Spending review: un altro termine inglese introdotto dal governo per prendere in giro i poveri italiani.
Il governo taglierà 4 miliardi di euro fra sanità e i servizi pubblici con la scusa della spending review, ma non taglia un euro sulla spesa delle pensioni d'oro,mentre con il taglio alle pensioni d'oro si risparmierebbe oltre 2,3 miliardi di euro!
Perchè non lo fà? Perchè le pensioni d'oro vanno ai manager pubblici e ai politici che ci governano e ci hanno governato per 20 anni.
Il governo taglierà 4 miliardi di euro fra sanità e i servizi pubblici con la scusa della spending review, ma non taglia un euro sulla spesa delle pensioni d'oro,mentre con il taglio alle pensioni d'oro si risparmierebbe oltre 2,3 miliardi di euro!
Perchè non lo fà? Perchè le pensioni d'oro vanno ai manager pubblici e ai politici che ci governano e ci hanno governato per 20 anni.
LEGGI CON ATTENZIONE QUESTI DATI UFFICIALI SULLA SANITA'
Le informazioni sono state raccolte, elaborate e, infine, divulgate in Rete dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (Avcp). Dunque si tratta di cifre ufficiali.
Vediamo di capire quanto le Aziende Sanitarie Locali scialacquino i nostri soldi. Partiamo dalle siringhe. E consideriamo, ad esempio, quelle di “plastica sterile monouso cono luer lock senza ago (ml 5)”. Secondo lo studio dell’Avcp, il loro “prezzo di riferimento”, ovvero quello al quale dovrebbero essere acquistate dalle Asl, ammonta a 0,02 euro; mentre il loro “prezzo mediano”, ovvero quello medio al quale le Asl le acquistano, è di 0,043 euro. Se la matematica non è un’opinione (e il caldo non mi ha mandato in fumo il cervello): il doppio.
Consideriamo, adesso, un “Ago cannula a due vie con prolunga integrata (G18 ÷ G 24)”: le Asl dovrebbero pagarlo 2,11 euro (prezzo di riferimento), ma arrivano a pagarlo, in media, 4,575 euro (prezzo mediano). Più del doppio.
Passiamo, poi, ai “Cateteri guida per angioplastica periferica varie forme e misure da 6 a 9 Fr”: il loro prezzo di riferimento è 43, 00 euro; le Asl, per acquistarli, arrivano a sborsarne, in media, anche 80,00 (prezzo mediano). Praticamente il doppio.
Occupiamoci, adesso, delle “Suture riassorbibili sintetiche monofilamento in polidiossanone montato (cm 45 filo, ago tagliente di precisione)”. In questo caso, il prezzo di riferimento è 3,46 euro; il prezzo al quale le Aziende Sanitarie le acquistano, in media, è 8,995 (prezzo mediano). Quasi il triplo.
Prendiamo in considerazione, poi, le “Suturatrici lineari rette monopaziente con lama per chirurgia aperta (Linea di sutura: 55-60mm, altezza punto 3,5 – 4,8 mm)”, il cui prezzo di riferimento è 178,00 euro; mentre quello mediano è 218,00. Oppure si valuti le “Suturatrici lineari articolate monopaziente con lama per laparoscopia (linea di sutura: 35 -45 mm, lunghezza stelo 27-44cm, altezza punto mm 2,5-3,8)”, che alle Asl dovrebbero costare 189,12 euro (prezzo di riferimento), mentre costano loro, in media, 307,20 euro (prezzo mediano).
Non c’è trucco e non c’è inganno: venghino, signori, venghino.
Passiamo all’ovatta. Consideriamo quella di “cotone idrofilo per uso sanitario non sterile in confezione da 500g”. Ebbene, essa dovrebbe costare 0,753 euro (prezzo di riferimento); le Asl, invece, arrivano a pagarla, sempre in media, 1,6 euro (prezzo mediano).
Occupiamoci, ora, delle “Garze in cotone piegate senza filo radiopaco sterili (strati 16, cm 10 x 10)”. Dovrebbero costare, alle Aziende Sanitarie, 0,03 euro (prezzo di riferimento), invece arrivano a costare loro, in media, 0,08 euro (prezzo mediano). Più del doppio; quasi il triplo.
