
Kevin J. Todeschi
L’Archivio Akashico o “Il libro della vita” può essere considerato
l’equivalente di un super-computer dell’universo. È questo computer che
funge da memoria centrale di tutte le informazioni di ogni individuo che
abbia mai vissuto sulla terra. Forse la più completa fonte di
informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente di
Edgar Cayce.
Non è esagerato affermare che il computer ha trasformato (e sta
ancora trasformando) il pianeta intero. Che si tratti della tecnologia,
dei trasporti, della comunicazione, dell’educazione o
dell’intrattenimento, l’era del computer ha rivoluzionato il globo e i
modi in cui comunichiamo e interagiamo tra noi. Nessun settore della
società moderna è stato risparmiato.
La quantità di informazioni immagazzinata nella memoria dei computer e
presente ogni giorno nella “strada maestra” di Internet è
incalcolabile. Tuttavia, questo vasto complesso di sistemi
computerizzati e database collettivi non è ancora in grado di
avvicinarsi alla potenza, la memoria o l’onnisciente capacità di
registrazione dell’Archivio Akashico.
Per semplificare le cose, l’Archivio Akashico o “Il libro della vita”
può essere considerato l’equivalente di un super-computer
dell’universo. È questo computer che funge da memoria centrale di tutte
le informazioni di ogni individuo che abbia mai vissuto sulla Terra. Più
che un semplice contenitore di eventi, l’Archivio Akashico contiene
ogni azione, parola, sentimento, pensiero e intenzione che sia mai
avvenuto in qualsiasi momento della storia mondiale. Al contrario di un
semplice magazzino di memoria, questo Archivio Akashico è interattivo,
poiché esercita una grandissima influenza sulla nostra vita di ogni
giorno, le relazioni, i sentimenti, i sistemi di credenze e le realtà
potenziali che attiriamo su di noi …

L’Archivio Akashico contiene l’intera storia di ogni anima, sin
dall’alba della Creazione. Questo archivio ci connette tutti gli uni
agli altri, e contiene ogni simbolo archetipo o racconto mitologico che
abbia mai influenzato profondamente il comportamento e le esperienze
dell’uomo.
L’archivio Akashico ispira i sogni e le invenzioni, provoca
l’attrazione o la repulsione tra gli esseri umani, modella e foggia i
livelli della consapevolezza umana, costituisce una porzione della Mente
Divina, è il giudice e la giuria imparziali che cercano di guidare,
educare e trasformare ogni individuo per farlo evolvere al meglio delle
sue possibilità, e infine incarna una matrice fluida e sempre mutevole
di futuri possibili che diventano attuali quando noi esseri umani
interagiamo e impariamo dai dati che si sono già accumulati.
Informazioni su questo Archivio Akashico – questo Libro della Vita –
si possono trovare nel folklore, nei miti e in tutto l’Antico e Nuovo
Testamento. Sono rintracciabili nelle popolazioni semitiche, negli
Arabi, gli Assiri, i Fenici, i Babilonesi e gli Ebrei. In ognuna di
queste popolazioni esisteva la credenza nell’esistenza di una sorta di
tavole celesti contenenti la storia del genere umano e ogni tipo di
nozione spirituale.
Nelle Scritture, il primo riferimento a un libro ultraterreno si
trova in Esodo 32:33. Dopo che gli Israeliti avevano commesso un peccato
gravissimo adorando il vitello d’oro, fu Mosè a intercedere per loro,
giungendo a offrire la propria totale responsabilità e la cancellazione
del proprio nome “dal tuo libro che hai scritto” a espiazione delle loro
azioni. In seguito, nell’Antico Testamento, apprendiamo che non esiste
nulla di un individuo che non sia riportato in questo stesso libro. Nel
Salmo 139, Davide accenna al fatto che Dio ha scritto tutti i dettagli
della sua vita, incluso ciò che è imperfetto e le azioni ancora da
svolgere.
