mercoledì 28 settembre 2011

domenica 25 settembre 2011

E adesso basta una buona volta! Diamo un taglio a tutto!


In questi giorni, pur essendomi tirato fuori di proposito da ogni dibattito televisivo e mediatico (giornali cartacei e online), ho immaginato, anche per riflesso, la bolgia infernale, dove tutti urlavano pro o contro il governo e le sue malefatte. In realtà, è facile parlare male dell’attuale governo - d’altronde qualsiasi critica trova almeno una tra le mille giustificazioni possibili: casomai si sbaglia per difetto, mai per eccesso - dimenticando però che, se il male impera, è perché il bene è in vacanza, o sta dormendo. È sempre attualissima la parabola evangelica: mentre tutti dormivano, il maligno spargeva la zizzania.
Ma a che serve sollevare continuamente polveroni mediatici, quando la realtà drammatica di un Paese in agonia sembra destinata a consumarsi senza via d’uscita? Che fare?
Certo, anch’io protesto, alzo la voce, urlo, inveisco, non mi do pace, non dormo tranquillo, vorrei cambiare qualcosa: la mia rabbia sta tutta lì, nel vedere che, oltre alle solite proteste, non si ottiene nulla, e i nostri dementi s-governanti se la ridono, divertendosi, mangiando e bevendo, trombando e inculando, come fa il Porco d’Arcore, e non solo lui.
Abbiamo, è vero, una classe dirigente incosciente, bastarda, senza un minimo di pudore civico e morale o di responsabilità “politica”: il Capo Banda li ha legati a sé con patti d’acciaio, tramite assegni o poltrone d’oro. Ormai tutto gira così in Italia, paese maledetto anche da Dio, che sembra lui pure starsene zitto zitto in attesa di compiere quel miracolo che non viene mai. E noi siamo qui aspettando Godot…
Ma quando tornerà Ulisse a infilzare uno per uno i Proci?
Una cosa ho imparato. È la stessa Storia che vuole riscattarsi: una legge che, purtroppo, ha i suoi lunghi tempi. E, nel frattempo, le stragi aumentano. La Storia si vendica, si riscatta, e poi… tutto come prima. Da che mondo è mondo, è sempre stato così.
Ma l’uomo non comprende: è stupido. Ha la memoria corta.
Se imparassimo dal passato! No! Stupidità umana, quanto sei… infinita! Aveva ragione Albert Einstein: “Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi”.
Ma insisto: ciò che manca oggi nel nostro Paese è un’alternativa capace di ribaltare la situazione e possibilmente di far rinsavire un popolo del tutto rincoglionito.
La Politica! Ecco ciò che manca: quella Politica che osa l’impossibile, che sfida l’impossibile, che ricerca l’impossibile, che propone l’impossibile. Naturalmente nel campo del Bene comune. Nel campo dell’essere, là dove risiede e da dove scaturisce la dignità dell’essere umano.
Non dico che sia cosa facile! Ma, visto che la banalità non paga, visto che siamo stati ridotti come stracci da una politica della peggiore specie, dalle promesse fasulle, da un progresso trita-coscienze, perché non tentare almeno di elevare lo sguardo, e puntare in alto?
Non vorrei essere frainteso. Puntare in alto non significa evadere dalla realtà, parlare solo di anima, lasciare gli affamati o gli operai disoccupati nella loro precarietà. Si punta in alto per riprendere quella Coscienza politica, senza la quale si hanno solo disastri, a danno degli affamati e degli operai disoccupati.
Riprendere la Coscienza per far star bene l’essere umano, nella sua realtà esistenziale.
Finché saremo in balìa della banalità opprimente, non usciremo da nessuna crisi, neppure da quella economica. Quando sento ancora certi discorsi di politici corti di cervello sulla necessità di far girare il mercato in modo liberista, di far decollare il capitalismo tagliando ogni cordone ombelicale con l’Umanità, sto male. Neppure un modesto esame di coscienza, neppure un gesto di scusa, neppure un ravvedimento!
Quando si parla di metanoia, significa questo: cambiare mentalità, il modo di ragionare, il modo di vedere la realtà, la società, il mondo, la politica. Metanoia è un termine biblico, evangelico, ecclesiale. E qui il discorso si allarga alla religione.
Se è difficile sentir parlare di metanoia in politica, casomai di trasformismo che è la malattia del nostro Paese, in religione non si fa altro che inculcare il ravvedimento, il pentimento, il cambio di rotta. Ma, ecco il colmo o il paradosso: di quale metanoia in realtà si tratta? È chiaro il messaggio evangelico, possiamo dire anche di quello profetico veterotestamentario. Ma non sembra che la conversione di cui parla Chiesa da duemila anni ormai colga in pienezza le parole di Cristo e degli antichi profeti. La conversione è in riferimento alla religione, e la religione tradisce la Novità evangelica. Che posto ha la metanoia nel Cristianesimo? Se il Cristianesimo è Umanesimo integrale, che significa convertirsi? Sta qui il vero problema.
Metanoia è conversione, ovvero tendere verso l’Umanesimo integrale: aprirsi all’Umanità, l’esatto contrario di quanto ha fatto finora la Chiesa-struttura-religione che ha preteso di “sacralizzare”, a modo suo, l’Umanità. L’Umanità è già sacra per la sua stessa natura. Bisogna riscoprirla nei suoi Valori. Questo è il compito del Cristianesimo.
Ecco perché ce l’ho con la religione, ecco perché ce l’ho con quei Movimenti ecclesiali che violentano l’Umanità asservendola ai propri fini.
Una Chiesa aperta all’Umanità, senza però compromettersi con il potere umano, è proprio un sogno?
Fino a quando la Chiesa sarà nelle mani di burocrati della religione, il Sogno rimarrà tale, e l’Umanità ne soffrirà. Fino a quando le nostre Diocesi saranno guidate da Pastori dotti, ma per nulla “intelligenti” (l’intelligenza apre gli occhi sull’Umanità), le cose non cambieranno, i preti continueranno a fare i mestieranti servi dell’ordinamento ecclesiastico, le comunità cristiane resteranno al palo di un immobilismo spaventoso, i fedeli si scoraggeranno, i profeti moriranno nella impotenza di emettere un filo di voce.
E allora? Non c’è altra via.: sognare l’impossibile, osare l’impossibile, proporre l’impossibile e… sostenere l’impossibile. Sia nel campo politico che in quello religioso. Nel campo politico dovrebbe essere più difficile, ma non sono mancati personaggi di grande levatura. Nel campo religioso, perché non credere una buona volta alle parole di Cristo: “nulla è impossibile a Dio”?
Ribellarsi allora ad una politica banale è un dovere, come è un dovere ribellarsi ad una religione che banalizza Dio.
Ribellarsi non tanto per disobbedire e fare ciò che si vuole: l’impossibile ti mette di fronte ad una montagna alta da scalare. Ma questo è il bello: il sublime inebria, magari mette le vertigini, ma darà una carica esplosiva. E si scende poi nella società caricandola a sua volta di qualcosa di esplosivo.

