lunedì 28 marzo 2016

Terrorismo in Pakistan. Macelleria di Pasqua a Lahore: i mostri hanno colpito ancora

Leggere che hanno trovato sulle pareti delle case vicine al parco giochi, carne umana sangue e pezzi di corpi soprattutto di donne e bambini, fa voltare pagina e fa voltare la testa da un'altra parte. Ciononostante non trovo giusto che i nostri telegiornali e i media diano questa notizia in maniera dimessa e sottolinenando il fatto che erano "cristiani", come a dire "ci pensi il Vaticano". 72 morti e 320 feriti ad oggi.

 

E' stato un attacco suicida che ha avuto luogo in un parco per bambini, in cui erano presenti un gran numero di famiglie, il sito scelto da questo mostro e dalla sua banda, è una rinomata zona residenziale di Lahore. L'esplosione è stata eseguita fuori dal cancello di uscita e un paio di piedi (metri) lontano dalla altalene dei bambini.
Testimoni oculari hanno detto che ci sono pozze di sangue e parti del corpo sparse sparse in tutto il luogo dell'attentato, che si potevano sentire bambini urlanti e persone trasportare i feriti nelle loro braccia, mentre i parenti frenetici cercavano i propri cari in scene da incubo al parco vicino al centro della città: "Abbiamo preso i feriti agli ospedali con i risciò e i taxi, la folla era 'insolitamente grande' a causa della Pasqua."


I medici hanno descritto scene frenetiche negli ospedali, con perdite di sangue sui pavimenti e nei corridoi, i funzionari hanno twittato richieste di donazioni di sangue.
Javed Ali, 35- anni che vive di fronte al parco, ha detto che la forza dell'esplosione aveva frantumato le finestre della sua casa: "Dopo dieci minuti sono andato fuori. C'era carne umana sulle pareti della nostra casa. La gente piangeva, ho potuto sentire le ambulanze ".
Yousaf Masih, un padre che era alla ricerca della sua famiglia, ha detto alla AFP: "I miei figli sono venuti qui (al parco). Ero a casa, ho visto la notizia in TV, ma mia moglie e figli erano qui."
https://www.youtube.com/watch?v=-rGqJ-VX_uM

Su Rainews24: La polizia pachistana ha arrestato nelle ultime ore 15 persone nell'ambito delle indagini sull'attentato che ieri a Lahore ha causato la morte di 72 persone, prevalentemente cristiani, e il ferimento di altre 320. Lo riferisce oggi Geo Tv. Fra gli arrestati, si è appreso, anche tre fratelli del giovane kamikaze che si è fatto esplodere fra le famiglie che trascorrevano la Pasqua nel Gulshan-e-Iqbal Park della città. L'attentatore suicida è stato identificato come Yousuf, 28 anni, figlio di Ghulam Farid e residente nel distretto di Muzzafargarh. Intanto il premier pachistano Nawaz Sharif è giunto a Lahore per visitare i feriti e seguire personalmente le indagini. 72 morti, almeno 30 sono bambini E' salito a 72 il numero delle vittime e a 320 quello dei feriti causati dall'azione del kamikaze."
Quale è il disegno criminale e internazionale di questa banda di mostri? In ogni caso che i governi provvedano a fare il loro mestiere di "intelligence service" e spero per tutte e tutti noi che la vita continui alla faccia di questo esercito del male e della guerra, nefasto e criminale come tutte le guerre, anche quando si travestono da pace.
Ricordate il film documentario Song of Lahore, che segue un gruppo di musicisti mentre viaggiano dalla loro casa in Pakistan a New York per esibirsi al Lincoln Center, presentato in anteprima mondiale al TSong of Lahore, il Canto di Lahoreribeca Film Festival il 18 aprile 2015? https://www.youtube.com/watch?v=1_AVWUDomFk
Oppure il film documentario "Lahore Music Forum - Traditions Revisited"?
Avrei voluto parlarvi di questa musica piuttosto ma così va il mio abbraccio a tutte quelle famiglie lontane, vicine.
https://www.youtube.com/watch?v=hgXbAVAs9cs
Doriana Goracci

