E' scontro tra l'Italia e l'Unione europea sulla gestione dei flussi di immigrati provenienti dalla Tunisia sbarcati negli ultimi giorni a Lampedusa. Secondo il commissario agli Affari interni dell'Unione Europea, Cecilia Malmstrom, l'Italia avrebbe rifiutato gli aiuti offeti dalla Ue, respingendo cosi' seccamente le accuse mosse proprio dalle autorita' italiane sulla latitanza di Bruxelles nel fronteggiare l'emergenza immigrati. ''Sono molto sorpresa'', ha dichiarato la Malmstrom, sottolineando come proprio dall'Ue sia giunta una risposta tempestiva e non ''lenta e burocratica''. ''Da sabato sono stata formalmente in contatto con le autorita' italiane, a cui ho chiesto in che modo la Commissione poteva dare il proprio aiuto. La loro risposta e' stata 'no grazie, in questo momento non ne abbiamo bisogno''', ha spiegato in una nota. ''La Commissione europea - ha precisato il portavoce del commissario Michele Cercone - e' pronta ad aiutare l'Italia nelle misure in cui le compete se le autorita' lo richiedessero''. Maroni aveva chiesto la collaborazione delle istituzioni europee per fronteggiare l'emergenza umanitaria degli immigrati provenienti dai Paesi del Maghreb, in particolare dalla Tunisia, lamentando l'assenza delle istituzioni europee. E a stretto giro di posta e' arrivata la controreplica del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha smentito le dichiarazione del commissario Cecilia Malmstrom. '''Non e' vero che l'Italia ha rifiutato l'aiuto della Commissione europea nell'affrontare gli sbarchi provenienti dalla Tunisia'', ha dichiarato Isabella Votino, portavoce di Maroni. ''Maroni e Malmstrom hanno parlato sabato'', ha spiegato il portavoce sottolineando che il ministro ha avanzato diverse richieste all'Ue: l'intervento di Frontex per il controllo del Mediterraneo; la gestione dei centri per gli immigrati e il rimpatrio dei clandestini secondo il principio della condivisione degli oneri proprio perche' tutti i Paesi dell'Ue hanno degli impegni da mantenere sui rifugiati e i clandestini. ''Per quanto riguarda queste richieste, non abbiamo ricevuto alcuna risposta al momento'', ha aggiunto.
''Comunque non abbiamo bisogno di fare della polemica con il commissario Malstrom, per la quale Maroni ha avuto parole di lode'', ha concluso. Il ministro dell'Interno ha poi precisato i termini dell'offerta italiana di inviare in Tunisia agenti di polizia per combattere l'immigrazione clandestina, una proposta che aveva provocato la reazione polemica del governo di Tunisi.
''L'intenzione del governo italiano e' di offrire un aiuto alla polizia tunisina inviando le nostre forze per controllare le coste, la sola maniera di impedire le partenze di immigrati clandestini'', ha detto Maroni. ''Oggi in Tunisia non c'e' piu' un sistema di sicurezza e noi siamo disposti a offrire risorse, mezzi e navi vedetta''. Ieri il ministro italiano aveva annunciato l'intenzione di chiedere al ministro degli Interni tunisino l'autorizzazione a dispiegare agenti italiani sul posto. Il portavoce del governo a Tunisi aveva definito ''inaccettabile'' la proposta, accusando il ministro leghista di essere un rappresentante ''dell'estrema destra razzista''. Oggi, il ministero degli Esteri ha detto che la Tunisia ''e' pronta a cooperare con i governi internazionali'' per arginare il flusso di clandestini diretto in Europa, ma ''non tollera interferenze nei suoi affari interni''
A LAMPEDUSA ARRIVATI IN 4 MILA, ULTIMO SBARCO IERI SERA
E' tornata l'emergenza ''sbarchi'' a Lampedusa con oltre 4 mila immigrati arrivati dall'8 febbraio. ''L'ultimo sbarco - ha spiegato all'ASCA il comandante della capitaneria di porto di Lampedusa, Antonio Morana - lo abbiamo avuto ieri sera alle 20.30, circa 83 persone''. Intanto per circa 2 mila immigrati sbarcati sull'isola e' passata la prima notte nel Centro d'accoglienza. Resta il mistero sul barcone che sarebbe stato speronato da una motovedetta tunisina al largo di Gabes causando circa 29 morti: ''Non abbiamo conferma ufficiale da fonti italiane'', spiega infatti Morana. Questa mattina all'alba, a Pantelleria, i carabinieri hanno intercettato cinque immigrati sbarcati sull'isola. Ma ''si tratta di sbarchi con numeri praticamente nulli rispetto a Lampedusa''. Intanto, dalla piccola isola, e' partito un traghetto della Siremar diretto in Sicilia con 125 tunisi a bordo, sbarcati nei giorni scorsi, e ''sull'isola ne sono rimasti circa 2.300, in parte ospitati nel Centro di accoglienza'', ha detto all'ASCA Morana. ''L'ultimo sbarco lo abbiamo avuto ieri sera alle 20.30, circa 83 persone, oggi c'e' un po' di mare e speriamo che questo li scoraggi''. In merito invece alle altre due imbarcazioni avvistate ieri pomeriggio a 87 miglia e a 37 miglia dall'isola di Lampedusa, ''non ci sono novita'. Non abbiamo conferme, ne' segnalazioni e presumiamo che sia tornati verso la Tunisia. Intanto continuano i pattugliamenti aerei e quelli delle unita' navali in mare''.
Agenzia di stampa Asca
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