martedì 7 novembre 2023

Il "cuore" dell'anima


Sicuramente vi saranno coloro che diranno che anima e "cuore" sono la medesima cosa, o comunque, pur nella diversità, assolvono alla stessa funzione spirituale, detto così, all'ingrosso. Per carità, è giusto che lo si pensi se siffatto pensare gratifica il proprio sentimento e convincimento. Tuttavia io la penso diversamente. Ma la domanda che mi pongo (e che ognuno può porsi, se vuole) è: L'anima ha un "cuore"? Ci ho riflettuto e, per quanto "acritarca" una così tal animistica ipotesi, sono giunto alla conclusione che, sì: L'anima possiede un "cuore". Detto altrimenti: un nucleo. Secondo la mia ipotesi cosmico-umanistica questo cuore lo si potrebbe identificare simile ad un nucleo egocentrico e, in generale "onirico", costantemente in movimento e produttivo in getto continuo di energia e calore, ovvero l'hums vitae (concetto mistico a me caro) cui s'originano, per mutazione alchemico-fisiologica, sentimenti, passioni, sogni, pensieri. Il cuore dell'anima così potrebbe anche essere quel "nulla" che muta il corpo in Essere e l'Esssere in io? Ad ogni modo qualunque significato può assumere il concetto di cuore dell'anima, a mio parere, ci potrebbe far ulteriormente riflettere circa il più antico mistero filosofico e antropologico, ma anche religioso se si vuole, quello della "scintilla" che ha acceso la vita. Certo, ce ne potremmo venir fuori dall'impiccio asserendo che tutto è dipeso dalla volontà di Dio e che quindi Dio ha accesso la fatidica scintilla, anzi che proprio Dio è la scintilla, e quì si concluderebbe ogni discorso e sarebbe inutile andare avanti. Ma io amo i "discorsi" e quindi... E quindi penso che il "cuore", il nucleico e dinamico impulso che trasforma l'Essenza alchemico-fisiologica dell'anima in energia vitale, è possibile che esista e che infine faccia sì che l'anima abbia un senso. Follia per follia sapete che vi dico? Che il cuore dell'anima potrei immaginarmelo simile a una centrale nucleare (ciò implicherebbe di concepire quel  materialismo che afferma che L'anima non sia altro che il corpo, e per me è così) e in questa centrale avviene la costante fissione degli elementi psichici e biochimici che ci tengono in vita, fino a quando (per ovvie ragioni) ciò non sarà più possibile e nell'Essere non si profonderà più energia, allora il corpo si spegne, spegnendosi anche l'anima. Tuttavia quel nucleo, quel cuore nel frattempo si sarà trasformato in invisibile e silenziosa "supernova" e ciò che siamo stati una volta non si disperderà in semplici atomi nell'infinito silenzio del freddo nihil. 

Giovanni Privirenti




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