sabato 26 marzo 2016

PROFUGHI, I DIMENTICATI



TURCHIA – Una, cento, mille Idomeni. Le immagini del campo profughi greco al confine con la Macedonia colpiscono e feriscono. La bambina sotto un sottile telo di plastica, il suo rifugio mentre piove, che esclama: “Questa è la mia tenda” e a chi le chiede che cosa desidera, lei risponde, “una stufa per riscaldarmi”. Oppure il cordone umano aggrappato a una fune per attraversare le acque agitate del fiume che delimita il confine, mentre un uomo, barcollante, tiene in braccio il figlioletto. O il neonato venuto alla luce e pulito sotto la pioggia, appena fuori la tenda. Ma anche il fango e l’acqua che entrano nelle tende, sporche e fradice. Sono immagini che troviamo solo a Idomeni? No, purtroppo. Nel mio “viaggio”, per documentare la vita nei campi profughi al confine con la Siria, ho trovato di peggio. A Idomeni si spera ancora, lì a Reyhanli, in Turchia, ma gli esempi sono migliaia, la speranza è morta. Nei luridi campi, spesso ridotti a dei porcili, fra i rifugiati pervade la rassegnazione. I profughi sono scappati dalle bombe e dalla morte, ma non dobbiamo nasconderci: vi sono profughi più fortunati e meno fortunati. Profughi di serie A e di serie Z. L’Europa ha l’obbligo di ricordarsi di loro, di tutti.
L’emergenza dei profughi siriani non si chiama, infatti, solo Grecia. Nei campi dei rifugiati in Turchia, sorti spontaneamente lungo tutto il confine con la Siria, si rischia l’emergenza sanitaria. Sono sorti ovunque, ve ne sono migliaia e migliaia. Non grandi insediamenti, al massimo una ventina di tende. L’80 per cento dei profughi in Turchia vive lì, in questi insediamenti spontanei, che sono un insulto alla dignità umana. Le condizioni igieniche e sanitarie sono quasi inesistenti, i bambini si stanno ammalando. Pochi hanno le scarpe e nel freddo tosse, bronchiti e polmoniti sono all’ordine del giorno. Le mani dei ragazzini si spellano e si vedono profondi tagli. Anche sul viso compaiono i segni di gravi dermatiti.
Emergenza sanitaria?
Difficili vedere sanitari da quelle parti, per servizi igienici c’è una buca per l’intero campo, dietro a un telo. Nelle tende, quando va bene, si dorme sui tappeti, unica barriera con la terra, ma l’umidità è ovunque, filtra dai lati e da sopra. Difficile anche pulire in queste condizioni. Si mangia seduti dove capita. Non tutti i campi hanno l’acqua potabile. Il cibo arriva abbastanza regolarmente grazie alle organizzazione di solidarietà, mentre i vestiti scarseggiano. Non ci sono cassonetti per le immondizie e senti il fetore a qualche decina di metri. Le discariche si trovano all’estremo margine dei campi e nessuno raccoglie i rifiuti. Prima del ritorno del freddo, una paio di giorni fa, c’è stato un caldo fuori stagione e le tende sono state invase dalle mosche, anche attorno alla pentola della pasta nella tenda di Adet. Lui è qui da un anno, in uno dei campi più disastrati. Ha otto figli ed è scappato da un paesino alla periferia di Aleppo, dopo una serie di bombardamenti.
Profughi meno sfortunati.
Altri sono più fortunati e si sono sistemati nei garage, se hanno soldi per pagare l’affitto. C’è chi vive in queste condizione dall’inizio della guerra in Siria, dal 2011 quando ebbe inizio la “Primavera araba”. Da allora gli scontri fra il regime di Baššār al-Asad e l’opposizione, divisa in mille rivoli, hanno subito una terribile recrudescenza. Souzan è una donna corpulenta, ha avuto cinque figli morti sotto i bombardamenti, il marito è in Siria, imbraccia un kalashnikov contro il regime di Assad. È in una tenda dal 2013. Molte storie si assomigliano, quella di Ibrahim e la sua numerosa famiglia, di Fadi e della giovane moglie che dimostra il doppio dei suoi anni per le precarie condizioni di vita. Tutti sfuggiti alle bombe. Nei campi ci sono pochissimi uomini, in maggioranza sono donne e bambini. Le donne cercano di far fronte in qualche modo alla necessità di pulizia. Fanno bollire l’acqua in un catino all’aperto per lavare i cappelli dei ragazzini ed evitare i pidocchi. Ma è inutile. Di questo passo sarà presto emergenza sanitaria, soprattutto con il caldo le mosche ronzeranno in questi accampamenti di fortuna.
Gli orfanotrofi crescono come funghi.
Ora Reyhanli è la città degli orfani, ultimo lembo di terra della Turchia al confine sud con la Siria, vicino alla città di Antochia, ora Antakia. Qui la dimensione del fenomeno migratorio è da capogiro. Reyhanli contava, prima del conflitto, 50mila abitanti, ora sono 150mila. Le case sono triplicate, sono nati nuovi ospedali, anche privati. La guerra è miseria e business da capogiro con profitti alle stelle. Preoccupante è la situazione degli orfani. In poco tempo sono sorti in città dieci orfanotrofi, circa migliaia ora sono seguiti e protetti. Si pensa, però, che ve ne siamo diverse centinaia che vagano per le strade e le campagne, soli e abbandonati. Nella sola provincia di Hatay si contano circa 10mila orfani. Nessuno più esclude che alcuni siano serviti come cavie umane per il trapianto di organi o preda degli orchi pedofili. Chi potrebbe cercarli? Nessuno! I racconti dei bambini sono orrori stampati sul viso. “Parlano”, riferisce Mayada Abdi, direttrice dell’orfanotrofio Bayti, “oltre che dei bombardamenti, anche dei poliziotti di Assad, che venivano ad arrestare i genitori davanti ai loro occhi e li riportavano sanguinanti o morti e ordinavano ai bambini di rimanere nella stanza con i padri morenti e impedivano loro di prestare aiuto. Oppure bruciavano il padre sotto i loro occhi o violentavano le madri davanti a loro. Ragazzini che vedevano i padri rantolare prima di esalare l’ultimo respiro”. Nelle colonne in fuga i ragazzini erano il bersaglio preferito dei cecchini. Si colpivano agli arti per gambizzarli oppure direttamente alla testa per ucciderli. C’era anche la variante delle bombe a grappolo, proibite ma ampiamente utilizzate, tirata proprio in mezzo alle colonne umane per compiere una strage. Perché colpire proprio loro? Perché non crescano con sentimenti antiregime”. Si può guarire da traumi così profondi? “Il trauma è già immagazzinato nel cervello, dice la direttrice, “il nostro compito è di rafforzarli e allontanarli dalla vendetta e da reazioni sbagliate. Non è facile quando si vivono traumi così forti e devastanti. Qualche risultato, però, si vede. All’inizio i disegni erano il marchio del trauma, dopo 8 mesi colorano fiori e alberi. Mi ha colpito il disegno di una bambina di 5 anni. Ha raffigurato un gattino con le lacrime agli occhi. Ho chiesto il significato e lei mi ha detto che il gattino era stato colpito agli occhi e stava sanguinando. Allora le ho spiegato che insieme saremo andati dal dottore per farlo curare”.