Per molte persone, questo Libro della Vita è semplicemente
un’immagine simbolica di coloro che sono destinati al paradiso; le sue
radici sono gli archivi genealogici o forse i primi censimenti. La
religione tradizionale suggerisce che questo libro – in forma letterale o
simbolica – contiene i nomi di tutti coloro che sono degni di salvezza.
Il Libro va aperto in relazione al giudizio divino (Dan. 7:10, Rev.
20:12). Nel Nuovo Testamento, i redenti dal Cristo sono contenuti nel
Libro (Filippesi 4), mentre coloro che non si trovano nel Libro della
Vita non entreranno nel Regno dei Cieli.
Come interessante corollario, nel mondo antico il nome di una persona
era un simbolo della sua esistenza. Secondo Sir James Thomas Frazer,
autore di The Golden Bough – una delle opere più esaurienti sulla
mitologia mondiale – tra il nome e l’esistenza di una persona esisteva
un legame tale che “era possibile compiere riti magici su un uomo
indifferentemente attraverso il suo nome, i suoi capelli, le sue unghie o
qualsiasi altra parte materiale della sua persona”. Nell’antico Egitto,
cancellare un nome da un registro equivaleva addirittura a eliminare il
fatto che una persona fosse mai esistita.
Più vicino ai giorni nostri, molte informazioni sull’Archivio
Akashico sono state fornite da stimati medium e mistici contemporanei,
ovvero individui la cui percezione si estendeva in qualche modo oltre i
limiti delle tre dimensioni. Secondo H. P. Blavatsky (1831-1891),
un’immigrata russa mistica e fondatrice della Società Teosofica,
l’Archivio Akashico è molto di più che un semplice elenco statico di
dati che un sensitivo può raccogliere qui e là; piuttosto, l’Archivio
esercita un’influenza continua e creativa sul presente:
Akasha è uno dei principi cosmici e un soggetto plastico, creativo
nella sua natura fisica, immutabile nei suoi principi più elevati. È la
quintessenza di tutte le possibili forme di energia, materiale, psichica
o spirituale; inoltre, contiene in sé i germi della creazione
universale, che fiorisce sotto l’impulso dello Spirito Divino.
Alchemy and the Secret Doctrine
Rudolf Steiner (1861-1925), il filosofo, pedagogista e fondatore della
Società Antroposofica nato in Austria, possedeva la capacità di ricevere
informazioni da oltre il mondo materiale: un “mondo spirituale” che per
lui era tanto reale quanto per gli altri lo era il mondo fisico.
Steiner affermava che la capacità di percepire questo altro mondo poteva
essere sviluppata, rendendo un individuo capace di scorgere eventi e
informazioni in tutto e per tutto concreti come quelli presenti:
“…l’uomo è in grado di penetrare alle origini eterne delle cose che
svaniscono con il tempo. In questo modo, egli amplia la sua facoltà
cognitiva se, per quel che riguarda la conoscenza del passato, non si
limita alle evidenze esteriori. Poi egli può vedere negli eventi non
percepibili ai sensi, quella parte che il tempo non è in grado di
distruggere. Egli passa dalla storia transitoria a quella
non-transitoria. È un fatto che questa storia sia scritta in caratteri
diversi rispetto a quella ordinaria. Nella gnosi e nella teosofia viene
chiamata la “Cronaca Akashica”… Al non iniziato, che non è ancora in
grado di fare l’esperienza di un mondo spirituale separato, è facile che
l’iniziato sembri un visionario, se non qualcosa di peggio. Chi ha
acquisito la capacità di percepire il mondo spirituale arriva a
conoscere gli eventi passati nel loro carattere eterno. Questi ultimi
non stanno di fronte a lui come la morta testimonianza della storia,
bensì appaiono pieni di vita. In un certo senso, ciò che è avvenuto ha
luogo davanti a lui.”