UN'IDEA DI BRUNO TEDESCHI-PARTECIPIAMO INSIEME A EDIFICARE UNA NUOVA CIVILTA'-

PROPAGAZIONE 1
Possiamo incominciare da un’economia partecipata, disponibile per chiunque! Attraverso l’avvio di un circuito di economia solidale, locale, e con la circolazione di una “moneta sociale” si potrebbe erogare un contributo economico di cittadinanza a tutti i partecipanti! In seguito il progetto si concretizzerebbe attraverso una nuova socioeconomia: la possibilità cioè di ottenere un ausilio economico temporaneo, ma anche di ricevere un dono per il proprio merito sociale, ossia per una partecipazione attiva ed etica! Dunque, un’ entrata extra oltre il proprio reddito, per vivere con meno ansie! Ma che, però, un po’ alla volta potrebbe divenire un’alternativa al reddito da lavoro che non c’è più; oppure a quello da lavoro, di cui non se ne può più! Tutto ciò si baserebbe su un modo diverso di fare circolare le risorse non solo economiche, ma soprattutto si baserebbe su nuove relazioni umane, un impegno civico solidale e una crescita culturale: si baserebbe, cioè, su una diversa Visione della Vita!! Affinché tutto possa cominciare è necessario che si diffonda la conoscenza della proposta! “Passaparola!”

PROPAGAZIONE2

OGGI, GRAZIE ALLA RETE, SIAMO NEL REGNO DI TUTTE LE POSSIBILITA’!

Per incominciare, ognuno può diffondere questa nota e la Videointervista sulla diffusione della moneta Ithaca hours nello stato di NY nella propria bacheca ed anche diffonderlo tra le proprie le conoscenze!