La ragazzina che viveva sotto le bombe.
Ruba sogna l’Italia, sogna di diventare medico chirurgo: per tornare in Siria e aiutare il suo popolo. Ruba ha appena compiuto 15 anni ed è una profuga siriana da quattro. Vive in un orfanotrofio, a Reyhanli. Ha deciso di diventare medico, ma lei corregge, “medico chirurgo”, un terribile giorno di quattro anni fa. Quella mattina era a scuola, in un villaggio chiamato Zamalka, periferia di Damasco, in Siria, con i suoi compagni, seduta al suo banco, quando, improvvisamente, dal cielo cominciarono i bombardamenti, mentre il ronzio degli aerei si faceva assordante. Non era la prima volta che accadeva, ma questa volta non una ma più bombe centrarono la scuola. Ruba ricorda come fosse ieri quegli interminabili momenti di terrore, “mi sono alzata e ho visto vicino a me alcuni compagni morti, altri avevano subito gravi mutilazioni e tanto sangue. Non c’era un solo medico che ci aiutasse, che curasse i feriti, non c’era un chirurgo che operasse i miei compagni. Ecco perché voglio diventare chirurgo”. E solo l’inizio dell’odissea che dovrà sopportare: Prima si trasferisce dal nonno, a Kfarbou, alle porte di Hama. La ragazza è orfana di madre da quando aveva cinque anni. Intanto il padre decide di tornare nella casa vicino a Damasco assieme al figlio maggiore, che frequentava l’università. Ma una sera, mentre era in giardino con un suo amico, due uomini con il viso coperto cominciano a sparare. Il padre Mohammed viene colpito prima alle spalle e poi un colpo lo raggiunge alla testa, la morte fu istantanea. Era impegnato con il Fronte di liberazione siriano, nemico giurato di Baššār al-Asad, presidente siriano. “Abbiamo saputo della morte di mio padre da mio fratello e da una zia, prima ci hanno detto che era ferito gravemente, poi che era morto. Volevamo seppellirlo a Kfarbou, sua città natale, ma il regime lo ha impedito ed è sepolto lì, alla periferia di Damasco. “Lo sogno, ricordo le sue carezze, quando giocavamo insieme. Mi coccolava molto, gli volevo molto bene. Mi manca!” Poi sono cominciati i bombardamenti anche a Hama, già rasa al suo suolo nel 1982, dove morirono quasi 40mila persone. Anche il paesino di Ruba subisce l’assedio. “Siamo di nuovo scappati”. La fuga è a piedi, chilometri e chilometri, per arrivare a un piccolo paesino, pensavano di essere in salvo, ma la speranza dura poco. E ricomincia il cammino, questa volta verso il campo profughi di Atma, a un soffio dalla Turchia. È una sterminata tendopoli, dove vi sono, ancora oggi con i confini siriani sigillati, più di 10mila persone. Si tira avanti con difficoltà, cibo e medicinali scarseggiano ed è come essere in gabbia. Ruba e il nonno riescono a scappare in Turchia. Quasi quattro anni fa arrivarono a Reyhanli. Vivono in un garage, affittato con i pochi soldi rimasti. Ruba ricorda ancora quel funesto locale, dormire su un tappeto steso sul freddo cemento, cucinare per terra. Poi, un anno dopo, l’orfanotrofio.
Per Ruba l’orfanotrofio è il primo briciolo di speranza dopo molti anni, l’unico e forse l’ultimo, visto che è sola, e una associazione di beneficenza italiana cerca di portarla nel nostro Paese e farla studiare. Porta due orecchini, regalo di suo padre: non se li toglie mai. “Sogno spesso una collina fiorita e verdi prati”, è il suo sogno di pace.
Il ragazzino a cui volevano imputare la gamba.
Una bomba a grappolo ha quasi spappolato la gamba del piccolo Amed, 11 anni, orfano di padre, morto sotto le bombe. I medici in Siria disperavano dal salvargliela, ma la madre si è opposta all’amputazione ed è stata una corsa contro il tempo verso gli ospedali turchi. Il 20 febbraio è uscito dall’ospedale sulle sue gambe, grazie anche al sostegno di Syrian Children Relief. Ma vi sono moltissime altre ong italiane che stanno operando nei campi e fra i profughi.
Una generazione senza istruzione.
I siriani sono persone istruite. Avevano le migliori università, un livello eccellente di scolarizzazione. Tuttavia, una generazione rischia di non sapere che cosa sia una scuola. I ragazzini siriani nei campi profughi in Turchia non vanno a scuola da molti anni, troppi. Per loro non si sono aperte le porte delle scuole turche e non si è pensato a programmi scolastici. Una generazione che rischia di crescere senza istruzione e di vedersi bruciare il futuro.
Reyhanli e il terrorismo.
Nel maggio 2013 fa la città fu colpita da un attentato terroristico, morirono quasi 50 persone, altre 150 furono gravemente ferite. Ora la sorveglianza è strettissima, anche una foto può costarti una perquisizione o un fermo di polizia. Come ci è successo. Non serve che tu faccia qualcosa di strano. La paura di attentati, dopo Ankara, è molto forte, e i giornalisti non sono proprio graditi. Ma i profughi, i dimenticati nelle lerci tende, continuano a esistere e a sopravvivere. Se non si vuole rischiare un dramma umano ancora peggiore, la speranza è che ora l’Europa si muova in fretta anche fra i profughi siriani in Turchia, controllando come saranno spesi i finanziamenti. I confini dell’Europa non si fermano su qualche isola greca.
Paolo Tessadri

