martedì 15 agosto 2023

Il caos dentro di noi è necessario.

 A volte mi capita di scorrere le home page degli amici di Facebook e non è raro che constato in molti post e molti commenti un senso di vertigine e di angoscia data dai problemi quotidiani coi quali ognuno ha che fare. Tanta paura e tanti dubbi dunque; forse anche tanta insicurezza per ciò che sarà fra un mese, fra sei mesi, fra un anno. Tutti, abbiamo dentro di noi, chi più, chi meno, quelle piccole incertezze. Tutti siamo caoticamente confusi dentro di noi, ma poi si ragiona, si cercano soluzioni, si combatte e si riesce: a volte bene, a volte no. Nelle mia memoria filosofica ricordo sovente questa frase di Nietzsche che è così vera e così difficile da accettare: "Occorre avere del caos dentro sè per generare una stella danzante". Tutti hanno un caos in sè da ordinare, da gestire, e poi anche il mondo è nato dal caos. Henry Adams, accademico della fine del XIX secolo soleva dire: "Il caos spesso genera la vita, laddove l'ordine spesso genera l'abitudine". Quindi conviviamo con i nostri dubbi e le nostre confusioni e poi da tanto caos qualcosa nascerà.

Eravamo, diventati, troppo abitudinari, nelle relazioni, personali e professionali, troppo propensi alle cose materiali, questo caos, ci fa paura; ma come sostenne Nietzsche, dal caos, si partorisce la stella che danza. Io la penso, come lui. Siamo tutti ugualmente fragili, deboli dentro, ma reagire è necessario, se si vuole continuare. E quindi ben venga quel "caos" che a volte ci confonde tanto. La stella potrebbe essere l'oltreuomo, o quanto meno uno spirito libero. Letteralmente, Nietzsche, ci invita ad accettare il caos e la casualità del mondo per poter generare qualcosa di grandioso... Uno spirito libero è appunto un amante dalla verità e della conoscenza, che arriva a smascherare le illusioni delle credenze comuni. Se non si accetta la vita nella sua semplice casualità (caos), non si potrà generare alcuna stella (oltreuomo), o in qualunque umanesimo si crede.

Giovanni Provvidenti




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