Cosmic Memory
Per quanto riguarda le intuizioni moderne, forse la più completa fonte
di informazioni sull’Archivio Akashico viene dall’opera chiaroveggente
di Edgar Cayce (1877-1945), mistico cristiano e fondatore della A.R.E.
Per trentatré anni della sua vita adulta, Edgar Cayce possedette la
capacità soprannaturale di sdraiarsi su un lettino, chiudere gli occhi,
unire le mani sullo stomaco ed entrare in una sorta di stato alterato in
cui aveva accesso praticamente a qualsiasi tipo di informazione.
L’accuratezza dell’opera telepatica di Cayce è dimostrata da circa una
dozzina di biografie e da centinaia di libri che analizzano vari aspetti
delle informazioni e delle migliaia di argomenti da lui discussi.
Quando era interrogato sulle fonti delle sue informazioni, Cayce
rispondeva che erano essenzialmente due. La prima era la mente
subconscia dell’individuo cui stava dando la “lettura”, la seconda era
l’Archivio Akashico.
Più spesso, quando dava una lettura sulla storia dell’anima di una
persona o sulla sua dimora individuale nello spazio e nel tempo, Cayce
cominciava con un’affermazione del tipo: “Sì, abbiamo di fronte a noi
l’archivio dell’entità adesso conosciuta o chiamata…”. Discutendo il
processo mediante il quale accedeva a questi archivi, Edgar Cayce
descrisse la sua esperienza come segue:
“Vedo me stesso come un piccolo punto fuori dal corpo fisico, che
giace inerte davanti a me. Mi sento oppresso dall’oscurità e provo una
solitudine terribile. Sono consapevole di un fascio bianco di luce. Da
piccolo punto che sono, mi dirigo verso l’alto seguendo la luce, sapendo
che devo seguirla, altrimenti sarò perduto.
Man mano che percorro questo cammino di luce, divento gradualmente
consapevole di vari livelli sopra i quali c’è movimento. Sopra il primo
livello esistono forme indistinte e orribili, figure grottesche come
quelle che si vedono negli incubi. Andando avanti, cominciano ad
apparire da entrambi i lati figure deformi di esseri umani con alcune
parti del corpo ingrandite. Di nuovo, avviene un cambiamento e divento
consapevole di figure grigie incappucciate che si muovono verso il
basso. Gradualmente, il loro colore si fa più chiaro. Poi, la direzione
cambia e queste figure si muovono verso l’alto, mentre il colore delle
loro tuniche si schiarisce rapidamente. In seguito, cominciano ad
apparire da entrambi i lati profili indistinti di case, muri, alberi
ecc., ma ogni cosa è priva di movimento. Andando avanti, appaiono quelle
che sembrano normali città, con più luce e movimento. Quando
quest’ultimo aumenta, divento consapevole dei suoni: inizialmente
strepiti confusi, poi odo musiche, risate e canti di uccelli. C’è sempre
più luce, i colori diventano bellissimi e si sente il suono di una
musica meravigliosa. Le case restano indietro, davanti c’è solo un
insieme di suoni e colori. Improvvisamente mi imbatto in un archivio. Si
tratta di una sala senza muri né soffitto, ma sono consapevole di
vedere un uomo anziano che mi porge un grande libro, una documentazione
dell’individuo per il quale sto cercando informazioni”. Lettura 294-19
(Trascrizione).
Una volta presa in mano la documentazione, Cayce aveva la capacità di
selezionare le informazioni più utili per l’individuo in quel momento
della sua vita. Frequentemente, una lettura poteva lasciare capire che
era stata fornita solo una selezione del materiale disponibile, ma che
all’individuo venivano date le cose “più utili e promettenti”.
Intuizioni aggiuntive erano spesso fornite in letture successive, dopo
che l’individuo aveva cercato di lavorare e mettere in pratica le
informazioni già ricevute.