lunedì 21 marzo 2016

E SE LA DUE COMETE FOSSERO LE DUE “GEMELLE” DELLE PROFEZIE HOPI !!??


hopi-terza-guerra-mondiale

Ricordavo di avere in archivio questa profezia degli HOPI molto particolare tratta da un intervista agli anziani di questo popolo…tradotta già nel 2007 dal sito altrogiornale.org…Ieri sera scorrendo per caso  alcuni articoli vecchi del mio sito mi ci sono imbattuta e non ho potuto fare a meno di rileggerla…Ogni volta che la leggo qualcosa di nuovo mi salta agli occhi…Questa volta è il turno delle “due gemelle”…che sono menzionate nell’intervista alcune volte…Le due gemelle che sarebbero venute dopo Blue Katchina  (probabilmente la Cometa ISON) come  sue nipoti…Ora proprio ieri ho pubblicato un’articolo sulle due comete http://camminanelsole.com/2122-marzo-2016-due-comete-in-avvicinamento-alla-terra/  che si avvicineranno alla terra la prima  oggi 21 marzo  e la seconda proprio domani…entrambe simili come emanazione di luce  e molto probabilmente la seconda è figlia della prima…ossia  si è staccata dal  nucleo originario della cometa principale…Se guardiamo la foto che le rappresenta in effetti sono uguali…Ora siccome questo evento è molto raro nella storia delle comete…non si sono mai viste due comete avvicinarsi alla terra in due giorni consecutivi …che fossero proprio loro le GEMELLE???…Ovviamente… sia chiaro… questa è una mia ipotesi… non prendete per oro colato quello che vi dico…ma vi invito invece ad un attenta lettura della profezia…e a un sano e profondo  discernimento che tenga in considerazione gli eventi di questi giorni…Fermo restando che tutto quello che accade è sempre per il nostro sommo bene …Vi lascio alla lettura della profezia che in molti sono sicura ricorderete…
Cammina nel Sole  (Maria Rosaria Iuliucci)
Profezie Hopi si avverano
Nel 1997 (ndr. controllando crediamo fosse il 1998, http://www.altrogiornale.org/news.php?item.1737.1 ), gli Anziani Hopi parteciparono col Dr. Robert Ghost Wolf allo show Coast to Coast di Art Bell, parlarono a milioni di ascoltatori nel mondo. L’ arrivo di Kachina Stella Blu e quindi del Purificatore, la Stella Rossa Kachina, che avrebbe seguito poco dopo il passaggio delle gemelle (si presume Hale-bopp)  nei nostri cieli. (Nota di  Cammina nel Sole…Blue Katchina molto probabilmente è stata la cometa Ison e non Hale bopp )
Hanno parlato di strane apparizioni nel mondo animale (rane con sei zampe, conigli con quattro orecchie, animali con entrambi i sessi..), di cambiamenti sulla Terra, di “tempeste di fuoco” e di Otto Profezie del Tuono..e del Pallido Profeta. Segue un estratto dalla Profezia “ULTIMO PIANTO” (Native American Prophecies & Tales of the End Times, del Dr. Robert Ghost Wolf © 1994-2004) apparsa in numerosi articoli sul web e su riviste in tutto il mondo.
“La storia di Blu Kachina è una storia molto vecchia, molto vecchia. Sapevo della storia di Blu Kachina da quando ero molto giovane. Mi è stata raccontata dai nonni che ora hanno tra gli 80 e i 108 anni di età. Anche Frank Waters ha scritto di Saquasohuh, Stella Blu Kachina ne Il Libro degli Hopi, la storia viene dal Nonno Dan, Anziano Hopi.” “Mi è stato raccontato che per prima sarebbe stata vista Blu Kachina nelle danze, e l’ avrebbero saputo anche i bambini nella piazza durante il ballo notturno. Questo evento ci avrebbe detto che i tempi finali sono molto vicini. Quindi la Stella Blu Kachina sarebbe apparsa fisicamente nei nostri cieli e avrebbe significato che siamo nei tempi finali.”
“Nei giorni Finali guarderemo su nei nostri cieli e vedremo il ritorno dei due fratelli che hanno aiutato a creare questo mondo nel tempo della nascita. Poganghoya è il guardiano del nostro Polo Nord e suo Fratello Palongawhoya è il guardiano del Polo Sud. Nei giorni Finali la Stella Blu Kachina verrà coi suoi nipoti e faranno tornare la Terra alla sua rotazione naturale che è antioraria.” “Questo fatto è evidente in molti glifi che parlano dello Zodiaco, e nelle piramidi Egizie e Maya. La rotazione della Terra è stata manipolata da esseri delle Stelle non così benevoli. Le gemelle verranno viste nei nostri cieli dell’ Ovest. Loro verranno e visiteranno per vedere chi ancora ricorda gli insegnamenti originali volando nei loro Patuwvotas, o scudi volanti. Loro porteranno molto delle loro famiglie delle stelle nei giorni finali.”
“Il ritorno di Stella Blu Katchina conosciuta anche come Nan ga sohu sarà la sveglia che ci dirà del nuovo giorno e nuovo modo di vivere, un nuovo mondo che sta arrivando. Questo è il momento in cui i cambiamenti inizieranno. Loro inizieranno come fuochi che bruciano dentro di noi, e bruceremo tra desideri e conflitti se non ricordiamo gli insegnamenti originali, e ritorniamo al pacifico modo di vita.” “Non molto dopo le gemelle arriverà il Purificatore Rosso Katchina, che porterà il Giorno della Purificazione. In questo giorno la Terra, le sue creature e tutta la vita come la conosciamo cambierà per sempre. Ci saranno messaggeri che precederanno questa venuta del Purificatore. Loro lasceranno messaggi a quelli che sulla Terra ricordano le vecchie vie.”
“I messaggi saranno trovati nella pietra vivente, nei sacri campi di grano, e persino nelle acque. (sono stati trovati Crop Circles nel ghiaccio) Dal Purificatore verra’ rilasciata una grande Luce Rossa. Tutte le cose cambieranno nel loro modo di essere. A ogni cosa vivente sarà data la possibilità di cambiare dalla piu’ grande alla piu’ piccola.” “Quelli che tornano alle vie che ci sono state date negli insegnamenti originali, e vivono una via naturale di vita non saranno toccati dalla venuta del Purificatore. Sopravviveranno e costruiranno il nuovo mondo. Solo negli insegnamenti antichi ci sarà la possibilità di capire dove trovare il messaggio.”
“E’ importante capire che questi messaggi verranno trovati su ogni cosa vivente, persino nei nostri corpi, persino in una goccia del nostro sangue. Tutte le forme di vita riceveranno i messaggi dalle gemelle…quelli che volano, le piante, persino il coniglio. L’ apparizione delle gemelle fa iniziare un periodo di sette anni che sarà la nostra opportunità finale di cambiare le nostre vie. Tutto cio’ di cui facciamo esperienza è materia di nostra scelta.” “A molti sembrerà di aver perso la propria anima in questi giorni finali. Così intensa sarà la natura dei cambiamenti che coloro che sono deboli spiritualmente diverranno pazzi, non siamo nulla senza spirito. Loro spariranno, sono solo vascelli vuoti inutili. La vita sarà così brutta nelle città che molti sceglieranno di lasciare questo piano. Alcuni in interi gruppi.”
“Solo coloro che ritornano ai valori delle antiche vie saranno capaci di trovare la pace della mente. Nella Terra troveremo sollievo dalla pazzia che ci sarà attorno a noi. Saranno tempi molto duri per la donna con figlio, molti dei bambini in questi tempi saranno innaturali. Alcuni vengono dalle Stelle, alcuni dai mondi passati, alcuni saranno persino creati dall’ uomo in maniera innaturale e saranno senza anima. Molte persone in questo tempo saranno vuote nello Spirito avranno Sampacu. Nessuna forza vitale nei loro occhi.” “Mentre ci avviciniamo al tempo dell’ arrivo del Purificatore ci saranno coloro che camminano come fantasmi nelle città, nei canyon costruiranno montagne artificiali. Coloro che camminano attraverso questi posti saranno pesanti nei loro passi, sembrerà spaventoso ad ogni passo per coloro che saranno sconnessi tra lo spirito e la Terra.”

