CS56: 10/05/2012
Amnesty International si è dichiarata preoccupata per le notizie relative ai tentativi di compiere attacchi razzisti nella città di Pescara e nei suoi dintorni negli ultimi giorni. Secondo il questore di Pescara, famiglie rom stanno lasciando la zona o si stanno riparando dentro le abitazioni nel timore di possibili attacchi.
Per questa ragione, Amnesty International ha sollecitato le autorità italiane a prendere tutte le misure necessarie per proteggere le comunità rom da intimidazioni e attacchi, a condannare pubblicamente la violenza razzista e l'incitamento alla violenza razzista e all'odio razziale, ad avviare immediate e approfondite indagini su atti di intimidazione e di violenza di stampo razzista e a garantire che gli autori di tali azioni saranno sottoposti a procedimenti sulla base di leggi contemplanti pene commisurate alla gravità dei crimini commessi.
Dopo l'uccisione di Domenico Rigante, un tifoso della locale squadra di calcio di 24 anni, avvenuta il 1° maggio, della quale è sospettato un cittadino italiano di etnia rom, gruppi di tifosi e di amici della vittima hanno manifestato contro la presenza delle comunità rom a Pescara. Non sono stati commessi atti di violenza, ma nel corso delle proteste si sono levati in modo massiccio cori discriminatori e sono state minacciate azioni violente contro i rom.
Secondo quanto appreso da Amnesty International, nei giorni successivi persone non identificate si sono presentate nei luoghi generalmente frequentati dalla comunità rom, con l'intento apparente di minacciarli o di aggredirli. Un rom intervistato da Amnesty International ha riferito che donne rom sono state insultate, allontanate dai negozi e dagli ingressi delle scuole dove erano andate a prendere i loro figli. Nella notte tra il 7 e l'8 maggio, sono stati esplosi colpi in aria nel quartiere Rancitelli, dove vivono molti rom, all'apparente scopo di spaventare i residenti.
La mattina del 6 maggio, alla fine di un'iniziativa per ricordare Domenico Rigante, almeno un centinaio di manifestanti ha cercato di dirigersi verso Rancitelli. Queste persone sono state bloccate dal rapido intervento della polizia. La notte successiva, un gruppo di 40-50 persone col volto coperto da sciarpe e cappelli, è entrato in una sala bingo di Pescara e in un'altra di Montesilvano, con l'intenzione di aggredire i rom che spesso frequentano quei luoghi. Non vi è stato trovato alcun rom e nessuna persona ha subito violenza..... continua nell'articolo (http://www.amnesty.it/amnesty-international-chiede-alle-autorita-italiane-di-proteggere-i-rom-dalla-violenza) (Condiviso da FB)
Amnesty International si è dichiarata preoccupata per le notizie relative ai tentativi di compiere attacchi razzisti nella città di Pescara e nei suoi dintorni negli ultimi giorni. Secondo il questore di Pescara, famiglie rom stanno lasciando la zona o si stanno riparando dentro le abitazioni nel timore di possibili attacchi.
Per questa ragione, Amnesty International ha sollecitato le autorità italiane a prendere tutte le misure necessarie per proteggere le comunità rom da intimidazioni e attacchi, a condannare pubblicamente la violenza razzista e l'incitamento alla violenza razzista e all'odio razziale, ad avviare immediate e approfondite indagini su atti di intimidazione e di violenza di stampo razzista e a garantire che gli autori di tali azioni saranno sottoposti a procedimenti sulla base di leggi contemplanti pene commisurate alla gravità dei crimini commessi.
Dopo l'uccisione di Domenico Rigante, un tifoso della locale squadra di calcio di 24 anni, avvenuta il 1° maggio, della quale è sospettato un cittadino italiano di etnia rom, gruppi di tifosi e di amici della vittima hanno manifestato contro la presenza delle comunità rom a Pescara. Non sono stati commessi atti di violenza, ma nel corso delle proteste si sono levati in modo massiccio cori discriminatori e sono state minacciate azioni violente contro i rom.
Secondo quanto appreso da Amnesty International, nei giorni successivi persone non identificate si sono presentate nei luoghi generalmente frequentati dalla comunità rom, con l'intento apparente di minacciarli o di aggredirli. Un rom intervistato da Amnesty International ha riferito che donne rom sono state insultate, allontanate dai negozi e dagli ingressi delle scuole dove erano andate a prendere i loro figli. Nella notte tra il 7 e l'8 maggio, sono stati esplosi colpi in aria nel quartiere Rancitelli, dove vivono molti rom, all'apparente scopo di spaventare i residenti.
La mattina del 6 maggio, alla fine di un'iniziativa per ricordare Domenico Rigante, almeno un centinaio di manifestanti ha cercato di dirigersi verso Rancitelli. Queste persone sono state bloccate dal rapido intervento della polizia. La notte successiva, un gruppo di 40-50 persone col volto coperto da sciarpe e cappelli, è entrato in una sala bingo di Pescara e in un'altra di Montesilvano, con l'intenzione di aggredire i rom che spesso frequentano quei luoghi. Non vi è stato trovato alcun rom e nessuna persona ha subito violenza..... continua nell'articolo (http://www.amnesty.it/amnesty-international-chiede-alle-autorita-italiane-di-proteggere-i-rom-dalla-violenza) (Condiviso da FB)
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