La scienza lo conferma ma tutte le tradizioni antiche lo
sanno da millenni: al tramonto il cervello comincia a produrre la
melatonina, vero e proprio ‘ormone del riposo’ che segnala al corpo di
mettersi nella modalità di risparmio energetico.
La
ghiandola pineale, che contiene cellule pigmentate simili a quelle che si trovano nella retina (infatti è chiamata
‘terzo occhio’),
è sensibile alla luce e reagisce all’alternanza periodica di luce e di
buio, producendo o inibendo la sua secrezione di melatonina.
COME FUNZIONA LA MELATONINA
Per questo motivo la melatonina ha un
picco nelle ore notturne e
valori molto più bassi durante il giorno. Se dormiamo nelle ore in cui il livello di melatonina è basso
non avremo un sonno riposante,
quindi stare a letto tutto il giorno non ha nessun beneficio, anzi! Se
non si prende abbastanza luce durante il giorno, non ci sarà una
produzione sufficiente di melatonina durante la notte, perché
è grazie alla luce solare che viene effettuata la conversione da
triptofano a serotonina. La
serotonina viene poi usata dalla ghiandola pineale per produrre la
melatonina.
DOPO 20 MINUTI SUL CUSCINO SI DORME
Così il nostro corpo si prepara al sonno, che arriva circa 15 o 20
minuti da quando mettiamo la testa sul cuscino. In una prima fase di
dormiveglia, infatti,
si perde il contatto con la razionalità, le
percezioni sono distorte e il cervello fa associazioni bizzarre.
Quando finalmente ci addormentiamo, la
temperatura corporea si abbassa ancora, così come la
frequenza cardiaca e la
pressione, l’attività degli
enzimi si riduce, il
metabolismo rallenta per mettere a riposo l’organismo.
IL SONNO DISINTOSSICA E RIPULISCE IL CERVELLO
Ma questo non significa che tutto sia immobile, anzi: un recente studio pubblicato su
Science dimostra che proprio di notte
è dieci volte più efficiente il sistema linfatico, che
smaltisce i rifiuti metabolici del cervello, ripulendolo dalle
tossine
accumulate di giorno. Alcune cellule cerebrali, probabilmente quelle
gliali che servono a mantenere vitali i neuroni, si rimpiccioliscono
durante il sonno: lo spazio fra queste cellule aumenta del 60% e ciò
consente l’ingresso di una maggiore quantità di fluidi, che aiutano a
drenare sostanze tossiche e scorie.
IL RIPOSO SCANDITO IN CICLI DI 60-90 MINUTI
Il nostro riposo è scandito da cicli di circa 60-90 minuti in cui si
alternano tre fasi: nelle prime due il sonno è man mano più
profondo, la terza è la fase
REM in cui si sogna, e ogni notte il ciclo si ripete per circa
4-5 volte. All’inizio infatti
le fasi di sonno profondo sono molto più lunghe,
perché ci consentono di recuperare energie, mentre alla fine la fase
REM è più lunga e può arrivare verso le 6 a durare anche 50 minuti. Per
questo
dormire oltre 6-7 ore non è riposante in quanto è quasi tutta attività REM.
Si è anche appurato che
le aree cerebrali usate maggiormente durante il giorno si addormentano prima e più profondamente, proprio perché devono recuperare molto.
LA MELATONINA CON GLI ANNI E’ SEMPRE MENO
È durante l’
infanzia che la produzione di Melatonina raggiunge il picco massimo con circa
125 picogrammi al giorno. In seguito la produzione di Melatonina comincia a calare lentamente: intorno ai
45 anni si verifica un ulteriore crollo e intorno ai
60 anni il livello di Melatonina presente nel corpo di una persona è circa la metà di quello di un
giovane di 20 anni. La causa è la
calcificazione e atrofizzazione della ghiandola pineale che causa l’invecchiamento.
Secondo alcuni autori si potrebbe vivere
centiania di anni in salute se si riuscisse ad invertire questo meccanismo.
LA PINEALE DETERMINA IL RITMO DELLA VITA
“
Essa regola il ritmo della vita stessa, e ciò appare nel modo più chiaro nel regno animale, dove esso non viene interrotto da alcun meccanismo artificiale. In primavera, la pineale riaccende le pulsioni sessuali, segnalando agli animali che è la stagione dell’accoppiamento.
Quando l’estate cede il passo all’autunno, la pineale segnala agli uccelli che è tempo di migrare.
La ghiandola pineale funziona anche come una sorta di bussola fisiologica, mantenendo gli uccelli sulla giusta rotta mentre sorvolano il pianeta.
Quando l’inverno si avvicina e le ore di luce giornaliera diminuiscono, la pineale avverte gli animali che è tempo di cercare un riparo e di entrare in letargo.” Dottor
Walter Pierpaoli – Tratto dal libro
La Chiave della Vita; Con la Melatonina l’inversione dell’invecchiamento nella Ghiandola Pineale
MANTENERE LA PINEALE SANA PER UN VITA LUNGA E PIACEVOLE
Una soluzione per mantenere la pineale il più possibile sana ed attiva è
stare e vivere nella natura e rispettare i suoi cicli. Limitare l’uso degli
schermi di computer e smartphone (che inibiscono la pineale), aumentare l’
esposizione al sole il più possibile,
svegliarsi al mattino con la luce e a
ndare a dormire con il buio. Non consumare prodotti con
fluoruro di sodio (dentifrici, chewing gum, acqua, tè verde). Alcuni integratori di
MSM e
Spirulina sono usati per stimolare positivamente la ghiandola pineale.