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“Dopo l’ arrivo delle gemelle, inizieranno a sparire dai vostri occhi come fumo. Altri avranno grandi deformità, sia nella mente che nei loro corpi. Ci saranno coloro che verranno nel corpo che non sono di questa realtà, perchè molti dei cancelli che prima ci proteggevano saranno aperti, ci sarà molta confusione. Confusione tra i sessi, bambini e i loro anziani.” “La vita diverrà molto perversa, e ci sarà poco ordine sociale, in questi tempi Molti chiederanno alle montagne di cadergli addosso per finire la propria miseria. Ancora altri sembreranno come intoccabili da cio’ che sta accadendo. Coloro che ricordano gli insegnamenti originali e hanno riconnesso i loro cuori con lo spirito. Coloro che ricordano chi sono madre e padre. Il Pahana che hanno lasciato vivere nelle montagne e nella foresta.”
“Quando il Purificatore arriva lo vedremo prima come una piccola Stella Rossa che verrà molto vicina e si siederà nei nostri cieli a guardarci. Guardandoci per vedere quando bene ricordiamo i sacri insegnamenti.” “Il Purificatore ci mostrerà molti segni miracolosi nei nostri cieli e in questo modo sapremo che il Creatore non è un sogno. Persino coloro che non sentono la connessione allo spirito vedranno la faccia del creatore nel cielo. Cose invisibili verranno fortemente sentite.” “Molte cose senza senso accadranno, perchè la realtà si sposterà fuori e dentro lo stato del sogno. Ci saranno molte aperture al mondo profondo che si apriranno in questo tempo. Cose da molto dimenticate torneranno a ricordarci della nostra passata creazione. Tutte le cose viventi vorranno essere presenti in questi giorni quando il tempo finisce, e noi entriamo nel ciclo eterno del Quinto Mondo.”
“Riceveremo molti avvisi che ci permetteranno di cambiare le nostre vie, sia da sotto che da sopra la Terra. Quindi un mattino in un momento. Ci sveglieremo al Mattino Rosso. Il cielo sarà del colore del sangue, molte cose inizieranno quindi ad accadere che ora non siamo sicuri della loro esatta natura. Perchè molta della realtà non sarà come ora.” “Ci saranno molte strane bestie sulla Terra in questi giorni, alcune dal passato e alcune che non abbiamo mai visto. La natura della specie umana apparirà strana in questi tempi in cui camminiamo fra i mondi e ospiteremo molti spiriti persino nei nostri corpi. Dopo un certo tempo cammineremo di nuovo con i nostri fratelli dalle Stelle, e ricostruiremo questa Terra Ma non prima che il Purificatore abbia lasciato il suo marchio sull’ universo.”
“Nessuna creatura vivente sarà intoccabile, qua o nei cieli. La via in questi tempi è stato detto che si trova nei nostri cuori, e riunendosi col nostro sè spirituale. Diventando semplici e ritornando a vivere con e sopra la Terra e in armonia con le sue creature. Ricordando che siamo i custodi, i portatori del fuoco dello Spirito. I nostri parenti dalle Stelle stanno venendo a casa per vedere quanto bene abbiamo fatto nel nostro viaggio.”
Le Immagini racchiuse in questa presentazione vengono da Esseri Umani, i miei Nonni Hopi…loro vi stanno dicendo la verità..c’ è ancora tempo per cambiare.


domenica 20 marzo 2016

E’ possibile rievocare i ricordi che l’anima registra dopo la morte fisica fino all’incarnazione successiva.


vite-precedenti

Una scoperta di “enormi proporzioni spirituali”. Il dott. Michael Newton (noto ipnoterapeuta) afferma che è possibile rievocare i ricordi che l’anima registra dopo la morte fisica fino all’incarnazione successiva.

Michael Newton Il dott. Michael Newton non avrebbe mai potuto immaginare che la sua attività di ipnoterapeuta, esperto di regressione nelle vite precedenti, stesse per prendere una piega a dir poco incredibile. Era un pomeriggio di dicembre di inizio anni ’70, quando una donna si presentò nel suo studio per chiedergli di aiutarla a superare la depressione da cui era afflitta e, soprattutto, a liberarsi di un profondo senso di isolamento e di nostalgia che le faceva desiderare di stare con i suoi vecchi amici. Quando il dott. Newton le chiese se questi amici fossero compagni d’infanzia, la donna rispose di no: in realtà, non li aveva mai incontrati nella realtà, li vedeva soltanto nei suoi sogni. Pur con una certa perplessità, il dott. Newton decise di sottoporre la donna a ipnosi regressiva e, in effetti, esplorando diverse vite precedenti, un paio di questi amici fecero la loro comparsa. La donna, però, non era soddisfatta. Continuava a ripetere che erano molti di più di due e che desiderava vederli tutti insieme, esattamente come avveniva nei suoi sogni.
Fu durante una sessione di regressione che Newton, in preda ormai a una certa frustrazione, le chiese se c’era mai stato un tempo in cui si fosse trovata insieme a tutti i suoi amici. La donna si illuminò e rispose di sì. A quel punto, Newton le chiese di andare a quel tempo e, dopo pochi istanti, la donna sorrise raggiante: eccola, era lì, insieme a tutti loro. Newton non capiva. Dove si trovava la donna? “Dove ti trovi?” le chiese. “Nel mondo spirituale!” rispose lei senza esitazione.
La svolta decisiva nella carriera di Newton ebbe luogo in quell’attimo.
Nei giorni seguenti, ossessionato da quel che era accaduto nel suo studio e che non riusciva a spiegarsi, cominciò a riascoltare la cassetta più volte. Durante le regressioni di altri pazienti, decise quindi di chiedere loro di andare nel “mondo spirituale”, cercando di mettere insieme i pezzetti di un puzzle sconosciuto.

