sabato 6 maggio 2023

PRIMO IL PROTONE

 Ciao, mi chiamo Primo e sono un protone. Sono nato un milionesimo di secondo dopo il Big Bang insieme a Priscilla, la mia anima gemella. Ci siamo persi poco dopo, e da allora la sto cercando. Non è che per caso l'avete vista?

Il nome “protone” me lo diede un grande scienziato di nome Rutherford. Siccome sono il nucleo del primo elemento, l’idrogeno, Rutherford mi diede un nome che viene dal greco e significa appunto “primo”.

Fu lui a scoprire che noi protoni esistiamo. Nel giugno 1919 pubblicò l'articolo con cui annunciava la nostra scoperta. Ce ne avete messo di tempo per trovarci: siamo in giro da quando l’universo aveva soltanto un milionesimo di secondo!

Non per mancare di modestia, ma senza di noi l’universo sarebbe un posto molto più noioso. Siamo il 90% della materia ordinaria, siamo i primi nella piramide chimica, siamo i mattoncini di base degli atomi che vi compongono. Prego, non c'è di che.

Io e i miei compari (nell’universo siamo almeno 10^80) siamo molto piccoli: nel puntino di questa “i” ci stiamo in 500 miliardi! Eppure abbiamo una struttura interna. Come potete vedere, siamo formati da 3 quark e innumerevoli gluoni che mantengono l’interazione tra i quark. A proposito, smettetela di trascurare i gluoni: è l’energia contenuta nel campo dei gluoni che costituisce il 99% della nostra massa... e di conseguenza della vostra!

Noi protoni stiamo bene per conto nostro (non come i neutroni che se stanno da soli decadono…) ma amiamo anche la compagnia. Ci piace stare in gruppo con altri protoni e neutroni, ma i miei preferiti sono gli elettroni. Quando la temperatura dell’universo scese abbastanza da permetterci di unirci agli elettroni, 380.000 anni dopo il Big Bang, si formarono i primi atomi e l’universo divenne trasparente alla luce.

Quegli atomi si lasciarono poi guidare dalla spinta gentile della gravità. Dopo qualche centinaio di milioni di anni le prime nubi di gas cominciarono a comprimersi fino ad accendersi. Nel cuore di queste dense sfere le temperature erano così alte da innescare violentissime reazioni di fusione tra noi protoni. Dal nostro sacrificio nacquero le stelle. Compresa la vostra, umani: ringraziateci se avete luce, calore ed energia dal Sole. Quell'energia era nella nostra massa, prima che arrivasse a voi.

Grazie al nostro lavoro, nel profondo ventre delle stelle massicce nacquero gli atomi necessari per formare il vostro pianeta, la vostra persona preferita e il tiramisù. Impacchettando protoni su protoni per miliardi di anni, l’universo ha finito accidentalmente per creare voi, che pur tra mille facezie trovate il tempo di domandarvi come funziona l’universo e darvi anche delle risposte. Nel vostro corpo siamo a miliardi di miliardi di miliardi, antichi quanto il Big Bang. Siamo lo strumento con cui l’universo tenta di capire se stesso.

Ah, forse non vi ho già detto che sono il protagonista di un libro! È il quarto di CHPDB e si intitola "Storia di un protone". Esce il 23 maggio, ma potete già preordinarlo qui: https://bit.ly/Storia-protone-autografata

Non c'è che dire, sono anche un ottimo testimonial. E mi raccomando, se vedete Priscilla avvisatemi!

-Filippo

Credits: CERN


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