In una qualsiasi località, CHIUNQUE potrebbe parlare con il responsabile di un’associazione esistente (anche con l'aiuto d'una breve intervista già pronta) per sensibilizzarlo sui gravi problemi in cui TUTTI CI TROVIAMO, e potrebbe proporgli di realizzare un “Circuito di solidarietà locale”, iniziando a convincere i propri soci e poi un po’ alla volta altre persone a partecipare all’iniziativa. La stessa cosa chiunque la potrebbe anche fare con i propri parenti e conoscenti; ma ancor di più, la potrebbe fare con qualsiasi persona e con qualsiasi esercente un’attività economica. E tutto questo CHIUNQUE potrebbe anche farlo creando una propria associazione con l'aiuto di 3/5 persone amiche. In seguito, gli aderenti, associandosi sia in qualità di socio cliente, che di socio fornitore, parteciperebbero a realizzare una filiera, appunto, di “economia solidale locale”. E la cosa si concretizzerebbe poi con la creazione e circolazione di un buono denominato “Valore solidale”, cioè, una "moneta sociale". Il buono sarebbe usato per una parte dei propri pagamenti nella filiera degli operatori economici associati.

Così ogni cittadino residente che partecipasse all’iniziativa, verserebbe una modesta quota e otterrebbe gratuitamente una quantità di buoni “Valore solidale” di molte volte superiore al versamento della quota associativa. Detti buoni, acquisiti in modo vantaggioso, diverrebbero una vera e propria moneta sociale e allo stesso tempo l’erogazione di un “contributo economico di cittadinanza”. Come già espresso questo sarebbe solo l’inizio di un ben più ampio progetto che sto spiegando dalla A alla Z in un libro che sto scrivendo, la prima parte è pronta e può essere richiesta inviandomi con un ms in fb la propria mail dove inviare il doc. informativo!!(Autore Bruno Tedeschi- per contatti chiedere amicizia Facebook)

lunedì 19 settembre 2011

Una manovra inutile

ALL'INIZIO DI LUGLIO E' APPARSO QUESTO ARTICOLO SU IL FATTO QUOTIDIANO DI SALVATORE BAGLIERI...RILEGGENDOLO A DISTANZA DI TEMPO, DOPO UNA MANOVRA INIQUA E INUTILE, MI SEMBRA UTILE RIPROPORLO...
Ma quanto mi rubi? (Sprechi di Stato)
Salvatore Baglieri
Uno Stato che si fa rubare più di 565 miliardi di euro all’anno non è in crisi: è una nazione di deficienti! Con un improbo sforzo aritmetico, ho cercato di mettere insieme il dato complessivo di quanto ci costa il malgoverno della Casta. ?Ho cercato anche di separare in modo razionale le voci di questo bilancio della vergogna. ?Ecco i risultati dello spreco di Stato:
Evasione fiscale: 120 miliardi di euro l’anno; ?3 milioni di lavoratori in nero: più di 50 miliardi.
La corruzione di politici e funzionari pubblici ci costa 60 miliardi.
C’è poi la voce sprechi: se accorpiamo i Comuni con meno di 5.000 abitanti, sciogliamo province e Comunità Montane, razionalizziamo i consumi energetici, rendiamo più efficiente l’amministrazione pubblica (ad esempio, con l’adozione di software open source e con prezzari unificati per gli acquisti e gli appalti), semplifichiamo la burocrazia, dimezziamo il numero dei parlamentari, abbassiamo i loro stipendi e vitalizi, diminuiamo del 90% le auto blu, aboliamo il finanziamento ai partiti e ai giornali, riduciamo le regalie alla Chiesa Cattolica, smettiamo di andare a sparare all’estero, non compriamo altri cacciabombardieri e annulliamo le grandi opere inutili, possiamo ipotizzare di mettere insieme almeno altri 50 miliardi (stima molto prudenziale).
E siamo a più di 280 miliardi sperperati dallo Stato italiano ogni anno.
Il non funzionamento dello Stato Italiano è però causa della perdita di un altro fiume di denaro (nostro).
Le mafie fatturano circa 135 miliardi di euro.
Gli incidenti sul lavoro ci costano 43 miliardi all’anno.
Estorsioni e usura 24 miliardi.
La contraffazione delle merci 18 miliardi.
I crac finanziari più di 5 miliardi all’anno (media degli ultimi 10 anni).
C’è poi il costo economico della burocrazia per imprese e famiglie, le lungaggini burocratiche, le piccolissime imprese che vengono strozzate sul nascere dai bizantinismi autorizzativi… E poi c’è la lentezza della giustizia che rende improbabile recuperare i crediti, premia i truffatori e ogni sorta di furbi che usano i cavilli legali per fregare la gente onesta e toglie agli investitori stranieri la voglia di impiantare imprese in Italia… Un danno immenso, difficile da quantificare, quindi stiamo molto bassi, per non farci accusare di esagerazioni, e conteggiamo “solo” 60 miliardi di euro.
E fanno 285 miliardi di euro. ?Per un totale di 565 miliardi di euro all’anno.
Quanto ci costa il circolo vizioso?
Ma volendo fare un discorso di ampio respiro dobbiamo anche calcolare che un sistema che premia evasori fiscali, mafiosi, truffatori, corrotti, distrugge risorse con lo spreco, le lentezze burocratiche e penalizza i più abili e i più onesti premiando la feccia della nazione, uccide immerse risorse potenziali.
Quantificare questo danno indiretto è impossibile, ma sicuramente l’Italia sarebbe decisamente più ricca e felice se le cose funzionassero un po’ meglio.
Ma anche restando ai numeri quantificabili il nostro totalone da 565 miliardi di euro (più di un milione di miliardi di lire) fa paura.
Se solo riuscissimo a ridurre questa emorragia di un decimo all’anno saremmo ricchi e cancelleremo il debito dello stato (1.800 miliardi di euro) in pochi anni.
Che fai, t’incazzi o fai finta di niente?