Ipnosi regressiva 
Le ricerche di Newton si svolsero in solitudine e in segreto fino agli anni ’80, quando – dopo aver raccolto migliaia di testimonianze – si decise a scrivere il suo primo libro, “Journey of souls” (“Il viaggio delle anime”), pubblicato infine nel 1994. Il contenuto aveva a che fare con una scoperta di enormi proporzioni spirituali. Newton affermava che era possibile rievocare i ricordi che seguono l’uscita dell’anima dal corpo fisico e che si estendono fino alla soglia dell’incarnazione successiva. In poche parole, Newton offriva la possibilità di accedere ai misteri della “vita dopo la morte”: il suo libro era la riproduzione fedele di diverse regressioni ipnotiche nella “vita tra le vite” (ne erano state raccolte circa 7000) e riportava le fasi dell’esperienza spirituale compiuta dall’anima dopo la morte fisica.
Oggi il frutto di quasi 40 anni di ricerche del Dott. Newton, è racchiuso oltre che in “Journey of souls”, anche in “Destiny of souls” (“Il destino delle anime”), quest’ultimo pubblicato nel 2004. A questi due libri, se ne è aggiunto un terzo, “Memories of the Afterlife” (“Memorie dall’Aldilà”), pubblicato nel 2009 in collaborazione con altri ipnoterapeuti esperti di regressione nella “vita tra le vite”, in cui alle regressioni è seguito uno studio per determinare a distanza di tempo quali influenze avesse avuto la rievocazione dell’esperienza nell’aldilà, sulla vita dei soggetti trattati.
Questi tre libri, best-seller tradotti in oltre 25 lingue, hanno finito per rappresentare una sorta di “mappa” animica del mondo spirituale riuscendo a tracciare la sequenza di eventi che l’anima sperimenta dal momento della morte fisica fino alla scelta di tornare ancora una volta nel mondo terreno. Gli argomenti trattati nei tre libri comprendono molte tematiche finora sconosciute. Tra le altre, viene descritto come ci si sente nel momento della morte e che cosa si percepisce subito dopo; come si tenta di comunicare con chi rimane sul piano terreno; l’incontro con le guide spirituali; la descrizione dei vari piani astrali; i sistemi dei “gruppi di anime” e le dinamiche del gruppo di appartenenza; la revisione della vita appena trascorsa e le opzioni che non sono state considerate; il Consiglio di Anziani che aiuta l’anima a comprendere le lezioni animiche; il concetto di evoluzione dell’anima; la scelta del corpo per l’incarnazione successiva e la preparazione al ritorno sulla Terra.
Ciò che è davvero sorprendente nelle ricerche di Newton è che migliaia di soggetti di razza, religione, età, credo, cultura e provenienza diversi raccontano tutti lo stesso viaggio, con modalità solo leggermente differenti. Quando gli viene chiesto come faccia ad essere certo che le testimonianze da lui raccolte siano in buona fede e non frutto di fantasia, Newton risponde: “Be’ una delle cose che deve fare un ricercatore onesto è quella di non suggerire le risposte. Questo è l’unico modo per raccogliere dei dati ‘puri’. Ho trattato ogni caso come se stessi sentendo il racconto dell’Aldilà per la prima volta. Non ho mai chiesto: Vedi questo o questo? quanto piuttosto: Che cosa vedi ora? All’inizio ho avuto paura che fossero solo fantasie, anche se sapevo che è praticamente impossibile fantasticare sotto ipnosi profonda. Ma quello che mi ha spinto a continuare è stata la consistenza dei dati che raccoglievo. Ero impressionato dal fatto che non importava a quale religione, razza o cultura appartenesse il soggetto: sotto ipnosi profonda tutti raccontavano gli stessi dettagli. Inoltre, ho addestrato centinaia di ipnoterapeuti ad accedere nella ‘vita tra le vite’ e oggi i dati raccolti da loro, e che provengono da tutto il mondo, confermano le mie scoperte”.

L’inizio del viaggio nell’Aldilà: la transizione dopo la morte

La transizione dopo la morteSecondo le testimonianze raccolte da Newton e dai suoi collaboratori, le anime che lasciano il corpo fisico vengono immediatamente accolte da una guida spirituale o da persone conosciute in vita e che hanno già lasciato il piano terreno. Sebbene, il viaggio cominci quasi subito, non tutte le anime fanno immediato ritorno nell’Aldilà. Ci sono anime che sono state così seriamente danneggiate dall’esperienza terrena da non riuscire a tornare al mondo animico dopo l’uscita dal corpo fisico e che finiscono per ritrovarsi in un “luogo” di transizione.
A questo gruppo (meno numeroso rispetto a quello di chi fa immediato ritorno “a casa”), appartengono due tipi di anime: coloro che non accettano la dissoluzione del loro corpo fisico e lottano per non tornare al mondo dello spirito per motivi di angustia personale, e quelle anime che hanno compiuto o sono state complici di crimini molto gravi.
Mentre il primo gruppo di anime ha bisogno di “adattarsi” alla nuova condizione e, con il tempo accetta l’idea di proseguire il viaggio; alle anime che hanno perpetrato crimini atroci viene concesso l’accesso al mondo animico in un luogo separato e isolato. La decisione che si conclude con l’isolamento viene presa con le proprie guide spirituali nei momenti successivi alla morte fisica: l’isolamento ha il solo scopo di aiutare l’anima a prendere consapevolezza del proprio operato, e il peso della propria coscienza e dei propri rimorsi sembrano essere l’unica “condanna”.
Dal momento che il male può prendere diverse forme sul piano terreno, le istruzioni spirituali e il tipo di isolamento utilizzato per ciascun anima sono diversi. Anche il periodo di isolamento e di indottrinamento da parte delle guide non è predeterminabile. Il dott. Newton, per esempio, ha raccolto testimonianze che riguardano i cosiddetti “spiriti malevoli”: molti di loro tornerebbero sulla Terra subito dopo un periodo di isolamento, al fine di espiare il proprio operato malevolo attraverso un’incarnazione migliore.
Comunque tutte le anime, a prescindere dall’esperienza avuta sulla Terra, approdano a una sorta di “porto centrale” nel mondo dello spirito, che Newton chiama “l’area di sosta”: in questo luogo simbolico simile a un “centro direzionale” (si tratta ovviamente di una metafora: i luoghi animici sono quasi indescrivibili con parole umane…), le anime vengono raccolte e poi orientate verso il proprio gruppo di appartenenza. La caratteristica più straordinaria di questo luogo è la sensazione che ci sia una grande forza mentale che dirige tutto in base a un’armonia misteriosa. I soggetti intervistati sotto ipnosi si riferiscono a questo luogo come a “un luogo di puro pensiero”.