Ora, invece, è il turno della “Benda di garza elastica orlata, non adesiva, monoestensibile, non sterile, in confezione singola completa di fermagli (cm 20 x 4/5 mt in tensione in confezione da max 20 pezzi)”, il cui prezzo di riferimento è 0,29 euro, mentre quello mediano è 0,47325 euro.
Passiamo, poi, alla “Medicazione sterile in schiuma di poliuretano sagomata per sacro”: le Asl dovrebbero pagarla 2,4 euro (prezzo di riferimento), e invece arrivano a pagarla, in media, 6,1 euro (prezzo mediano). Quasi il triplo.
Vorremmo mica farci mancare i cerotti? Nient’affatto. Eccone i prezzi.
“Cerotti per fissaggio di aree estese (TNT, altezza 15 cm, lunghezza =9 m)“: dovrebbero costare 1,5 euro (prezzo di riferimento) e, invece, arrivano a costare, in media, 2,075 euro (prezzo mediano).
Adesso passiamo ad una tipologia un po’ più sofisticata di prodotti medicali: le protesi. Nelle cui compravendite, come molteplici inchieste della Magistratura hanno evidenziato, girano tangenti cospicue. Occhio ai loro prezzi, dunque.
Iniziamo con le “Protesi vascolari rette in dacron maglia impregnate con gelatina”, il cui prezzo di riferimento è 185,00 euro, mentre quello a cui le acquistano le Asl è, in media, 379,50 euro.
Saliamo di categoria.
“Protesi vascolari rette in dacron maglia con rivestimento in argento, mis da 70”: il loro prezzo di riferimento è 293,00 euro, mentre quello che pagano le Asl per procurarsele è, in media, 1.130,22 euro (prezzo mediano). Sono necessari commenti? Non credo.
Continuiamo.
“Protesi vascolari rette in dacron maglia trattate con eparina”: il loro prezzo di riferimento è 637,50 euro; quello mediano, invece, è 1.553,82 euro.
“Protesi vascolari rette in PFTE semplici (lunghezza = 70 cm)”: il loro prezzo di riferimento è 317,00 euro; quello mediano, invece, è 1.067,20 euro.
“Protesi vascolari rette in PFTE rinforzate con supporto radiale, lunghezza cm 40 ca.”: il loro prezzo di riferimento è 320,00 euro; quello mediano, invece, è 938,90 euro.
Chiudiamo il capitolo delle protesi occupandoci di quelle “vascolari rette in PFTE rinforzate con anelli rimovibili, lunghezza cm 70 ca.”: il prezzo al quale le Asl dovrebbero acquistarle, è 398,10 euro (prezzo di riferimento), quello a cui le comprano, invece, è, in media, 1.984,50 euro (prezzo mediano).
Questo è il modo in cui le Asl gestiscono i soldi del Contribuente quando devono comprare “dispositivi medici”. Ulteriori dettagli, nel rapporto dell’Avcp.
Passiamo, adesso, al capitolo farmaci e principi attivi.
Consideriamo, allora, la “B01AB ENOXAPARINA SODICA 10000 UI FIALA/SIRINGA”, il cui prezzo di riferimento ammonta a 2,63 euro, mentre quello mediano a 4,1euro. Quasi il doppio.
È il turno, poi, della “B01AB ENOXAPARINA SODICA 6000 UI FIALA/SIRINGA”: il suo prezzo di riferimento è 0,86 euro, quello mediano, invece, ammonta a 2,1085 euro.
Passiamo, adesso, alla “B03XA EPOETINA ALFA 10000UI FIALA/SIRINGA”, il cui prezzo di riferimento è pari a 17,6 euro, ma le Asl la pagano, in media, 35,5 euro (prezzo mediano). Circa il doppio.
Consideriamo, ora, il “J01DH MEROPENEM TRIIDRATO 1000 MG FIALE”: le Aziende Sanitarie dovrebbero pagarlo 5,89 euro (prezzo di riferimento); lo pagano, invece, in media 9,25 euro (prezzo mediano).