giovedì 15 settembre 2011

Sigg.ri laici e togati del CSM, l’organo che deve tutelare l’indipendenza della Magistratura e la sua fedeltà alla Costituzione,
molto di quello che è accaduto e accade è a mio avviso imputabile a disinformazione, qualche distorsione, ed una programmatica gestione del silenzio, che solo consente di colpire individualmente anche intellettuali, magistrati, persone di valore che toccano quello che Voi non potete non conoscere.

Il mio pensiero corre a Carlo Palermo, a Clementina Forleo, a Luigi De Magistris, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, e a tanti che hanno osato andare o indicare oltre quello che è a chiunque noto come il terzo livello.

La vicenda che è ormai nota a tutto il paese non è il caso di un Magistrato stranito.

Questo Magistrato era additato ad esempio e parlano per lui pareri, storia, riconoscimenti collettivi e oggi anche alcune consulenze, non certo fatte per argomentare sul suo stato di salute, ma per lasciare traccia clamorosa nella storia di una vicenda che sta delegittimando il CSM dinanzi a tutto il paese.

Come Voi non sapete, o sapete, nel novembre 2008 depositai una denuncia su fatti gravi appresi che avvenivano nella Cecchignola, a Roma.

Non avevo allora né le categorie, né i percorsi culturali che mi consentissero di inquadrare a fondo, non prevedevo reazioni violente, clandestine, organizzate.

Neanche immaginavo che si potesse tentare di far passare per folle, o disturbato, una persona che adempi va ad un suo dovere civico preciso in perfetta coerenza con la sua deontologia ed etica professionale....continua

Da innumerevoli dati, registrazioni audio, mail, sms, conoscenze dirette ed indirette emergeva un quadro che lascio a Voi giudicare.

Una setta esoterica, a copertura satanica, esercitava tutte le attività note a chiunque non chiuda gli occhi: vi partecipavano militari, ufficiali, alcune donne, ragazzini e un memoriale inequivoco è agli atti della V Commissione del CSM.

Se siete quello che la Costituzione Vi affida, pretendete di leggerlo.

Il quadro delle manovre utilizzate per tappare la bocca ad un Magistrato per bene, ha fatto emergere prima ancora che potessi classificarla, una realtà agghiacciante.

Non inverosimile, non incredibile, non velleitariamente indicata; ma certa, vera, poi man mano confermatasi.

Signori, militari di un Ordine, psichiatri deviati, pronti a coprire, magistrati intenti a delegittimare e oggi anche in particolare membri laici, di elezione politica, hanno insieme coperto ciò che emerge inequivocabilmente.

All’epoca fui sottoposto ad un vero e proprio sequestro di persona, illustrato oltre ogni dubbio nel memoriale, uno psichiatra occultò la verità, organizzò il condizionamento di solo alcuni miei parenti e fu posta una presunta pietra tombale.

Da allora, ho raccolto prove, indizi, registrato condotte inaccettabili e avuto conferme dirette del tutto.

