mercoledì 11 ottobre 2023

Questa che vedete é la piú profonda, dettagliata e meravigliosa mappa mai ottenuta dell'Universo ai raggi X!

Nonostante l'apparenza pacifica del cielo stellato, l'Universo è un luogo incredibilmente violento. Nel silenzio del cosmo, negli angoli perduti della nostra Galassia o a distanze così enormi da sfiorare l’universo neonato, gli eventi più energetici mai esistiti sprigionano tutta la loro potenza. I fenomeni astrofisici sono enormemente diversi l’uno dall’altro e ognuno di essi emette diversi tipi di radiazione. I nostri occhi osservano una minuscola parte dello spettro elettromagnetico, motivo per cui abbiamo costruito altri occhi, i telescopi, capaci di guardare cose a noi invisibili. I fenomeni più energetici, spesso associati a temperature di milioni o centinaia di milioni di gradi, emettono principalmente nei raggi X e gamma, radiazioni quasi completamente bloccate dalla nostra atmosfera: non basta, quindi, costruire appositi telescopi, ma dobbiamo pure mandarli nello spazio.

Nel 2019 le agenzie spaziali di Russia e Germania lanciarono un satellite, Spectrum-Roentgen-Gamma (Srg), con a bordo un telescopio chiamato eRosita, capace di osservare l’intera volta celeste proprio ai raggi X. Quello che vedete è il risultato di una scansione di tutto il cielo, durata 6 mesi, con singole esposizioni di 150-200 secondi, ed è un risultato commovente. Questa mappa mostra un numero di oggetti 10 volte maggiore delle mappe precedenti, oggetti fino a 4 volte più distanti di quelli noti finora. Ogni singolo pixel di questa immagine è una fonte incredibile di informazioni sulla storia della nostra galassia ma anche dell’universo.

I colori rispecchiano l’energia dei fotoni, dai meno energetici in rosso fino ai più energetici in blu. Il centro dell’ellisse corrisponde al centro galattico, la regione con un chiaro eccesso di “blu”. Questo perché il centro della nostra galassia è molto polveroso, polveri che bloccano i fotoni meno energetici lasciando visibili solo quelli a più alta energia. Il centro galattico è ricco di stelle nascenti, resti di supernovae, nane bianche ma anche gas caldo, rappresentato dalla nube giallo-verdognola. Quel gas è il residuo di antiche esplosioni di supernova o di esplosioni energetiche provocate dal buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. Il rosso diffuso che permea l’intera mappa è invece originato dal gas caldo che ingloba le vicinanze del nostro sistema solare, la cosiddetta Local Bubble. Come piccole gemme fanno capolino poi una miriade di puntini bianchi più o meno estesi: sono TUTTE sorgenti di raggi X, presenti non solo nella Via Lattea o in galassie vicine come le Nubi di Magellano ma alcune di queste sorgenti sono così distanti da noi da collocarsi a poche centinaia di milioni di anni dal Big Bang. Gran parte sono nuclei galattici attivi, ovvero nuclei di galassie estremamente energetici associati a buchi neri supermassicci, capaci di catturare enormi quantità di materia che spiraleggiando attorno al buco nero si riscalda a temperature incredibili emettendo radiazione altamente energetica. Alcuni di questi puntini bianchi appaiono più come macchie diffuse: sono ammassi di galassie, o meglio il loro gas caldo intrappolato dall’enorme quantità di materia oscura presente. Lo studio di questi ammassi a diverse distanze da noi può fornire informazioni di fondamentale importanza per capire come le strutture cosmiche si siano evolute e quale ruolo abbia giocato la materia oscura.

E questo è soltanto l’inizio: nel corso dei prossimi anni sono previste altre 7 mappe come questa, ancora più dettagliate e profonde. L’Universo ha solo cominciato a rivelarci il suo volto.

Matteo & Filippo- Gruppo FB- Chi ha paura del buio




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