Adesso, invece, occupiamoci di “L01XA OXALIPLATINO 5 MG/ML 50 MG FIALE”. Ebbene, il suo prezzo di riferimento ammonta a 3,175 euro, ma le Asl lo pagano, in media, 6,9845 euro. Più del doppio.
Chiudiamo il capitolo “farmaci e principi attivi” (ed anche il post) occupandoci di “L03AA FILGRASTIM 0,3 MG/ML FIALA/SIRINGA”: il suo prezzo di riferimento è 8,8 euro; quello mediano, invece, è 25,125 euro. Più del triplo...
Vediamo di capire quanto le Aziende Sanitarie Locali scialacquino i nostri soldi. Partiamo dalle siringhe. E consideriamo, ad esempio, quelle di “plastica sterile monouso cono luer lock senza ago (ml 5)”. Secondo lo studio dell’Avcp, il loro “prezzo di riferimento”, ovvero quello al quale dovrebbero essere acquistate dalle Asl, ammonta a 0,02 euro; mentre il loro “prezzo mediano”, ovvero quello medio al quale le Asl le acquistano, è di 0,043 euro. Se la matematica non è un’opinione (e il caldo non mi ha mandato in fumo il cervello): il doppio.
Consideriamo, adesso, un “Ago cannula a due vie con prolunga integrata (G18 ÷ G 24)”: le Asl dovrebbero pagarlo 2,11 euro (prezzo di riferimento), ma arrivano a pagarlo, in media, 4,575 euro (prezzo mediano). Più del doppio.
Passiamo, poi, ai “Cateteri guida per angioplastica periferica varie forme e misure da 6 a 9 Fr”: il loro prezzo di riferimento è 43, 00 euro; le Asl, per acquistarli, arrivano a sborsarne, in media, anche 80,00 (prezzo mediano). Praticamente il doppio.
Occupiamoci, adesso, delle “Suture riassorbibili sintetiche monofilamento in polidiossanone montato (cm 45 filo, ago tagliente di precisione)”. In questo caso, il prezzo di riferimento è 3,46 euro; il prezzo al quale le Aziende Sanitarie le acquistano, in media, è 8,995 (prezzo mediano). Quasi il triplo.
Prendiamo in considerazione, poi, le “Suturatrici lineari rette monopaziente con lama per chirurgia aperta (Linea di sutura: 55-60mm, altezza punto 3,5 – 4,8 mm)”, il cui prezzo di riferimento è 178,00 euro; mentre quello mediano è 218,00. Oppure si valuti le “Suturatrici lineari articolate monopaziente con lama per laparoscopia (linea di sutura: 35 -45 mm, lunghezza stelo 27-44cm, altezza punto mm 2,5-3,8)”, che alle Asl dovrebbero costare 189,12 euro (prezzo di riferimento), mentre costano loro, in media, 307,20 euro (prezzo mediano).
Non c’è trucco e non c’è inganno: venghino, signori, venghino.
Passiamo all’ovatta. Consideriamo quella di “cotone idrofilo per uso sanitario non sterile in confezione da 500g”. Ebbene, essa dovrebbe costare 0,753 euro (prezzo di riferimento); le Asl, invece, arrivano a pagarla, sempre in media, 1,6 euro (prezzo mediano).
Occupiamoci, ora, delle “Garze in cotone piegate senza filo radiopaco sterili (strati 16, cm 10 x 10)”. Dovrebbero costare, alle Aziende Sanitarie, 0,03 euro (prezzo di riferimento), invece arrivano a costare loro, in media, 0,08 euro (prezzo mediano). Più del doppio; quasi il triplo.
Ora, invece, è il turno della “Benda di garza elastica orlata, non adesiva, monoestensibile, non sterile, in confezione singola completa di fermagli (cm 20 x 4/5 mt in tensione in confezione da max 20 pezzi)”, il cui prezzo di riferimento è 0,29 euro, mentre quello mediano è 0,47325 euro.
Passiamo, poi, alla “Medicazione sterile in schiuma di poliuretano sagomata per sacro”: le Asl dovrebbero pagarla 2,4 euro (prezzo di riferimento), e invece arrivano a pagarla, in media, 6,1 euro (prezzo mediano). Quasi il triplo.