I gruppi di anime e il Consiglio degli Anziani

Gruppi di anime nell'aldilàA questo punto, l’anima fa ritorno al gruppo di appartenenza (a meno che non si tratti di anime molto giovani o di anime che vengono isolate per altre ragioni). Le anime che compongono il gruppo sono “anime compagne” di vecchia data, strettamente unite per l’eternità, che posseggono lo stesso livello di consapevolezza. Questi gruppi affiatati sono spesso composti da anime affini che mirano a obiettivi comuni a cui lavorano continuamente, anche aiutandosi a vicenda. Di solito, alcuni membri di uno stesso gruppo scelgono di incarnarsi contemporaneamente rivestendo il ruolo di parenti o di amici intimi proprio per lavorare insieme a un obiettivo comune.
Dopo essere ritornati nel gruppo animico di appartenenza (che include in media da 8 a 15 membri), le anime sono chiamate a comparire davanti al “Consiglio degli Anziani”. Sebbene non si tratti di un Consiglio d’accusa, il suo scopo è quello di aiutare l’anima ad esaminare il proprio operato terreno prima di ritornare alle attività del gruppo di appartenenza. Il Consiglio è composto da “anime profondamente amorevoli e altamente evolute” che danno l’impressione di essere molto antiche..

I diversi livelli delle anime

Secondo Newton, il collocamento all’interno di un gruppo specifico è determinato dal livello di evoluzione. Nelle sue ricerche, Newton ha riconosciuto tre livelli: le anime principianti, quelle intermedie e quelle evolute. Con umiltà ammette di non essere potuto andare oltre, perché – ovviamente – le sue testimonianze provengono da anime ancora soggette al ciclo di incarnazioni terrene e gli è stato quindi impossibile “esplorare” l’esistenza di anime ormai evolutesi al di là dell’esistenza terrena. Con una certa ironia, afferma soprattutto che un’anima altamente evoluta non ha bisogno di cercare un terapeuta esperto di regressione per risolvere i conflitti relativi al suo piano di vita!

Le anime principianti

Ci sono due tipi di anime principianti: le anime che si reincarnano sulla Terra da poco tempo e le anime che si stanno reincarnando da un tempo relativamente lungo, ma che rimangono ancora immature. Newton crede che quasi i tre quarti di tutte le anime attualmente incarnate sulla Terra siano ancora nelle fasi iniziali di sviluppo. Le anime concludono il loro ciclo di incarnazione sulla Terra quando raggiungono la piena maturità.
Sempre secondo le scoperte di Newton, l’anima principiante può vivere una serie di vite in uno stato di confusione e di inefficienza a causa dell’influenza di un “curriculum terreno” molto diverso dalla coerenza e dall’armonia propria del mondo dello spirito. Anime meno sviluppate non esercitano la propria volontà spirituale e tendono a rassegnarsi al volere della società, finendo per essere incastrate in strutture socio-economiche di subordinazione. L’anima inesperta tende ad essere trattenuta dal realizzare il proprio compito spirituale dalla mancanza di un pensiero indipendente. Queste anime hanno anche una certa propensione all’egoismo e all’egocentrismo e non riescono ad accettare facilmente gli altri per quello che sono. Non c’è anima che nel passato non sia stata principiante.

Le anime intermedie

I diversi livelli di animeNon appena le nostre anime avanzano al livello intermedio di sviluppo, l’attività di gruppo viene notevolmente ridotta. Questo non significa che si ritorni a quel tipo di isolamento che caratterizza le anime “nuove”. Piuttosto, le anime che evolvono al livello intermedio hanno meno interazione con il gruppo primario di appartenenza, perché hanno acquisito la maturità e l’esperienza per operare in modo più indipendente. Per queste anime, la pausa tra un’incarnazione e l’altra è più lunga.
Queste anime sono finalmente pronte a prendersi responsabilità più importanti. Il rapporto che li lega alle loro guide spirituali disincarnate si trasforma da quello tipico tra maestro e allievo a quello tra compagni di lavoro. Come le guide spirituali sono arrivate nel passato ad avere il loro gruppo di studenti così, per queste anime intermedie, arriva il momento per sviluppare competenze didattiche che alla fine le qualificheranno per fare da guida a qualcun altro.
Questa è una tappa significativa per lo sviluppo di un’anima, perché pian piano le vengono date maggiori responsabilità in riferimento all’istruzione di anime più giovani. Nessuno però raggiunge il grado di “guida” da un giorno all’altro. Come per molti altri aspetti della vita dell’anima, tutti noi siamo accuratamente testati. I livelli intermedi sono periodi di prova per potenziali insegnanti. I nostri mentori ci assegnano un’anima di cui prenderci cura e poi valutano le nostre prestazioni da “leader” sia durante che dopo l’incarnazione fisica.
Solo se questo addestramento preliminare ha successo veniamo autorizzati a diventare delle “guide junior”. Il non essere adatti all’insegnamento non impedisce però a un’anima di raggiungere il livello avanzato. Ogni guida, esattamente come chiunque altro, possiede capacità e limiti specifici. Nel momento in cui raggiungiamo il livello avanzato, le nostre attitudini animiche specifiche sono ben note nel mondo dello spirito. E’ per questo che ci vengono dati doveri animici da realizzare sulla Terra commisurati alle nostre capacità. Secondo Newton, esistono infiniti modi di apprendimento capaci di portare ciascuno di noi ad acquisire la pienezza spirituale.