Vi è un Primario psichiatra che ha parlato di vicenda affollata da persone pericolose, un altro da me scelto dopo aver saputo quale storia avesse, che in camera caritatis, ma di fronte a testimoni, ha detto, parlato, indicato la sua scelta e strada a partire dalla fine degli anni ’80, non sono io a parlare di Illuminati, incappucciati, massoneria, Progetto Monarch, e di arruolamento di psichiatri, di una porzione delle Forze dell’Ordine, e di una strategia occulta.

Sono i fatti che parlano: ed ora, insieme ai fatti, decine di migliaia di persone, che presto saranno centinaia di migliaia.

Gli audio che per una incredibile archiviazione consentivano solo di sentire “una donna sola, intenta a lavori casalinghi”, sono stati ormai sentiti da decine e decine di Avvocati, intellettuali, politici, psicologi, e psichiatri democratici e non deviati.

Costituiscono la prima prova storica, verificabile, da me logicamente analizzata – prima ancora che sapessi di che si parlava.

Una setta, al lavoro, una donna soggiogata, scissa, usata; dei ragazzini coinvolti, ma anche un estendersi di quella realtà ad altri lidi.

Napoli, Capua, Caserta, Milano, Genova.

E il Progetto, confessato, immaginificamente ricondotto ad un modello ideale di “Società Romana”: i Centurioni, la forma sostitutiva della Religione, il sesso come governo, dominio, e ricatto, gli strumenti: antichi, moderni, scientifico – militari.

Potrei allegarvi tonnellate di documenti, analisi, riscontri; non lo farò.

Vi dico solo che altro arruolato, o limitrofo, ha parlato del Grande Progetto, della sua elaborazione, della sua sperimentazione, del suo estendersi a parte della società, a vertici giudiziari, al mondo del controllo autoritario e violento, tramite la psichiatria, al mondo della sola informazione ufficiale e cartacea.

Un grave errore è stato commesso: sottovalutando risorse etiche, morali, intellettuali, e instradando, mediante la violenza esercitata, un uomo, magistrato, cittadino, un cincinnato intento alla sua diligente e motivata attività professionale ed umana.

Oggi Vi guarda tutto il Paese: perché anche chi fa finta di non sapere legge, compulsa, alcuni nervosamente.

Di una gravità immensa è stato il provvedimento “cautelare” adottato.

Esso, redatto da un magistrato di cui avevo stima, inanella formalmente atti e valutazioni, tutti dimostrati inconcludenti, artefatti, formalmente costruiti.

Vi invito ancora una volta a leggere il solo Memoriale.

Non uno dei giudizi adottati attinge alla realtà profonda dei fatti.

Ma non sprecherò parole, argomenti, allegati, centinaia di sms e mail, analisi di dati audio, riscontri culturali e scientifici.

E’ compito Vostro accertare la verità, difendere la Istituzione pensata per garantire la legalità costituzionale.

Leggete, attingete alla montagna di informazioni che sono a portata di tastiera.

Usate le Vostre doti umane, professionali e l’unica consapevolezza politica che vi è oggi concessa dinanzi ad un Paese che Vi guarda.

Un progetto massonico nero, con un’idea dell’uomo materiale, e una volontà trasversale di vertice è stato scoperchiato.

I soli documenti denunce di terzi anche queste depositate, dimostrano quanto arrogante, violento, sia stato il tentativo di frenare un percorso che porta ad una verità storica e politica democraticamente condivisa.

Questo percorso non è arbitrario, è infarcito di fatti, analizzato mediante il medesimo processo logico – induttivo concreto che ha fatto di me il Magistrato che so di essere.

Falsificate popperianamente qualunque dato; esercitate il Vostro sereno diritto di critica.

Ma invitate il relatore della pratica in V Commissione ed al CSM a dar conto delle sue innumerevoli omissioni, e del perché non abbia dato conto della opposta inequivoca ricostruzione.

Mentre Voi assolverete al Vostro ruolo, il Paese viene informato, formato, reso consapevole, e per la prima volta, un percorso unitario riporta al centro del futuro di uomini e donne i valori etici, il valore della persona, una concezione dell’uomo integrale, rispettosa della identità dell’essere umano.

A chiunque di Voi vorrà, verrà consegnato tutto il materiale documentale digitale e cognitivo necessario.

Il perito da Voi nominato e un consulente da me scelto, per farlo uscire allo scoperto, si apprestano a dare spunti, indicazioni, che sono note come “pista psichiatrica”.