Vorremmo mica farci mancare i cerotti? Nient’affatto. Eccone i prezzi.
“Cerotti per fissaggio di aree estese (TNT, altezza 15 cm, lunghezza =9 m)“: dovrebbero costare 1,5 euro (prezzo di riferimento) e, invece, arrivano a costare, in media, 2,075 euro (prezzo mediano).
Adesso passiamo ad una tipologia un po’ più sofisticata di prodotti medicali: le protesi. Nelle cui compravendite, come molteplici inchieste della Magistratura hanno evidenziato, girano tangenti cospicue. Occhio ai loro prezzi, dunque.
Iniziamo con le “Protesi vascolari rette in dacron maglia impregnate con gelatina”, il cui prezzo di riferimento è 185,00 euro, mentre quello a cui le acquistano le Asl è, in media, 379,50 euro.
Saliamo di categoria.
“Protesi vascolari rette in dacron maglia con rivestimento in argento, mis da 70”: il loro prezzo di riferimento è 293,00 euro, mentre quello che pagano le Asl per procurarsele è, in media, 1.130,22 euro (prezzo mediano). Sono necessari commenti? Non credo.
Continuiamo.
“Protesi vascolari rette in dacron maglia trattate con eparina”: il loro prezzo di riferimento è 637,50 euro; quello mediano, invece, è 1.553,82 euro.
“Protesi vascolari rette in PFTE semplici (lunghezza = 70 cm)”: il loro prezzo di riferimento è 317,00 euro; quello mediano, invece, è 1.067,20 euro.
“Protesi vascolari rette in PFTE rinforzate con supporto radiale, lunghezza cm 40 ca.”: il loro prezzo di riferimento è 320,00 euro; quello mediano, invece, è 938,90 euro.
Chiudiamo il capitolo delle protesi occupandoci di quelle “vascolari rette in PFTE rinforzate con anelli rimovibili, lunghezza cm 70 ca.”: il prezzo al quale le Asl dovrebbero acquistarle, è 398,10 euro (prezzo di riferimento), quello a cui le comprano, invece, è, in media, 1.984,50 euro (prezzo mediano).
Questo è il modo in cui le Asl gestiscono i soldi del Contribuente quando devono comprare “dispositivi medici”. Ulteriori dettagli, nel rapporto dell’Avcp.
Passiamo, adesso, al capitolo farmaci e principi attivi.
Consideriamo, allora, la “B01AB ENOXAPARINA SODICA 10000 UI FIALA/SIRINGA”, il cui prezzo di riferimento ammonta a 2,63 euro, mentre quello mediano a 4,1euro. Quasi il doppio.
È il turno, poi, della “B01AB ENOXAPARINA SODICA 6000 UI FIALA/SIRINGA”: il suo prezzo di riferimento è 0,86 euro, quello mediano, invece, ammonta a 2,1085 euro.
Passiamo, adesso, alla “B03XA EPOETINA ALFA 10000UI FIALA/SIRINGA”, il cui prezzo di riferimento è pari a 17,6 euro, ma le Asl la pagano, in media, 35,5 euro (prezzo mediano). Circa il doppio.
Consideriamo, ora, il “J01DH MEROPENEM TRIIDRATO 1000 MG FIALE”: le Aziende Sanitarie dovrebbero pagarlo 5,89 euro (prezzo di riferimento); lo pagano, invece, in media 9,25 euro (prezzo mediano).
Adesso, invece, occupiamoci di “L01XA OXALIPLATINO 5 MG/ML 50 MG FIALE”. Ebbene, il suo prezzo di riferimento ammonta a 3,175 euro, ma le Asl lo pagano, in media, 6,9845 euro. Più del doppio.
Chiudiamo il capitolo “farmaci e principi attivi” (ed anche il post) occupandoci di “L03AA FILGRASTIM 0,3 MG/ML FIALA/SIRINGA”: il suo prezzo di riferimento è 8,8 euro; quello mediano, invece, è 25,125 euro. Più del triplo...
(Dati pubblicati su FB da Giannattilio Certo in data 4 giugno)
Ma su questo continueranno a "magnà" e invece taglieranno ospedali e posti letto. Ciao Angela.
RispondiEliminaMaurizio.