Le anime avanzate

Newton propende a credere che le persone sulla Terra che possiedono anime antiche ed altamente evolute siano scarse. Di solito, queste anime sono vere e proprie guide incarnate. Mentre gestiscono con relativa facilità le questioni esistenziali con cui lotta ancora la maggior parte di noi, queste anime avanzate sono più interessate ad apportare piccole rifiniture a compiti specifici di grande valore spirituale.
Quando appaiono come figure pubbliche sono facilmente riconoscibili (si pensi a Madre Teresa); tuttavia, è più usuale che un’anima avanzata assolva il proprio compito in maniera tranquilla e discreta. Senza mostrare alcuna auto-indulgenza, la loro realizzazione consiste nel migliorare la vita di altre persone. Di solito, si concentrano meno sulle questioni istituzionali e più sul miglioramento dei valori umani a livello individuale.
La caratteristica peculiare di un’anima avanzata è la pazienza che dimostra nei confronti della società, insieme ad una straordinaria abilità nell’affrontare ciò che le accade nella vita. Caratteristiche dominanti di queste anime avanzate sono un eccezionale intuito e una straordinaria capacità introspettiva. Questo non vuol dire che la vita non abbia insidie karmiche per loro, perché altrimenti non sarebbero qui. Possono essere trovate in tutte le sfere della società, ma per lo più ricoprono ruoli professionali di aiuto o sono in qualche modo impegnate a combattere le ingiustizie sociali. L’anima avanzata irradia compostezza, gentilezza e comprensione verso gli altri. Non essendo motivata da un interesse personale, può non prendere in giusta considerazione i propri bisogni fisici e vivere in condizioni a volte molto modeste.

Il ritorno sulla Terra

Ritorno sulla TerraPrima o poi arriva il momento in cui l’anima deve nuovamente lasciare il santuario del mondo spirituale per imbarcarsi in un altro viaggio sulla Terra. Non si tratta di una decisione facile. Le anime devono prepararsi a lasciare un mondo di saggezza totale dove vivono in uno stato di beatitudine e di libertà per occuparsi delle esigenze fisiche e mentali di un corpo fisico. Una volta tornati nel mondo spirituale, le anime hanno dubbi quando si tratta di lasciare anche solo temporaneamente un mondo di auto-consapevolezza, unione reciproca e compassione per ritornare su un pianeta dominato dall’incertezza e dalla paura a causa di esseri (umani) aggressivi e competitivi. Pur avendo una famiglia e amici terreni, molte anime incarnate si sentono sole e anonime quando si ritrovano all’interno di una popolazione terrena così vasta.
Il recupero energetico dopo un’incarnazione e il ristabilimento dell’equilibrio personale nel piano animico può richiedere più tempo per alcune anime rispetto ad altre, ma alla fine tutte le anime trovano lo stimolo a continuare il ciclo di incarnazioni (che deve essere necessariamente completato una volta iniziato). Se è vero che il nostro ambiente spirituale è difficile da lasciare, è anche vero che come anime disincarnate tendiamo a ricordare i piaceri fisici della vita sulla Terra con nostalgia e affetto.
Quando le ferite di una vita passata vengono guarite e siamo di nuovo completamente in armonia con noi stessi, sentiamo la spinta ad esprimere la nostra identità anche attraverso un corpo fisico. Gli incontri con le nostre guide animiche e con i membri del nostro gruppo di appartenenza ci hanno fornito quell’aiuto spirituale che ora ci permette di essere pronti per la nostra prossima vita. Il nostro karma relativo alle azioni passate verso l’umanità, i nostri errori e successi sono stati valutati secondo un’ottica futura che vuole aiutarci a volgere al meglio i nostri sforzi terreni. L’anima deve ora assimilare tutte queste informazioni e agire intenzionalmente sulla base di tre questioni principali:
(1) Sono pronto per una nuova vita fisica?
(2) A quali lezioni specifiche devo sottopormi per far avanzare il mio livello di apprendimento e per evolvermi?
(3) Dove devo andare e chi devo essere nella mia prossima vita per avere le migliori opportunità di crescita e di realizzazione dei miei obiettivi?
Una volta che l’anima ha deciso di tornare ad incarnarsi, la fase successiva consiste nell’avere indicazioni sul quando e dove. Le anime, infatti, considerano quando e dove vogliono andare sulla Terra prima di decidere chi saranno nella loro nuova vita. Newton spiega che molti soggetti hanno difficoltà a descrivere il luogo in cui viene selezionata la vita successiva e che quasi tutti tendono ad usare delle metafore. Molti si riferiscono a questo luogo come a un cinema che permette alle anime di vedere se stesse nel futuro, con ruoli diversi in contesti diversi.
In questo luogo di selezione, le nostre anime visionano in anteprima molteplici scelte. Quando lasciamo questa zona, la maggior parte delle anime ha già una propensione verso una scelta piuttosto che un’altra. Tuttavia, i nostri consiglieri spirituali ci danno la possibilità di riflettere a lungo su tutto quello che abbiamo visto del nostro futuro prima di prendere la decisione definitiva.
Dopo che le anime hanno completato le consultazioni con le loro guide e con i membri del proprio gruppo a proposito delle diverse implicazioni fisiche e psicologiche legate a una particolare scelta, la decisione di incarnarsi viene presa. Sarebbe logico supporre che la partenza per la Terra sia immediata: in realtà questo non avviene prima che si sia verificata un’altra importante fase di preparazione. Il luogo in cui le anime si recano per accedere a questa fase finale viene chiamata da Newton “classe di riesame”. Uno delle ultime richieste prima di imbarcarsi per la Terra è, infatti, quella di presentarsi al Consiglio degli Anziani per la seconda volta. Il mondo spirituale è un luogo governato dall’ordine e gli Anziani vogliono rafforzare la consapevolezza di un’anima in riferimento ai compiti spirituali dell’incarnazione che si sta per intraprendere. Dopo questo incontro, alcune anime ritornano al gruppo di appartenenza per salutare i compagni, mentre altri preferiscono partire immediatamente per l’incarnazione terrena. Questa è l’ultima possibilità che viene data alle anime di godere della totale consapevolezza della propria vera essenza prima di adattarsi a un nuovo corpo e a una nuova “avventura” terrena.
Alessia Giovannini 2008-2010 (titolo originale: Misteri: la vita dopo la morte)