In rete vi sono le relazioni che dimostrano la natura e le finalità di questo inane tentativo.

Non Vi consegnate al giudizio della storia nell’era decadente della Democrazia, segnata da oscure manovre e poteri forti.

Ribellatevi a un ruolo ed un destino che nulla hanno a che fare con la Democrazia e con le regole e con la matrice costituzionale del CSM. .

Qualunque cosa accada, sono consapevole della onestà intellettuale e professionale della stragrande maggioranza dei Magistrati italiani.

Non traditeli, e non tradite un Paese che ha bisogno di pulizia, sereno rigore, valori, alternative.

Questo appello, lettera aperta, documento, è stato redatto di getto.... non richiede elaborazione, correzioni, limature. Parla al cuore, al corpo, all’anima, al cervello della istituzione di cui faccio parte. Ma parla a tutto il paese.
ROMA 11 Settembre 2011

PAOLO FERRARO

martedì 13 settembre 2011

IL DIALOGO



Quanti di voi ricordano i pensieri dell’infanzia, le riflessioni, i perché della vita, i desideri, i sogni. Quanti ricordano il mondo visto dal basso della statura infantile verso il mondo alto dei grandi, con tutto ciò che voleva significare. Il tempo che sembrava non scorrere mai e i momenti felici consumarsi in un attimo. Spesso i bambini si sentono lontani dal mondo dei grandi che appare quasi inaccessibile. Il linguaggio degli adulti così diverso dal loro, sembra incomprensibile. Talvolta accade che i bambini si inventano amici immaginari, questi compagni di gioco invisibili ,tengono loro compagnia, spesso li consolano, li ascoltano, danno conforto, un dialogo immaginario, ma reale allo stesso tempo. Quanti ricordano di avere affidato i propri segreti, pene, ansie, timori a un orsacchiotto di peluche od a una bambola, pensando che in fondo solo loro potevano comprenderli e aiutarli.

Quando si parla con qualcuno capita di sentirci più sollevati, leggeri; parlare aiuta a formulare meglio i pensieri, a chiarire le idee, e spesso arrivano inaspettate risposte che neppure pensavamo di possedere.

Il parlare solitario dei bambini, una sorta di auto dialogo, può avvenire anche nell’età adulta. Possiamo recuperare la capacità di dialogare con noi stessi, liberandoci però dai labirinti mentali, dagli schemi che ci limitano, rendendoci a volte un po’ cinici, ricontattando la vitalità delle sensazioni della nostra infanzia; recuperare così il coraggio dei sentimenti, quando l’amicizia era per sempre, l’amore la grande conquista della vita, e le promesse erano importanti da mantenere. Credo, che in questo consista il dialogare con la propria anima.

Possiamo rintracciare nel libro della nostra memoria, il volto di una persona gentile che ci ha incoraggiato, un abbraccio improvviso di un amico, un regalo inaspettato, uno sguardo amorevole, una parola rassicurante, forse anche nei ricordi infantili più dolorosi esistono momenti di gioia.

Come direbbe Thich Nhat Hanh (monaco buddista vietnamita) anziché annaffiare i semi della rabbia, della delusione, dello sconforto, del dolore, innaffiamo i semi della gioia, della pace, della fiducia, della speranza, dell’amore, e prima o poi le piantine fioriranno.

Si può veramente dialogare con noi stessi, in maniera costruttiva, liberandoci dai fiumi dei pensieri spesso inutili, nocivi; per questo la meditazione rappresenta la via per eccellenza per educare la mente al silenzio interiore e lasciar affiorare , attraverso le ispirazioni, le intuizioni, le parti più nobili di noi. Il dialogo, quello non solo con se stessi, ma con il mondo esterno, rappresenta una forma primaria di necessità relazionale e di sviluppo, questo sia in ambito umano che in quello animale e in generale, nel mondo della natura.

In questa visione possiamo dunque vedere il "dialogo" come una forma di auto realizzazione. Dialogo inteso non solo interiore, ma quello scambio comunicativo che ci rapporta con gli altri, in una distanza relazionale basata sul rispetto reciproco e libertà di espressione. Dialogare non è parlare addosso all’altro, non è imposizione, può avvenire anche nel silenzio purchè ci sia spazio per la voce del cuore, per la comprensione autentica, si può dialogare attraverso gli sguardi, anche con i gesti, ma sempre in sintonia con il sentire profondo. (Angela I.Baldi)