Forse per alludere al fatto che l’Archivio Akashico non era
semplicemente una trascrizione del passato, ma includeva il presente, il
futuro e alcune possibilità, nella lettura 304-5 Cayce fece una curiosa
dichiarazione introduttiva. Discutendo del Libro della Vita, egli
affermò che era “L’archivio di Dio, di te, della tua anima interiore e
della conoscenza di essa” (281-33). In un’altra occasione (2533-8), fu
chiesto a Cayce di spiegare la differenza tra il Libro della Vita e
l’Archivio Akashico:
“Domanda: [Cosa si intende con] il Libro della Vita?
Risposta: L’archivio che l’entità stessa scrive pazientemente sopra la
matassa del tempo e dello spazio. Esso viene aperto quando il sé è
sintonizzato con l’infinito, e può essere letto da coloro che si stanno
armonizzando con tale consapevolezza…
D: Il libro dei Ricordi di Dio?
R: Questo è il Libro della Vita.
D: L’Archivio Akashico?
R: Quelli creati dall’individuo, come appena indicato.
Lettura 2533-8
Le letture di Edgar Cayce suggeriscono che tutti noi scriviamo la
storia della nostra vita tramite i nostri pensieri, le nostre azioni e
la nostra interazione con il resto della Creazione. Queste informazioni
hanno un effetto su di noi nel qui e ora. Di fatto, l’Archivio Akashico
ha un tale impatto sulle nostre vite e le potenzialità che attiriamo su
di noi, che qualsiasi indagine su di esso non può fare a meno di darci
intuizioni sulla natura di noi stessi e della nostra relazione con
l’universo.
Ci sono molte più cose nella nostra vita, nella nostra storia e nella
nostra influenza individuale sul domani di quante, forse, abbiamo mai
avuto il coraggio di immaginare. Avendo accesso alle informazioni
dell’Archivio Akashico, il database dell’universo, molte cose potrebbero
esserci rivelate. Il mondo, così come lo abbiamo collettivamente
percepito, non è che una pallida ombra della realtà.
Nel tempo e nello spazio sono scritti i pensieri, le azioni, le
attività di un’entità: nella loro relazione all’ambiente, alla sua
influenza ereditaria; e nel loro essere guidati, ovvero diretti dal
giudizio o in accordo a ciò che l’entità ritiene ideale. Per questo,
come spesso è stato definito, l’archivio è il libro dei ricordi di Dio; e
ogni entità, ogni anima… Riguardo le sue attività quotidiane, ne compie
alcune bene, altre male e altre ancora in modo neutro, a seconda
dell’applicazione del sé dell’entità a quella che è la maniera ideale di
utilizzare il tempo, l’opportunità e l’espressione di ciò per cui ogni
anima entra in una manifestazione materiale.
L’interpretazione, come è stata formulata qui, viene data con il
desiderio e la speranza che, nel rivelare questo all’entità,
l’esperienza possa essere utile e promettente.
Edgar Cayce, lettura 1650-1
Sì, abbiamo il corpo qui, e la documentazione come è stata prodotta e
come potrebbe essere prodotta con l’esercizio della volontà, e la
condizione – così come è stata creata – che prescinde dall’influenza o
gli effetti della volontà. Abbiamo condizioni che potrebbero essere
state, che sono e che potrebbero essere. Non mischiate le tre, e non
incrociate i loro intenti.
Lettura 340-5
Il Libro della Vita – o l’Archivio Akashico – è il magazzino di tutte
le informazioni riguardanti ogni individuo mai vissuto sulla Terra:
esso contiene ogni parola, azione, sentimento, pensiero e intenzione mai
avvenuti. Apprendi in che modo hai il controllo del tuo destino e come
puoi utilizzare il tuo archivio – le tue vite passate, le tue esperienze
presenti e il tuo futuro non ancora dischiuso – per creare la vita che
desideri.
Fonte: >>>Innernet.it
Il testo è un’estratto dalla versione originale del libro: >>>I
resoconti akashici – il libro della vita, di Edgar Cayce, Kevin J.
Todeschi, Edizioni Alaya
Fonte:
altrogiornale.org
Tratto da:
crepanelmuro