Il
muro
Ieri
mi è capitato di andare sulla pagina del ministro Giulio Terzi ed ho trovato un
post in cui si ricordava l’evento della caduta del muro di Berlino. Ho lasciato
un mio commento e sono uscita augurandogli buona domenica.
Nella
mente, però, un cassetto della memoria si è aperto su un altro evento
importante capitato anni fa nella mia classe. Quell’anno insegnavo in una
quarta della scuola primaria e la mattina il Dirigente scolastico mi aveva
annunciato che durante la giornata sarebbe arrivata una collega tedesca che
stava facendo delle ricerche sui metodi di studio nelle scuole italiane. Quel
giorno ricorreva l’anniversario della caduta del muro di Berlino e decisi che
avrei fatto una lezione su quell’argomento. Non mi preoccupai delle modalità da
mettere in atto, anche perché il mio mestiere lo conoscevo molto bene, e decisi
che avrei fatto un brain storming proprio sulla parola "muro".
Non
vi voglio raccontare come si conduce un brain storming e quali strumenti sono
attivati, vi dico solo che la lezione fu condotta tutta in inglese (la collega
non conosceva l’Italiano) e i ragazzi accettarono di buon grado le difficoltà
che avrebbero trovato, amavano le sfide, li faceva sentire grandi e forti. Erano allenati al metodo e quando alla lavagna
scrissi : What are the meanings of the
word wall? In turn, you come to write your thoughts .Don’t worry about what you’ll write. Are accepted
all opinions.
In classe si fece immediatamente un grande silenzio, quando
i ragazzi pensano, non vanno disturbati. Sapevano che non potevano ripetere uno
stesso pensiero, invece, potevano scrivere vicino “condivido”. Nel giro di mezz’ora
riuscirono ad accordarsi e cominciarono a riflettere sui significati emersi
cercandone un’applicazione riferita a se
stessi, sinceramente mi stupirono, perché della parola erano stati capaci di
cogliere diversi punti di vista, ve ne riporto solo alcuni:
-
il muro di una casa (protezione, calore, sicurezza, famiglia)
-
il muro come confine tra due stati (rispetto dell’identità nazionale e
culturale)
-
il muro che divide due persone (intolleranza, egoismo, sopraffazione,
pensiero rigido, inflessibilità, chiusura).
Furono questi i significati che li
guidarono poi nello studio storico di quel muro, ma la sopresa più grande per
la collega fu, quando qualcuno affermò che in classe anche loro ripetevano gli
stessi errori degli adulti, soprattutto nella mancanza di comprensione verso i
più deboli, verso cui spesso e volentieri alzavano un muro difficile da
abbattere specie quando ci si sente superiore e questa superiorità la fai
sentire.
Questo bel ricordo se lo confronto con
la realtà di oggi ho la certezza che l’unico significato rimasto, è quello della
divisione e non credo di esagerare, anche se tutti parlano di unione. Nel
momento in cui lo affermano, si comportano agendo diversamente, rifiutandosi di
accettare sia il punto di vista degli altri, sia il rispetto per la libertà
degli altri e imponendo solo la propria visione della realtà.
Ahimè, che peccato che questi adulti
sono gli stessi che rovineranno quegli splendidi ragazzi di allora! Chissà, forse qualche volta le cose belle
restano per sempre, soprattutto se hanno donato modelli di una vita insieme
dove si stava bene tutti.
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