quantità di radioattività rilasciata nell'atmosfera».
«Si ritiene che ora dai reattori 1, 2 e 3 venga rilasciato circa un miliardo di becquerel di sostanze radioattive - rivela oggi il network radio-televisivo giapponese Nhk. Non è noto quanto sia accurata questa cifra, perché è stata elaborato prendendo i dati dell'aria nei locali dell'impianto».
La Tepco prevede di estrarre l'aria all'interno dei containment vessels attraverso le tubazioni dei reattori. L'utility spiega che «l'operazione ha lo scopo di ottenere dati precisi su che tipo di sostanze radioattive vengono rilasciate e in che quantità». L'estrazione dell'aria dovrebbe iniziare oggi per il reattore 1 e all'inizio di agosto per il reattore 2; per il reattore 3 non è ancora stato deciso niente a causa degli alti livelli delle radiazioni in un'area dell'edificio.
La Tepco dice di sperare che «i risultati possano anche aiutare l'azienda a capire l'entità della perdita dei combustibili nucleari nei containment vessels». Nell'ambito della seconda fase del suo mutevole piano per stabilizzare l'impianto nucleare, Tepco punta a minimizzare l'emissione di materiali nucleari e a portare i reattori all'arresto a freddo nei prossimi sei mesi.
Mentre la crisi di Fukushima non sembra placarsi e le preoccupazioni tra i giapponesi crescono, si avvicina la data dell'anniversario dell'unico olocausto nucleare militare subito dall'umanità e Tomihisa Taue, il sindaco di Nagasaki, una delle due città martiri, ha per la prima volta fatto esplicitamente riferimento al nucleare civile nella sua dichiarazione annuale di pace per il 9 agosto: «il popolo della mia città non vuole più vedere "hibakusha"», come vengono chiamate le vittime dei bombardamenti atomici del 1945 su Hiroshima e Nagasaki. Taue ha detto durante una conferenza stampa che nella dichiarazione di quest'anno chiederà «un passo verso le più sicure fonti energetiche rinnovabili. Non importa quanto tempo ci potrebbe volere per il raggiungimento di tale cambiamento». L'appello del sindaco contro la produzione di energia nucleare sarà il primo del suo genere in una cerimonia di pace a Nagasaki, infatti la dichiarazione annuale è da sempre incentrata sull'abolizione delle armi atomiche e fono ad ora il nucleare civile era stato un tabù.
Il sindaco di Nagasaki leggerà la dichiarazione anti-nucleare alla cerimonia del sessantaseiesimo anniversario del bombardamento atomico americano di Nagasaki, il 9 agosto 1945, che costrinse il Giappone ad una resa immediata, segnando la fine della seconda guerra mondiale, l'inizio della corsa agli armamenti atomici come l'inizio dell'era nucleare civile/militare, che dopo 66 anni sembra nuovamente accanirsi contro il Giappone.
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